I piloti italiani di MotoGP più vincenti di sempre
Con Pecco Bagnaia che vince e continua a far sognare i tifosi è normale che la mente viaggi verso i successi dei più grandi motociclisti del nostro paese. L’Italia, non a caso, ha regalato a questo sport due dei personaggi più iconici in assoluto che ancora oggi vengono ricordati con grande piacere.
Andiamo dunque a riscoprire quali sono stati i piloti italiani di MotoGP (o della classe 500) più vincenti. Nome per nome, vediamo quando, e con quale moto, sono arrivati sul tetto del mondo tutti questi motociclisti.
Piloti italiani in MotoGP: l’elenco dei campioni del mondo
Agostini e Rossi sono sicuramente i due piloti più di successo della storia italiana del motociclismo, dato che insieme condividono ben 15 titoli mondiali nella classe regina (senza tenere quindi in considerazione 125, 250 o 350), ma non ci sono stati solo loro due. Naturalmente terremo in considerazione solamente la Classe 500 e la MotoGP per questo elenco, altrimenti dovremmo citare tanti altri campioni come Capirossi, Biaggi, Dovizioso, Simoncelli o addirittura il più recente Ferrari vincitore in Moto E.
- Umberto Masetti (1950, 1952)
- Libero Liberati (1957)
- Giacomo Agostini (1966, 1967, 1968, 1969, 1970, 1971, 1972, 1975)
- Marco Lucchinelli (1981)
- Franco Uncini (1982)
- Valentino Rossi (2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2008, 2009)
Ex piloti italiani in MotoGP campioni: non solo Agostini e Rossi
A differenza della Formula 1, dove gli italiani vincenti sono stati pochi (a discapito della scuderia più famosa del mondo), nelle motociclette il nostro paese si è fatto valere spesso sia nella classifica piloti che in quella costruttori. Certo, l’ultima doppietta di un campionato mondiale vinto da un italiano in sella a una moto italiana risale al 1972, quando Agostini vinse il suo ultimo titolo sopra a una MV Agusta (ne vinse poi un altro nel 1975 ma con la Yamaha). Andiamo quindi a vedere nel dettaglio tutti i più grandi successi degli ex piloti italiani in MotoGP e in Classe 500.
Umberto Masetti: Nato a Parma nel 1926, fa il suo esordio tra i professionisti nel 1949 dove in un anno prova tutte e tre le classi (125, 250 e 500). In quest’ultima, già nell’anno successivo, trova subito la vittoria del titolo iridato: diventa il primo divo del motociclismo italiano trionfando in due Gran Premi e ottenendo complessivamente 28 punti. Vince un Mondiale anche nel 1952, sempre con la Gilera, mentre Alberto Ascari sale sul tetto del mondo insieme alla sua Ferrari: un trionfo nazionale a tutto tondo negli sport motoristici.
Libero Liberati: anche lui nato nel 1926, a Terni però. Liberati lavora inizialmente come autista nelle acciaierie, ma poi al termine della Seconda Guerra Mondiale entra nel mondo del professionismo. Partecipa prima al campionato italiano, poi a quello internazionale dove fa il suo esordio con una Moto Guzzi. Il primo e unico titolo iridato in Classe 500 arriva nel 1957, anche lui con una Gilera, vincendo ben 4 gare sulle 6 in programma per quell’edizione.
Giacomo Agostini: una leggenda, un personaggio iconico di questo sport perché è l’uomo con più titoli in assoluto. Nasce nel 1942 e in carriera vince 7 volte il campionato della 350 e 8 volte quello della 500. Pensava che non avrebbe dovuto perdere nessuna memoria dei suoi risultati sportivi, e per questo di proprio pugno ha sempre scritto un diario in cui riassumeva tutte le sue gare. In sella alla MV Agusta raggiunge la maggior parte dei suoi successi, ottenendo il soprannome “Cannibale”. Il suo secondo titolo nella 500, quello del 1967, lo vince arrivando a pari merito con Mike Hailwood: entrambi avevano 46 punti, ma Ago vinse perché durante l’annata aveva conquistato più secondi posti rispetto all’avversario.
Marco Lucchinelli: è uno dei motociclisti italiani più conosciuti in assoluto, anche per via del suo stile di guida piuttosto spericolato. “Cavallo pazzo” è il nomignolo affibbiato a Lucchinelli, che nel 1981 vinse il titolo Mondiale in sella alla sua Suzuki. In carriera è caduto molte volte, facendo anche incidenti pericolosi, ma non ha mai perso il suo spirito leggero che attirava il pubblico. Da molti è ricordata anche la sua performance a Sanremo del 1982, quando si presentò con la canzone “Stella fortuna”.
Franco Uncini: Lucchinelli lascia la Suzuki per la Honda e arriva lui, che subito si mette in luce con la vittoria del Mondiale 1982. In quell’anno vince 5 gare e conquista un totale di 103 punti. Fu una vittoria importante, anche perché i dirigenti della scuderia giapponese avevano alcuni dubbi su di lui. Pensavano che fosse troppo esile per guidare quella moto, ma lui rispose prontamente dicendo che andava guidata bene, non spezzata in due.
Valentino Rossi: una leggenda di questo sport e non ci sarebbe altro da aggiungere. Possiamo intanto dire che dal successo di Uncini in poi solo lui è riuscito a riportare il titolo mondiale in Italia della classe regina. Il primo, nel 2001, quando ancora si chiamava Classe 500, poi arrivarono tutti gli altri in MotoGP: Honda e Yamaha le sue fedeli compagne. Se proprio volessimo dirla tutta, infatti, Il Dottore è stato l’unico pilota nella storia a vincere un titolo iridato in tutte le classi (prima aveva vinto sia in 125 che in 250). Ha dato vita ad alcune delle più belle rivalità di questo sport, è stato il motociclista che ha conquistato punti nel maggior numero delle edizioni (26 consecutive) e ha concluso la sua straordinaria carriera con questi numeri impressionanti: 432 gare disputate, 115 gare vinte, 235 podi, 6357 punti ottenuti e 65 pole centrate.