Le Sette sorelle del calcio: l'epoca d'oro della Serie A
Il calcio italiano ha vissuto diversi periodi d’oro nella sua storia, ma forse l’apice lo ha toccato tra gli anni ‘90 e i primi anni duemila. In quel momento storico la Serie A era caratterizzata dalle cosiddette Sette sorelle: squadre che hanno reso indimenticabili le stagioni dell’epoca grazie alla presenza di campioni che hanno scritto la storia del calcio internazionale.
Ma chi erano le Sette sorelle? Quali squadre vengono indicate con questa dicitura?
Le Sette sorelle nel calcio: chi erano?
Le Sette sorelle del calcio italiano hanno contribuito a rendere la Serie A il campionato più famoso tra gli anni ‘90 e i primi anni duemila. Non esisteva, all’epoca, una lega che potesse tenere il confronto con quella tricolore. Tutti i migliori talenti convergevano nei più importanti sette club d’Italia. Quali erano le Sette sorelle? Queste qui.
- Juventus
- Inter
- Milan
- Roma
- Lazio
- Parma
- Fiorentina
Le Sette sorelle della Serie A: successi e giocatori celebri
Le Sette sorelle della Serie A hanno tutte avuto due cose in comune nel decennio che ci ha portati verso il nuovo millennio: hanno vinto e hanno potuto schierare alcuni dei migliori calciatori del mondo nelle proprie formazioni. Vediamo nel dettaglio, squadra per squadra, i successi più importanti di ogni club e i migliori giocatori di quegli anni.
Le Sette sorelle: la Juventus
La Juventus è una delle Sette sorelle che ha raggiunto più successi nell’epoca d’oro della Serie A. Tra tutti la più importante è senz’altro la Coppa dei Campioni del 1996, vinta ai rigori contro l’Ajax schierando un tridente tutto italiano composto da Vialli, Ravanelli e Del Piero. Con Marcello Lippi in panchina ha raggiunto altre tre finali della competizione senza trovare più il successo, ma garantendosi 5 scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa UEFA e 4 Supercoppe Italiane.
Prima del ciclo di vittorie affrontato insieme al tecnico di Viareggio, i bianconeri alzarono due volte la Coppa UEFA al cielo nel 1990 e nel 1993. In quel decennio, oltre ai già citati, hanno vestito la maglia bianconera giocatori del calibro di Baggio, Zidane, Buffon, Trezeguet, Davids e Deschamps.
Le Sette sorelle: l’Inter
Gli anni ‘90 dell’Inter si aprono e si chiudono con tre successi in Coppa UEFA: la prima vinta contro la Roma nel 1991, la seconda contro il Salisburgo nel 1994 e la terza contro la Lazio nel 1998. A cambiare la storia dei nerazzurri, però, ci ha pensato Massimo Moratti nel 1995 quando ha deciso di prelevare il club da Pellegrini portando all’Inter grandi giocatori, tra tutti Ronaldo: la stella del successo europeo contro i biancocelesti. Oltre al brasiliano, i tifosi nerazzurri in quel decennio iniziarono a conoscere Javier Zanetti e poterono ammirare le giocate di calciatori come Djorkaeff, Bergomi, Roberto Carlos, Recoba e Vieri. Nomi da una delle Sette sorelle, non c'è dubbio.
Le Sette sorelle: il Milan
Tra le Sette sorelle c'è anche la squadra rossonera. Nonostante a inizio anni ‘90 si concluse l’era Sacchi, il Milan rimase competitivo e una delle squadre più vincenti del calcio italiano. Insieme a Fabio Capello conquistò subito il campionato 1991/92 senza subire neanche una sconfitta. In Italia lo scudetto arrivò anche nel 1993, nel 1994, nel 1995 e nel 1999. L’annata migliore, però, fu quella del quattordicesimo successo in Italia, nel ‘94, quando insieme alla vittoria della Serie A i rossoneri centrarono anche la Champions League contro il Barcellona di Cruyff. Considerando i primi anni duemila, poi, non può non essere citato il successo sempre nella coppa dalle grandi orecchie ai rigori contro la Juventus. In quegli anni nel Milan giocarono tantissimi dei giocatori più forti al mondo. In ordine sparso: Weah, Shevchenko, Baggio, van Basten, Maldini, Baresi, Gullit, Rijkaard, Serginho, Seedorf, Pirlo, Rui Costa.
Le Sette sorelle: la Roma
Il ciclo della Roma delle Sette sorelle è quello che nasce sotto la presidenza di Franco Sensi, nel 1993. In quegli anni inizia a costruire le solide basi che l’hanno poi portata al terzo scudetto della sua storia, nel 2001. I giallorossi verso fine anni ‘90 fanno esordire uno dei migliori talenti del calcio italiano: Francesco Totti. Insieme a lui e a Capello arriverà la vittoria del campionato italiano e della Supercoppa Italiana nello stesso anno. Giocatori chiave di quel successo, oltre allo storico capitano, furono Aldair, Cafu, Batistuta, Emerson, Samuel, Candela, Montella, Nakata e Delvecchio.
Le Sette sorelle: la Lazio
Gli anni ‘90 e i primissimi anni duemila rappresentano uno dei periodi migliori per i tifosi della Lazio. I successi si concentrarono tutti verso la fine del millennio, quando i biancocelesti vinsero alcuni dei trofei più importanti della loro storia: lo scudetto del 2000, la Coppa delle Coppe del 1999 e la Supercoppa UEFA sempre nel 1999. Nella Lazio di quegli anni spiccavano i nomi di Nedved, Mancini, Veron, Mihajlovic, Nesta, Simeone, Peruzzi, Vieri, Salas e Inzaghi. Con giocatori simili in campo, la Lazio era di diritto tra le Sette sorelle del calcio italiano.
Le Sette sorelle: il Parma
Il Parma delle Sette sorelle è stato quello dell’era Tanzi, una delle squadre più affascinanti del calcio italiano. Da neopromossa a stella del calcio europeo: gli anni ‘90 del Parma sono stati colmi di successi. In quel decennio, fino ai primi anni duemila, sono arrivate tre Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA ma, soprattutto, due volte la Coppa UEFA (1995 e 1999). A rendere celebri le squadre in quegli anni ci pensarono Thuram, Zé Maria, Crespo, Buffon, Veron, Chiesa, Couto, Dino Baggio e Zola.
Le Sette sorelle: la Fiorentina
La Fiorentina inizia il suo ciclo che la inserisce tra le Sette sorelle nel 1993, dopo essere tornata dalla Serie B. In quegli anni inizia a costruire una delle squadre più divertenti del calcio italiano, che porterà Firenze a festeggiare due volte la Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e un ritorno in Champions League che mancava da trent’anni. Batistuta, Rui Costa e Toldo sono i giocatori simbolo di quella Viola, con l’argentino che concluderà la sua avventura nel club fiorentino toccando quota 168 reti.