Vi siete mai chiesti perché in Formula 1 alcune scuderie festeggiano per un decimo o un ottavo posto dopo la linea del traguardo? Bene, ora proviamo a spiegarne il motivo. Nel MotorCircus delle quattro ruote il sistema di punteggio delinea le due classifiche finali: quella dei piloti, valida per assegnare il titolo di campione del mondo, e quella dei costruttori, ovvero la somma dei punti guadagnati in una stagione dalle due monoposto che decreta la scuderia vincente del Mondiale. 

 

I criteri che determinano la graduatoria permettono di stabilire un punteggio parziale che cambia in base al singolo piazzamento in un Gran Premio o in base al giro più veloce fatto registrare da una macchina in pista. Ma quanti sono i punti che si assegnano per ogni posizione alla fine di un Gp di Formula 1? Scopriamolo insieme.

 

Sistema di punteggio della Formula 1

 

Ecco i criteri per l’assegnazione dei punti classifica per il singolo gran premio di F1: 

 

·                1° posto, 25 punti

·                2° posto, 18  punti

·                3° posto, 15 punti

·                4° posto, 12 punti 

·                5° posto, 10  punti

·                6° posto, 8 punti

·                7° posto, 6 punti

·                8° posto, 4 punti 

·                9° posto, 2 punti

·                10° posto,     1 punto.

 

Dal 2019 viene nuovamente assegnato un punto al pilota che fa registrare il giro più veloce in gara, purché si sia classificato nei primi dieci posti, ossia a punti. Per quanto riguarda la Sprint Race, ovvero una mini-gara da 30 minuti in cui vengono percorsi circa 100 km che determinano la griglia di partenza della domenica, i punti vengono assegnati ai primi otto classificati, nell'ordine 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1.

 

Ma torniamo alla domanda iniziale: ogni scuderia, a fine corsa, valuta il piazzamento e lo giudica in base alle proprie ambizioni o obiettivi stagionali. È chiaro che un decimo posto per Max Verstappen o per Charles Leclerc possa lasciare grande amarezza nella squadra, mentre per piloti come Valteri Bottas su Alfa Romeo o Nico Hülkenberg su Haas, arrivare a punti, anche semplicemente per uno o due, permette di muovere una classifica spesso avara di soddisfazioni.

 

Sistema punti F1 se una gara viene interrotta

 

L’assegnazione dei punti in Formula 1 segue lo schema poco fa indicato solo se una gara avrà completato il 75% o più della distanza programmata. Oppure, ancora, per una gara che è ripresa dopo una bandiera rossa e con il completamento di due giri con bandiera verde. Il Gran Premio del Belgio del 2021 da questo punto di vista ha segnato un crocevia importante per quanto riguarda l’assegnazione dei punti: parliamo del Gp più corto della storia della Formula 1, che a causa di avverse condizioni meteorologiche cominciò tre ore dopo la partenza prevista e solo per due giri, così decisi dalla direzione gara, dietro la safety car, al solo scopo di determinare a tutti i costi una classifica valida. Da lì in poi venne stabilito che i punti potranno essere attribuiti solo nel caso in cui vengano disputati almeno due giri senza la Safety Car in pista o in assenza di regime di Virtual Safety Car. 

 

Parità di punteggio in F1: come cambia la classifica?

 

Nel caso in cui nella classifica piloti si verificasse un posizionamento a pari punti al termine della stagione, come viene determinato il piazzamento finale? Semplice, attraverso il numero di vittorie. E attenzione, non è una rarità in uno sport come la Formula 1. Ad esempio, nel 2021 Verstappen ed Hamilton si presentarono all’ultimo Gp valido per lo scettro di campione del mondo con gli stessi punti. Un titolo iridato in bilico fino alla fine (poi conquistato dall’olandese) e che rischiava di essere deciso dai criteri che prevedono che a trionfare sia l’atleta che ha conquistato il maggior numero di vittorie parziali. L’articolo 7 del regolamento sportivo spiega che in caso di punteggio uguale tra due piloti al termine della stagione si guardano in primo luogo i successi nel corso dell’annata.  La seconda opzione sarebbe quella di continuare a oltranza fino a un risultato differente (terzi posti o ritiri).