Nuovo regolamento Formula 1 2026: ecco cosa cambia
Gli anni passano, la Formula 1 cambia. Una costante per il campionato automobilistico più seguito al mondo che, nel corso degli anni, si è sempre dimostrato aperto alle novità per assecondare lo sviluppo tecnologico e, contemporaneamente, rendere sempre affascinante e divertente la sfida. Gli appassionati degli anni ‘90 e dei primi anni 2000, ad esempio, ricorderanno quando nelle soste ai box era previsto anche il rifornimento di benzina, cosa che dal 2010 è stata vietata. In generale l’obiettivo della FIA è stato anche quello di garantire gare spettacolari, ma allo stesso tempo la sicurezza dei corridori. L’ultima grande riforma del regolamento risale al 2022, ma già nel 2026 sarà varato un nuovo testo con nuove normative che potrebbero stravolgere gli equilibri attuali. Proviamo a scoprire di cosa si tratta e quali saranno le principali novità inserite.
Nuovo regolamento F1 2026: la power unit di nuova generazione
La principale novità riguarda una Power Unit di nuova generazione che andrà a modificare radicalmente l’assetto delle macchine. Il motore delle monoposto avrà un rapporto del 50 e 50 tra parte elettrica e quella a combustione, cambiandone radicalmente la struttura. In questo modo ci sarà un peso superiore (circa 30 chilogrammi in più rispetto agli attuali), che dovrà essere compensato con l’alleggerimento di altre parti. Le case costruttrici, Mercedes, Ferrari, Honda, Audi, RedBull e Alpine, stanno lavorando alacremente in queste settimane per sviluppare un motore in grado di sviluppare circa 1000 cavalli con questa formula. Una prospettiva che ha generato polemiche e discussione tra i vari dirigenti: se da una parte Chris Horner di RedBull ha parlato del rischio di “vetture Frankenstein”, Toto Wolff ha risposto dicendo che “per il livello di innovazione che si è raggiunto in questo sport, si potranno costruire power unit adeguate”. Il direttore delle monoposto FIA, Nick Tombazis, ha definito premature queste polemiche.
Una nuova aerodinamica con macchine più corte
Quel che appare chiaro è che la nuova power unit porterà a cambiamenti della struttura delle vetture. Se nel 2023 abbiamo assistito alle auto più veloci della storia della Formula 1, a partire dal 2026 le cose potrebbero cambiare. Come detto in precedenza, per raggiungere un peso inferiore agli 800 chilogrammi delle attuali, bisognerà adottare alcuni accorgimenti. L’obiettivo è di ridurre il carico aerodinamico e la resistenza. I veicoli saranno più corti, ma avranno la possibilità di seguire da vicino la vettura che li precede senza perdere performance. Questa operazione, secondo gli studi fatti, dovrebbe far perdere circa un secondo sulle prestazioni sul giro, ma è un tema che non sembra preoccupare i vertici della FIA.
Il depotenziamento del DRS
Tra le grandi novità, l’accantonamento del DRS. Il Drag Reduction System sarà modificato rispetto alla forma attuale, poiché ai vertici della FIA non c’è grande entusiasmo per la semplicità con cui avvengono i vari sorpassi in rettilineo. L’idea, come ha spiegato Nick Tombazis, è quella di creare un nuovo meccanismo equivalente che però deve essere ancora ben definito. L’obiettivo è quello di fare in modo di avere macchine che riescano ad arrivare vicine al punto di frenata, per esaltare le capacità di guida del pilota, e non che si sorpassino senza difficoltà nel rettilineo.
Test vietati fino al 1° gennaio 2025
Come spesso avviene, le novità nei regolamenti scatenano la bagarre tra le aziende costruttrici. Le novità possono regalare sorprese, ma anche grandi opportunità. Chi riesce a trovare la chiave di interpretazione giusta, potrebbe avere un vantaggio notevole nei confronti degli avversari, e per fare ciò è necessario fare un lavoro certosino e costante. Tuttavia, la FIA non vuole accelerare sui tempi e, per garantire equilibrio anche a livello ingegneristico, ha vietato i test aerodinamici in galleria del vento per le nuove vetture fino al 1° gennaio 2025. Il motivo della scelta? Evitare di avvantaggiare quelle scuderie che, per vari motivi, non hanno necessità di lavorare molto sulle monoposto della stagione 2024 e possono concentrarsi maggiormente sui nuovi mezzi. Per dirla in altri termini, una scuderia come la RedBull, la cui superiorità appare incolmabile anche per la stagione 2024, avrebbe avuto più ‘tempo’ per lavorare sui nuovi veicoli, rispetto agli altri costruttori alla ricerca di una ricetta per poter essere competitivi nel 2024 e nel 2025.
Le polemiche sul nuovo regolamento
Le novità che saranno introdotte con il regolamento del 2026 sembrano essere meno marcate rispetto a quelle della riforma del 2022, tuttavia non mancano di far discutere. Il dibattito, inevitabilmente, coinvolge i dirigenti della Red Bull, vettura che sta letteralmente dominando le ultime stagioni di Formula 1. Il team principal della scuderia austriaca si è espresso in maniera critica, invitando la FIA a rivedere i regolamenti, mentre alcuni addetti ai lavori pensano che questo possa essere un intervento per provare a frenare lo stradominio di Max Verstappen. Già in passato, infatti, alcune manovre furono effettuate per provare a livellare la competizione, garantendo maggiore equilibrio. Vedremo se questa mossa avrà i risultati sperati, o sarà un boomerang come già accaduto in altre occasioni.