Le differenze nella scherma tra sciabola, fioretto e spada
La scherma è uno sport amatissimo e molto praticato anche in Italia. Durante i Giochi Olimpici è sempre tra i più seguiti, complice anche un ottimo medagliere che l’Italia ha saputo costruirsi nel tempo. Ma ogni volta che gli atleti salgono in pedana un dubbio assale gli spettatori meno avvezzi: qual è la differenza tra la sciabola, il fioretto e la spada? Qui sveliamo quali sono.
Sciabola, fioretto e spada: le differenze nella scherma
Innanzitutto, una cosa va subito chiarita: sciabola, fioretto e spada sono tre armi differenti. Nella scherma si differenziano nell'area del bersaglio che si può colpire, nel modo in cui i punti vengono assegnati e nella gestione tattica della gara. Ognuna, quindi, richiede una strategia specifica da parte degli schermidori. Ma vediamole più nel dettaglio:
Sciabola: la sciabola è un'arma tagliente con una lama a forma di V e un'impugnatura a pistola. Le competizioni di sciabola si svolgono su una pista larga e prevedono il contatto valido sull'intero corpo, dalla cima della testa ai piedi, inclusi testa, tronco e braccia. L'obiettivo principale è colpire l'avversario con il filo o il dorso della lama, e i punti sono assegnati per gli attacchi validi. Si tratta, generalmente, del tipo di scherma più veloce e dinamico.
Spada: la spada ha una lama piatta e sottile con una punta affilata. Nelle competizioni, solo il tronco (dalla vita in su) è considerato un bersaglio valido. Il contatto deve essere effettuato con la punta dell'arma, e l'obiettivo principale è colpire l'avversario sul corpo. La spada è nota per via della sua precisione e strategia, perché gli schermidori sono costretti a colpire l'avversario mentre si difendono dagli attacchi.
Fioretto: il fioretto ha una lama sottile e flessibile con una punta smussata. Nelle competizioni, solo il tronco è un bersaglio valido nella stoccata: niente braccia, quindi. Come nella spada, l'obiettivo principale è colpire l'avversario con la punta dell'arma. Nel fioretto, però, esiste il concetto di "priorità" o "diritto d'attacco," il che significa che il primo schermidore a lanciare un attacco ha la priorità, e l'altro deve parare o deviare la stoccata prima di poter rispondere. Questo crea una dinamica tattica unica all'interno della scherma.