La dieta di Michael Phelps e la storia delle 12mila calorie
Per vincere 28 medaglie olimpiche servono dedizione, sacrifici, tanto allenamento e un’alimentazione specifica. La dieta di Michael Phelps, infatti, è sempre stata celebre per via del suo alto contenuto calorico, che sembrava aiutasse il nuotatore americano a sottoporsi con alta frequenza ai suoi allenamenti intensi. Ma consumava veramente 12mila calorie al giorno durante il suo periodo di attività agonistica? Non proprio, facciamo chiarezza.
Dieta Michael Phelps: raggiunge 12mila calorie?
Michael Phelps e la sua dieta sono sempre stati oggetto di grandi attenzioni: si vociferava, durante il periodo delle Olimpiadi del 2008, che il nuotatore assumesse circa 12mila calorie al giorno per affrontare l’intenso programma di allenamento in acqua che era stato pensato per lui. Phelps, infatti, si stima che si allenasse per 30 ore alla settimana, 7 giorni su 7 (per un totale di circa 4 ore d’allenamento al giorno). Per sostenere questi ritmi, è chiaro, bisogna mangiare moltissimo. Ma, a quanto pare, non così tanto da dover arrivare a 12mila calorie quotidiane.
Michael Phelps, infatti, nella sua dieta olimpionica consumava in realtà dalle 8mila alle 10mila calorie giornaliere: una quantità di cibo, comunque, molto ben più alta della media. Ricordiamo che un essere umano dovrebbe consumare circa 2000 calorie al giorno: questo portava il nuotatore americano a mangiare ogni giorno fino a quattro volte in più rispetto a chiunque altro (mantenendo, comunque, un peso che si aggirava tra gli 85 e i 90 chili). E in cosa consisteva la sua dieta? In un’alimentazione, suddivisa in tre grandi pasti, che comprendevano pasta, pizza, carne, uova e altri alimenti ad alto contenuto calorico. E oggi, a distanza di anni, possiamo confermare che questo piano abbia funzionato: è ancora oggi l’atleta che ha conquistato più medaglie olimpiche nella storia. Una leggenda.