La Serie A si prepara a salutare uno dei pezzi più importanti del suo campionato: Khvicha Kvaratskhelia vuole lasciare il Napoli e il calcio italiano. Uno degli eroi dello scudetto del 2023 è pronto a partire già a gennaio, così come è stato confermato dal suo stesso allenatore, Antonio Conte. Ma quali sono i motivi che stanno portando via Kvara? Cerchiamo di analizzarli in questo approfondimento. 

 

Kvara va via da Napoli: quali sono i perché

 

I mal di pancia di Kvaratskhelia erano iniziati già da qualche mese, ma dopo un periodo di quiete sono tornati fortemente proprio a ridosso del calciomercato di gennaio. I motivi per cui il georgiano vuole andare via, infatti, sono principalmente due: un contratto non in linea con le sue qualità tecniche e la lontananza del Napoli dai principali palcoscenici del calcio europeo (la Champions League, in particolare). 

 

Kvara, infatti, guadagna attualmente un milione e mezzo: una cifra ritenuta troppo bassa da lui e il suo agente, anche perché in rosa al Napoli ci sono ben 13 giocatori che percepiscono un ingaggio superiore al suo. Alcuni di questi sono appena arrivati, come David Neres che guadagna il doppio di lui. A rafforzare il malumore, inoltre, ci si sono messi gli scarsi risultati raggiunti lo scorso anno dai partenopei. Kvara si è poi concentrato sugli Europei, ma una volta tornato in Italia si è dovuto confrontare con la realtà dei fatti: niente Champions League e una squadra da rifondare da zero. 

 

L'arrivo di Antonio Conte sembrava aver placato gli animi, ma quei mal di pancia sono ritornati in questi ultimi giorni, dove il PSG si è inserito fortemente per strappare il talento georgiano al Napoli e ai suoi tifosi. La trattativa, dunque, è ben più che avviata, con i francesi che sperano di portarsi a casa il fantasista con una cifra che si aggira tra i 70 e gli 80 milioni di euro. A confermare questo oramai vicinissimo addio ci ha pensato lo stesso Antonio Conte, che in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Verona ha dichiarato: "Ha chiesto di essere ceduto, senza giri di parole".