Ogni primo weekend di novembre oltre 50.000 pettorine si ritrovano allo start della corsa più partecipata e più celebre del mondo. La Maratona di New York è uno degli eventi sportivi dell’anno. Runner di ogni nazione sbarcano nella Grande Mela per affrontare i 42 chilometri più amati dagli appassionati del settore e in grado di richiamare oltre 2 milioni di spettatori. Un grande evento che comincia una settimana prima dell’attesissima domenica, con un piccolo antipasto di 5 miglia che fungono da preparazione al grande appuntamento di sette giorni dopo. Un viaggio nel cuore della metropoli, attraversando i cinque distretti e gli infiniti grattacieli, in una “corsa infinita” simbolo di unione e condivisione che ha già alle spalle mezzo secolo di storia

  

 

La nascita della Maratona di New York 

  

 

Gli artefici principali della celebre corsa newyorkese furono Vince Chiappetta (presidente del New York Road Runners Club) e Fred Lebow, co-fondatore e ideatore di una che toccasse i cinque distretti della città di New York. Nel 1970, anno del primissimo appuntamento, i 127 atleti percorsero sei giri totali lungo il Park Drive di Central Park. L’idea di Lebow di allargare la mappa e di coinvolgere le bellezze della metropoli americana rese la competizione sempre più famosa, facendo lievitare il numero di partecipanti che ogni anno riesce a stabilire nuovi record. Una festa di sport che unisce il mondo come pochi altri eventi. Anche se partecipare, negli ultimi anni, soprattutto per i newyorkesi, è veramente molto difficile: basti pensare che i residenti di New York devono aver corso in nove gare di qualificazione l’anno precedente per poter qualificarsi alla maratona. Ma scopriremo nel dettaglio le modalità di partecipazione solo più avanti.  

 

 

Tornando alla storia, il primo vincitore fu Gary Muhrcke con il tempo di 2h31’38”. Quel giorno solo 55 corridori - tutti uomini – tagliarono il traguardo. Il primo record femminile arrivò nel 1978 da parte della norvegese Grete Waitz: un primato che aumentò la popolarità della maratona, anche perché da quel momento in poi molti corridori raccolsero la sfida per migliorare i precedenti record. Soltanto due volte nella storia si rese necessario annullare la corsa: nel 2012 a causa del passaggio dell’uragano Sandy e nel 2020 per via della pandemia da Covid che colpì il mondo.  

 

  

Il percorso della Maratona di New York 

 

  

La corsa, come ampiamente anticipato, attraversa tutti e cinque i distretti della città: Central Park è il quartier generale per runners e appassionati, che si sposteranno gradualmente verso lo start posizionato a Staten Island. Dal Verrazano Bridge verso Brooklyn, per poi entrare nel Queens attraverso il ponte Pulaski. Qui si supera la prima metà della maratona, si riprende fiato e si prosegue attraversando Manhattan e il Bronx. Negli ultimi 8 km si attraversa Harlem, per poi scendere per la Quinta Avenue e Central Park, dove la gara finisce. Il limite di tempo per terminare la corsa è di 8 ore e mezza, così da potersi assicurare un posto nella lista dei classificati. Il tempo medio impiegato da un professionista per correre una maratona è in media tra le due e le tre ore. La particolarità è che lungo le strade newyorkesi, oltre alla bellezza di correre tra le venature della Grande Mela, si è costantemente circondati da cori gospel e spettacoli folkloristici davvero unici

  

 

Come partecipare alla Maratona di New York? 

  

 

Alla Maratona di New York può parteciparvi chi è stato sorteggiato, chi corre per beneficenza o chi ha prenotato un pacchetto per la Maratona con un tour operator internazionale. Il termine di iscrizione è solitamente intorno a metà febbraio. Per ottenere in autonomia l’iscrizione è necessario partecipare alla 2023 TCS New York City Marathon Drawing, una lotteria che mette in palio un determinato numero di posti, con possibilità di iscrizione sempre nel mese di febbraio. L’ultima volta l’estrazione si è tenuta il 1° marzo.  Molti turisti si assicurano l’ingresso acquistando per tempo un “Pacchetto Marathon” (ad esempio volo per New York City e soggiorno in un hotel della città) disponibili attraverso una serie di tour operator ufficiali. 

  

 

La Maratona di New York vinta… in metro 

  

 

Definitela pure una vittoria asciutta. È quella portata a casa da Rosie Ruiz nella maratona newyorkese del 1979, chiusa con un tempo inferiore alle tre ore strappando anche la qualificazione alla successiva Maratona di Boston (vinta con un crono ancora più basso). Peccato che lo stratagemma dell’atleta cubano-americana fu quello di risparmiare gran parte del percorso utilizzando le metropolitane cittadine. C’è infatti chi giura di averla incrociata in metro a New York assieme a una complice, tesi confermata poi dagli osservatori disposti ai check-point e dalle riprese dei filmati in cui non appare mai per gran parte del percorso.  

 

 

Nonostante Ruiz si sia sempre dichiarata innocente, la runner ricevette una squalifica retroattiva per entrambe le competizioni (tecnica replicata anche a Boston), considerando anche che nelle ultime 10.000 foto scattate lungo l’ultimo miglio di gara, di lei non c’era traccia. Oggi certe furberie non sono più possibili grazie all’uso della tecnologia, che permette l’utilizzo di un chip posto nelle scarpe di ogni corridore. 

 

 

Gli italiani vincitori a New York 

 

 

L’ultima Maratona di New York ha visto la partecipazione di 2.251 runners italiani, la nostra è stata la delegazione straniera più numerosa dell’edizione 2022. L’Italia ha vinto nel 1984 e nel 1985 con Orlando Pizzolato a cui hanno fatto seguito i successi di Gianni Poli nel 1986 e di Giacomo Leone nel 1996. L'unica azzurra capace di tagliare per prima il traguardo di Central Park è stata invece Franca Fiacconi, vincitrice nel 1998.