Il Real Madrid di Carlo Ancelotti è una delle squadre più forti del panorama calcistico mondiale. Il recente arrivo di un fuoriclasse come Kylian Mbappé, ha aggiunto valore al già ricchissimo attacco dei Blancos, costringendo Ancelotti a un nuovo esercizio di equilibrio tattico. Ma come si inserisce Mbappé in una rosa che già vanta stelle del calibro di Vinícius Júnior, Rodrygo, Bellingham, oltre al veterano Luka Modrić? Analizziamo la disposizione tattica del Real Madrid, focalizzandoci sul ruolo di Mbappé nello scacchiere di Ancelotti.

 

L'impatto di Mbappé sul gioco del Real Madrid

 

Per inserire Mbappé in una squadra come il Real Madrid non basta pensare di aggiungere un grande giocatore a una squadra già fortissima, ma è necessario trovare il modo migliore per sfruttare il suo straordinario potenziale in un meccanismo dall’identità forte e consolidata. Mbappé è una punta centrale ma anche un attaccante dinamico, capace di giocare su tutto il fronte offensivo, può essere utilizzato come esterno essendo estremamente efficace quando parte dalla fascia sinistra, come spesso è accaduto al Paris Saint-Germain.

 

Nel contesto del Real Madrid, questa versatilità permette ad Ancelotti di sperimentare diverse disposizioni tattiche. Il tecnico italiano ha adottato in carriera diversi moduli, dal 4-4-2 con Parma e Juventus al modulo ad Abero di Natale al Milan, con due fantasisti dietro il centravanti, fino all’odierno 4-3-3 al Real. Sebbene la presenza di giocatori come Belingham e Modric suggerirebbe anche un 4-3-1-2, con un trequartista dietro Mbappé e Vinicius, dalle prime uscite ufficiali sembra che Ancelotti abbia deciso di puntare su un tridente puro, in un 4-3-3 che vede a destra Rodrygo, mentre a sinistra lascia spaziare il devastante Vinicius, retrocedendo in mediana Bellingham, che si trova più lontano dalla porta ma costantemente al centro del gioco.

 

Come ha spesso dimostrato però, Ancelotti non si vincolerà a un canovaccio tattico e cercherà comunque di far giocare insieme i suoi uomini migliori, sapendo bene che la chiave sarà trovare l'equilibrio giusto, affinché il francese possa sfruttare la sua velocità e la sua capacità di attaccare gli spazi senza sovrapporsi con i movimenti dei compagni.

 

Le ali del Real Madrid: Vinícius Júnior e Rodrygo

 

L'arrivo di Mbappé ha sollevato domande sul futuro e sul ruolo di Vinícius Júnior, uno degli esterni offensivi più devastanti al mondo. Vinícius è stato determinante nei successi recenti del Real Madrid, grazie alla sua velocità, il suo dribbling e la sua capacità di creare occasioni da gol. Tuttavia, anche se nelle prime uscite sta agendo come punta centrale, Mbappé preferisce spesso svariare sulla sinistra, e Vinícius potrebbe dover adattarsi a un nuovo ruolo o  almeno a nuovi movimenti in campo che non ostacolino la nuova stella dei blancos.

 

In futuro Ancelotti potrebbe chiedere a Vinícius di giocare sulla fascia opposta, un ruolo che il brasiliano ha già ricoperto in alcune occasioni, ma che non è la sua posizione preferita. Un'altra possibilità è che Vinícius venga utilizzato come seconda punta in un sistema a due attaccanti, dove la sua capacità di attaccare gli spazi potrebbe completarsi alla perfezione con l’abilità di Mbappé di catalizzare l’attenzione dei difensori avversari.

