Lo svolgimento del gioco
Il Tressette è un gioco di carte davvero appassionate: si gioca con un mazzo da 40 carte napoletane o piacentine e può essere giocato in uno contro uno oppure nella versione coppia contro coppia. All’inizio della partita il mazziere mischia le carte e il giocatore alla sua sinistra taglia il mazzo. Poi il mazziere procede a distribuire cinque carte ciascuno e poi di nuovo altre cinque carte, per un totale di dieci carte iniziali per giocatore. Nel gioco a coppie, il mazzo si esaurisce con la prima distribuzione delle carte, mentre nel Tressette uno contro uno rimarranno venti carte nel mazzo, che viene messo al centro del tavolo e dal quale i due giocatori pescheranno le carte alla fine di ogni turno (detto anche “passata”).
Una volta distribuite le carte, inizia il gioco: il Giocatore 1 (quello alla destra del mazziere) mette sul tavolo una carta tra quelle che ha a disposizione. A questo punto, il giocatore 2 è costretto a rispondere con una carta dello stesso seme (detto “palo”): prende le carte il giocatore che ha messo sul tavolo una carta di maggior valore del palo che regna nella passata.
Vediamo un esempio di mano del tressette:
Giocatore 1 - mette sul tavolo il Cavallo di Bastoni.
Giocatore 2 - ha in mano il Re di Bastoni, il Cinque di Bastoni e il Tre di Bastoni. Mette sul tavolo il Re di Bastoni e vince la passata. A questo punto prende le due carte e le mette a faccia in giù davanti a sé, iniziando il monte del punteggio.
A questo punto, avendo vinto la passata precedente, è il Giocatore 2 a iniziare la nuova passata, decidendo quindi il palo che regna. Un giocatore può non rispondere con lo stesso palo solo se non ha nemmeno una carta di quel palo in mano: questa situazione è detta “Piombo”, e mette il giocatore nella condizione di poter rispondere con una carta di seme diverso, precludendosi però la possibilità di prendere le carte di quella passata.
L’obiettivo del Tressette è di arrivare a un totale di 11 o a 21 punti a seconda del tipo di partita. Se nessun giocatore raggiunge 11 o 21 punti alla fine del mazzo, si mischiano le carte di nuovo e si ricomincia, finché uno dei due giocatori non raggiunge quel punteggio.
Le opzioni di gioco
Il Tressette ha una scala di valori delle carte che differisce dalla scala di punteggio. Questo significa che alcune carte hanno un valore più alto di altre quando giocate, ma non necessariamente offrono un punteggio migliore.
La scala di valore delle carte nel Tressette è la seguente (in ordine decrescente):
Tre
Due
Asso
Re
Cavallo
Fante
Sette
Sei
Cinque
Quattro
Asso, Due e Tre sono detti anche “Carichi”, Re, Cavallo e Fante sono detti “Figure” mentre Sette, Sei, Cinque e Quattro sono detti “Scartine”. Quindi, nel gioco la carta con valore più alto è il Tre, seguito da Due e Asso.
Ma con i punti la scala di valori è differente, e cioè:
Asso: vale un punto
Due, Tre, Re, Cavallo e Fante: valgono un terzo di punto
Sette, Sei, Cinque, Quattro: valgono zero punti
Quindi, anche se il Tre e il Due hanno un valore maggiore in gioco, è l’Asso la carta di valore maggiore. Questa differenza di valori rende il Tressette un gioco che richiede tanta strategia, poiché la gestione delle carte è fondamentale per evitare di perdere punti importanti, in particolar modo gli Assi. Un mazzo di carte contiene un totale di 10 punti e ⅔, ma per evitare punteggi frazionali, la convenzione vuole che il giocatore o la squadra che fa l’ultima presa del mazzo ottenga un punto extra, arrivando così a un totale di 11 punti disponibili per mazzo.
L'accusa (o accuso)
Se il mazzo da 40 carte contiene solo 11 punti, esiste anche la possibilità per un giocatore (o una coppia) di aggiungere punti al conteggio totale per raggiungere i fatidici 11 o 21 punti: l’accusa (o accuso).
Un giocatore può “accusare” nel caso in cui, all’inizio della partita, abbia in mano uno specifico set di carte. Esistono due tipi di accuso, ovvero:
Bongioco (o Buon Gioco): il giocatore ha in mano un Buon Gioco quando ha un tris di Tre, Due o Assi. Se ha tre Tre in mano, avrà un Buon Gioco ai Tre, se ha tre Due avrà un Buon Gioco ai Due e se ha tre Assi avrà un Buon Gioco agli Assi. Questo Accuso permette di aggiungere tre punti al proprio punteggio, o addirittura quattro nel caso si abbia tutti e quattro i Tre o Due o Assi presenti nel mazzo.
Napoli (o Napoletana): il giocatore ha in mano una Napoletana quando ha in mano Asso, Due e Tre dello stesso seme. Quindi avendo Asso, Due e Tre di Coppe, il Giocatore potrà accusare una Napoli a Coppe. Questa dichiarazione di Accuso permette di aggiungere tre punti al proprio punteggio.
Per ottenere i punti extra, il giocatore deve dichiarare l’accuso di cui è in possesso nel suo turno durante la prima passata. Se non lo fa, non prenderà i punti extra. Alcuni giocatori, comunque, decidono di non accusare per mantenere il vantaggio strategico di avere delle carte forti in mano senza dichiararle all’inizio della partita. È possibile anche avere e quindi dichiarare più accusi: per esempio, se un giocatore ha in mano Asso di Bastoni, Due di Bastoni, Tre di Bastoni, Tre di Spade e Tre di Coppe, è possibile Accusare sia la Napoli a Bastoni che il Buon Gioco ai Tre, ottenendo così 6 punti extra (3 per la Napoli e 3 per il Buon Gioco).
Domande frequenti sulle regole del tressette
Ci sono differenze tra il Tressette in 2 e il tressette a coppie?
No. Il funzionamento e le regole del gioco sono uguali, l’unica differenza è che quando si gioca in 2 (uno contro uno) ci sono venti carte in più che rimangono al centro del tavolo. Alla fine di ogni passata, i giocatori prendono una carta ciascuno e la mostrano all’avversario prima di metterla insieme alle altre della mano.
Cosa vuol dire bussare a tressette?
Bussare a Tressette vuol dire avvertire gli altri giocatori della partita che si ha in mano un Bongioco o una Napoli. È proprio il gesto di “bussare” sul tavolo ad anticipare questa dichiarazione ai giocatori.
Che significa mandare a monte una partita di tressette?
Il regolamento del gioco del Tressette può prevedere una situazione in cui la partita che si sta per giocare può andare a monte. La partita va a monte quando un giocatore che ha ricevuto le sue 10 carte in mano non riesce a totalizzare neanche un punto di valore. In questo caso è possibile ridistribuire le carte nuovamente.
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