Quando si parla di motori, i termini tecnici che vengono utilizzati dai protagonisti del settore sono sempre molti. Sentiamo parlare di passo gara, overcut, bloccacci o DRS. Per la Formula 1, in particolare, servirebbe un vero e proprio dizionario a parte. Ecco, una delle parole che incuriosisce sempre di più chi è appassionato di motori è “chicane”. Andiamo allora a dare un’occhiata a cos’è e qual è il significato di chicane in F1: un tratto della pista tanto affascinante quanto essenziale. 

 

 

Chicane in F1: il significato e a cosa serve

 

 

Lo abbiamo leggermente già fatto intuire, ma nel mondo dei motori il significato del termine chicane è quello di “variante”.  Sostanzialmente, si può nominare in questa maniera qualsiasi curva a S presente su un circuito di Formula 1 o MotoGP: una serie di sequenze dove è difficilissimo sorpassare, ma che rendono spettacolare qualsiasi Gran Premio, specialmente nelle sue fasi iniziali. 

 

 

Una delle chicane più famose del mondo ce l’abbiamo proprio nel nostro Paese ed è quella che si trova dopo il rettilineo di Monza: le cosiddette curva 1 e 2 che anticipano la curva Biassono. L’altra si trova qualche metro più avanti ed è la Variante Ascari, che a differenza della prima può essere affrontata con una velocità più consistente.

 

 

L’utilità della chicane è molto semplice: serve per rallentare la velocità delle monoposto o delle moto all’interno dei circuiti per aumentare, al tempo stesso, la sicurezza della gara. Non a caso, infatti, in molti circuiti è previsto che la chicane possa diventare opzionale e quindi, di conseguenza, evitata. Tutto dipende dalla categoria che scenderà in pista: più i mezzi saranno veloci, più sarà alta la probabilità che dovranno affrontare queste varianti per rallentare durante il percorso del tracciato.