Max Verstappen negli ultimi anni ha stupito tutti, impressionando per costanza e rendimento. Però, soprattutto a causa della giovane età, non ce la siamo sentita di inserirlo (ancora) nella lista dei migliori 10 piloti della storia della Formula 1. Ma è solo questione di tempo. Ecco invece i nomi che, secondo noi, meritano di entrare nella storia.

 

I 10 migliori piloti della storia della F1: la classifica

 

1.      Ayrton Senna

2.      Michael Schumacher

3.      Lewis Hamilton

4.      Juan Manuel Fangio

5.      Alain Prost

6.      Niki Lauda

7.      Mika Hakkinen

8.      Jackie Stewart

9.      Jim Clark

10.  Sebastian Vettel

 

 

1.     Ayrton Senna

 

Il numero 1 della storia della Formula 1: Ayrton Senna. Probabilmente, un nome che mette d’accordo tutti gli appassionati, indipendentemente dalla fede e dal gusto personale. I tre titoli mondiali conquistati nel 1988, nel 1990 e nel 1991 sarebbero potuti essere di più, ma purtroppo lui e il suo incredibile talento si sono spenti dopo il tragico incidente alla curva Tamburello del circuito di Imola, durante il Gran Premio di San Marino nel 1994. Senna è stato il pilota disposto a spingersi più in là nella ricerca della vittoria di chiunque altro prima di lui e che ha elevato l'arte di guidare un'auto di Formula 1 a un livello praticamente irraggiungibile, coniugando abilità e carisma. Molti piloti sono stati etichettati maestri sul bagnato, ma “Magic,” come veniva soprannominato, è stato il migliore che sia mai esistito, anche in queste condizioni.

 

2.     Michael Schumacher

 

Un carattere complicato, che lo ha portato a oltrepassare il limite in alcune occasioni, ma un talento e una convinzione fuori dal comune: al secondo posto di questa speciale classifica troviamo Michael Schumacher. I numeri del pilota tedesco sono impressionanti, a cominciare dalle 68 pole position, proseguendo per i 155 podi e le 91 gare vinte, arrivando infine ai 7 titoli mondiali conquistati. Il “Kaiser” possedeva la capacità, simile a quella di Senna, di guidare la propria auto fino al limite e uno spirito competitivo innato.

 

3.     Lewis Hamilton

 

Lewis Hamilton, forse, si sarebbe meritato un secondo posto in ex aequo insieme a Michael Schumacher. Tuttavia, occupa il gradino più basso del podio perché, probabilmente essendo ancora in attività, non ha ancora raggiunto il livello di iconicità che col tempo si è guadagnato l’ex pilota tedesco. Ovviamente, le sue qualità non si discutono e c’è anche chi dice che è più completo rispetto a Schumacher. Quello che è certo, è che il pilota britannico ha saputo superare tutti i record del tedesco, tranne quello dei titoli mondiali conquistati, statistica per la quale sono a pari merito. Nella prossima stagione, Hamilton coronerà il suo sogno di guidare una monoposto Ferrari e, da quel momento, sarà lecito sognare…

 

4.     Juan Manuel Fangio

 

Guidare un’auto da Formula 1 non è per niente facile. Farlo negli anni ’50, un’epoca dove le misure di sicurezza non erano certo quelle di oggi, era davvero complicato. Juan Manuel Fangio, però, lo faceva sembrare facile, tanto da conquistare 5 titoli mondiali con quattro diverse scuderie: Alfa Romeo, Ferrari, Mercedes-Benz e Maserati. L'argentino ha vinto il titolo in cinque delle sette stagioni complete in cui ha corso, arrivando secondo nelle altre e il suo ultimo mondiale lo ha conquistato all’età di 46 anni. A dimostrazione dell’eredità che ha lasciato in questo sport, il suo record di titoli mondiali vinti è rimasto imbattuto per 45 anni.

 

5.     Alain Prost

 

“Il Professore”, Alain Prost occupa la quinta posizione. Pilota clinicamente efficace, ha affrontato e battuto alcuni dei migliori della F1 di tutte le generazioni, tra cui, ovviamente, Ayrton Senna. Con il brasiliano, Prost ebbe una delle rivalità più iconiche della storia dello sport, non solo della Formula 1. Unico pilota francese a vincere un mondiale, Prost era un genio, come Fangio, nel preservare la sua auto per un assalto a fine gara. Questa e molte altre qualità gli hanno permesso di trionfare in 51 GP e alzare il trofeo a fine anno per ben 4 volte.

 

6.     Niki Lauda

 

La storia di Niki “The Rat” Lauda è molto nota, ma ricordarla è sempre utile per capirne la grandezza. Vittima di un incidente durante il GP di Germania del 1976, Lauda riportò terribili ustioni di terzo grado alla testa e al viso, con danni ai polmoni così gravi che un prete gli diede l'estrema unzione nel letto d'ospedale. Ma non era ancora pronto per andarsene. Lauda sfidò la morte e tornò nell'abitacolo della sua Ferrari appena sei settimane dopo, per il Gran Premio d'Italia, classificandosi quarto, nonostante le sue ferite, che erano ancora così gravi da obbligarlo a togliersi il passamontagna intriso di sangue. Basterebbe solo questo per meritarsi un posto in classifica, ma Niki Lauda vinse anche 3 titoli mondiali, due dei quali dopo il terribile incidente.

 

7.     Mika Hakkinen

 

Al settimo posto, ecco Mika Hakkinen. Quello del finlandese potrebbe sembrare un nome azzardato in questa classifica, soprattutto per aver conquistato “solo” 2 titoli mondiali, ma il suo talento aveva dell’incredibile. Sicuramente uno dei piloti più spettacolari della storia, Hakkinen è stato in grado di battagliare e vincere contro Michael Schumacher, il quale lo ha eletto come il rivale più forte e rispettato che si sia mai trovato ad affrontare.

 

8.     Jackie Stewart

 

Jackie Stewart è stato protagonista con la BRM e poi con la Tyrrell, dove ha vinto 3 titoli nel 1969, 1971 e 1973. Ma la cosa più impressionante è la sua percentuale di successi: ha vinto 27 dei 99 gran premi disputati. Oltre al talento e ai trofei, non bisogna dimenticare l’impegno che Stewart ha messo nel combattere i pessimi standard di sicurezza delle corse automobilistiche, cosa che all'epoca non lo ha reso simpatico ad alcuni fan e persino ai colleghi piloti.

 

9.     Jim Clark

 

Figlio di un allevatore di pecore, Jim Clark ha vinto 2 campionati del mondo, nel 1963 e nel 1965, ottenne 33 pole position e vinse 25 gare nelle sue 72 partenze nei GP. Considerato uno degli uomini più modesti e meno appariscenti a essersi mai seduto in un abitacolo di Formula 1, Clark era venerato per la sua incredibile scioltezza al volante e per il suo straordinario feeling con la meccanica.

 

10.                      Sebastian Vettel

 

Al decimo e ultimo posto di questa classifica troviamo Sebastian Vettel, una conoscenza dei giorni nostri. Il tedesco ha conquistato i suoi 4 titoli mondiali a bordo della Redbull, prima  del dominio Mercedes targato Lewis Hamilton. Seb detiene inoltre molti record in Formula 1, tra cui quello del più giovane campione del mondo della storia (23 anni e 134 giorni) e quello del maggior numero di pole position in una stagione (15). La sua avventura con la Ferrari e il suo finale di carriera non sono stati dei migliori, altrimenti la sua posizione in classifica sarebbe stata sicuramente più alta.