Tra i circuiti più iconici della Formula 1, l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola occupa un posto speciale nel cuore degli appassionati, specialmente se italiani. Il Gran Premio dell’Emilia-Romagna, che vi si disputa, è uno degli appuntamenti più attesi della stagione motoristica, non solo per il fascino del tracciato, ma anche per la sua storia, le emozioni che evoca e la sua particolare configurazione.

 

Uno degli aspetti più interessanti di Imola è senza dubbio la denominazione delle sue curve. Non è un tracciato come gli altr: ogni curva porta un nome specifico, spesso carico di significato storico o simbolico. Ed è proprio questa particolarità che incuriosisce da sempre tifosi e amanti del motorsport, rendendo il tracciato ancora più amato.

 

Imola: l'elenco delle curve e i loro nomi

 

Le curve di Imola, parte integrante del circuito dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, sono famose per la loro tecnicità e per i nomi evocativi che spesso raccontano un pezzo di storia del motorsport. Ecco l’elenco completo:

 

  • Variante Tamburello
  • Variante Villeneuve
  • Curva Tosa
  • Curva Piratella
  • Acque Minerali
  • Variante Alta (rinominata Curva Fausto Gresini)
  • Curva Rivazza 
  • Variante Bassa
  • Curva del Traguardo

 

Queste curve, numerate ma ancor più riconoscibili per i loro nomi, rappresentano i tratti distintivi del tracciato di Imola, noto per essere uno dei più tecnici e impegnativi del mondiale grazie anche ai suoi tratti in salita.

 

Perché le curve di Imola si chiamano così?

 

I nomi delle curve di Imola non sono frutto del caso: dietro ciascuna denominazione si cela un motivo storico, geografico o commemorativo. Alcune sono intitolate a piloti leggendari, come la Variante Villeneuve, in memoria di Gilles Villeneuve, scomparso nel 1982, o la Curva Fausto Gresini, dedicata al compianto team manager ed ex pilota.

 

Altre prendono il nome da elementi geografici o località vicine, come la Tosa, che fa riferimento a una zona collinare nei dintorni, o Acque Minerali, per la presenza dell'omonimo parco in quelle vicinanze, dove è presente tutt'ora il memoriale dedicato ad Ayrton Senna. A tal proposito, c'è poi il Tamburello, che era originariamente una curva ad altissima velocità, famosa – purtroppo – per l’incidente mortale di Ayrton Senna nel 1994. Dopo quel tragico avvenimento, il Tamburello divenne una chicane in grado di far decellarare le vetture in ingresso.