Tutte le big d'Europa ogni anno puntano allo stesso obiettivo: alzare la Champions League. Vincere, oltre alla gloria, porta però anche enormi introiti all’interno delle casse dei club. Quanto vale la vittoria della Champions League? Qui la nostra analisi con tutte le cifre e i ricavi. 



Premio vittoria Champions League: quali sono le cifre



Per comprendere quanto vale la vittoria della coppa dalle grandi orecchie bisogna, innanzitutto, suddividere il discorso tra due fattori: i ricavi totali guadagnati durante il percorso che porta un club in finale e il premio vittoria della Champions League. Quest’ultimo equivale all’esatta cifra che la società guadagna dopo aver vinto nella finale che, nella stagione 2022-2023, si disputerà a Istanbul. Tenendo, quindi, in considerazione solo il successo nella finalissima, la squadra vincitrice si aggiudicherà 4.5 milioni di euro (premio a cui vanno aggiunti altri 3 milioni per aver guadagnato l’accesso alla finale di Supercoppa UEFA).

 

A questo gruzzoletto va comunque aggiunto quello che si guadagna preventivamente avendo raggiunto la finale di Istanbul. Le finaliste, infatti, arrivate a quel punto avranno già intascato 15.5 milioni di euro, che se aggiunti alla somma che verrà assegnata alla vincente porta il premio vittoria della Champions League a 20 milioni.

 

Come si può immaginare, questa è di gran lunga la finale europea con il valore economico più alto in assoluto. La differenza tra i premi della vincente della finale di Europa League e Conference League, tenendo anche in considerazione la cifra che si guadagna con l’accesso alla finale, è infatti abissale. L’Eintracht Francoforte l'anno scorso ha guadagnato dalla notte di Siviglia ben 8.6 milioni, mentre la Roma ha incassato 5 milioni



Introiti Champions League: quali sono i ricavi totali di Inter e Manchester City



Gli introiti della Champions League, comunque, non si limitano solamente alla vittoria e alla finale. Il cammino in questa competizione può portare grandi cifre di denaro anche nelle casse dei club che si sono fermati alle semifinali se non, addirittura, più indietro.

 

Non è un caso, infatti, che le società europee ambiscono a partecipare alla competizione anche se non hanno tutti i mezzi per vincerla. Per dare una panoramica, partiamo innanzitutto da un numero monstre: 2 miliardi di euro. Questa è la somma totale dei premi da suddividere che la UEFA mette a disposizione per la Champions League ogni anno. Una cifra enorme che viene distribuita tra i vari club secondo diversi criteri. Innanzitutto, durante la fase a gironi vengono assegnati dei bonus sulla base dei risultati sportivi. Una vittoria permette di incassare 2.8 milioni, mentre un pareggio porta a un introito di 930.000 euro. Vincere, quindi, aiuta a guadagnare cifre sempre più alte e a conquistare la qualificazione agli ottavi di finale (altri 9,6 milioni). 

 

Dopodiché le cifre si alzeranno sempre di più, con i 10.6 milioni per l’accesso ai quarti di finale, i 12.5 milioni per le semifinali e i già citati 15.5 guadagnati per aver raggiunto la finale. Fatti questi calcoli, è evidente che Manchester City e Inter abbiano già ottenuto la maggior parte dei guadagni.

 

Numeri che possono solo aumentare se si prendono in considerazione anche gli ingressi delle somme derivanti dal market pool (300.3 milioni da suddividere in base al valore proporzionale dei mercati televisivi) e al Ranking UEFA decennale (600.6 milioni da distribuire sulla base dei risultati sportivi ottenuti negli ultimi dieci anni). Con queste cifre da capogiro, è più facile intuire quanto pesi la partecipazione in questa coppa sulla competitività dei club.