 

A destra Ancelotti sembra non voler rinunciare a Rodrygo, pedina fondamentale nello scacchiere del Real Madrid e autore del primo gol in campionato dei campioni di Spagna. La sua intelligenza tattica e la sua abilità tecnica potrebbero fare di lui il compagno perfetto per Mbappé, creando una dinamica offensiva imprevedibile e difficile da marcare per le difese avversarie. Inoltre, la capacità di Rodrygo di rientrare e cercare la conclusione con il piede sinistro aggiunge ulteriore varietà all'attacco del Real Madrid.

 

Jude Bellingham: testa e classe a centrocampo

 

Dietro i tre tenori dell’attacco galattico, Ancelotti schiera un altro pezzo da 90: Jude Bellingham, che ha dato una nuova dimensione al gioco del Real Madrid. Arrivato con grandi aspettative dal Borussia Dortmund, pagato 150 milioni appena ventenne, il giovane inglese si è rapidamente imposto come uno dei migliori centrocampisti del mondo, grazie alla sua combinazione di fisicità, tecnica e intelligenza tattica. In un sistema che prevede Mbappé come fulcro dell'attacco, Bellingham gioca un ruolo cruciale nel collegare la fase difensiva a quella offensiva.

 

La capacità di Bellingham di inserirsi senza palla è particolarmente utile quando Mbappé opera da esterno che taglia verso il centro. In queste situazioni, l'inglese può sfruttare gli spazi creati dai movimenti di Mbappé per inserirsi in area. Inoltre, Bellingham offre una intelligenza tattica che permette ad Ancelotti di mantenere l’equilibrio anche in situazioni in cui la squadra è particolarmente sbilanciata in avanti.

 

Il contributo di Bellingham non si limita però agli inserimenti offensivi. La sua abilità nel recupero palla e nel pressing alto permette al Real Madrid di tenere in pressione costante gli avversari, e in questo contesto la sua partnership con Modrić, maestro del controllo del ritmo di gioco, è stata un'arma letale per i Blancos.

 

Il ruolo di Modrić, continuità dell'esperienza

 

La Champions League alzata al cielo a Wembley poteva essere l’ultima immagine di Luka Modrić con la camiseta blanca, invece il centrocampista croato ha deciso di rinnovare ancora per una stagione con il Real Madrid, anche se naturalmente l’avanzare dell’età non gli permetterà di essere assoluto protagonista in tutte le partite. Ma parlando di Luka Modrić, non si può non sottolineare l'importanza dell'esperienza e della classe del croato all'interno di questa squadra. Nonostante l'età, Modrić continua a essere un punto di riferimento per il Real Madrid, grazie alla sua capacità di dettare i tempi e alla sua visione di gioco impareggiabile.

 

La presenza di Mbappé potrebbe portare Modrić a interpretare il suo ruolo in maniera leggermente diversa, più orientata a supportare le transizioni rapide e a sfruttare le verticalizzazioni. Ma in situazioni in cui il Real Madrid decidesse di adottare un approccio più conservativo, Modrić potrebbe giocare un ruolo più profondo, quasi da regista, lasciando a Bellingham e ai giocatori offensivi il compito di guidare le azioni d'attacco. In questo modo, il Real Madrid potrebbe sfruttare al meglio la sua esperienza senza rinunciare alla freschezza e all'esplosività dei suoi giovani talenti, ma vedremo che scelte farà Ancelotti in merito.

 

Vinícius, Rodrygo, Bellingham e Modrić sono tutti giocatori con caratteristiche uniche che, se utilizzati correttamente, possono creare un sistema di gioco fluido, dinamico e imprevedibile. Si tratta di stelle luminose in un firmamento già di per sé molto ricco: l’undici che Carlo Ancelotti ha individuato come titolare prevede Courtois in porta, Carvajal, Militao, Rudiger, e Mendy sulla linea della difesa e Valverde e Tchouameni (o Camavinga) a completare il centrocampo con Bellingham, dietro al trio delle meraviglie Rodrygo, Mbappé e Vinicius; Luka Modric dal canto suo, è subentrato e ha dato il suo contributo di qualità in tutte le gare ufficiali.