Mbappé vincerà il prossimo Pallone d’Oro nel 2023?
Gioca una finale dei Mondiali in Qatar da urlo, riuscendo a realizzare una tripletta e un quarto gol ai calci di rigore. Non vince la Coppa del Mondo, ma regala a tutti una sensazione molto precisa: nel calcio c’è un nuovo re. Kilyan Mbappé può vincere il prossimo Pallone d’Oro, soprattutto adesso che è passato alla fase successiva.
Mbappé e il Pallone d’Oro: riuscirà a vincerlo?
Il periodo post incoronazione di Karim Benzema come miglior giocatore della stagione è stato infuocato, soprattutto a causa della presenza dei Mondiali più atipici di sempre: quelli in Qatar, disputati tra novembre e dicembre 2022. Qui abbiamo visto Lionel Messi vincere finalmente la Coppa del Mondo, realizzando una serie di prestazioni impeccabili (tra cui quella di Lusail contro la Francia). Ma abbiamo anche visto brillare una stella che, già da tempo, dava l’impressione di poter passare al livello successivo da un momento all’altro: quella di Kilyan Mbappé.
Classe 1998, Mbappé può essere il Pallone d’Oro 2023. Lo diciamo senza dubbi, soprattutto se dovesse continuare a regalare prestazioni come quella di Argentina-Francia, in cui ha dato l’impressione di poter vincere una finale completamente da solo. A 24 anni, Mbappé ha uno stipendio da capogiro, ha già conquistato una Coppa del Mondo e va a caccia di una Champions League che nei lunghi anni di carriera che ha di fronte a sé potrebbe arrivare più volte. A tutto ciò potrebbe aggiungersi anche il miglior premio individuale nel mondo del calcio. Certo, dovrà essere in grado di superare durante l’anno giocatori come Haaland o uno dei principali favoriti al Pallone d’Oro come il suo compagno di squadra Messi. Ma tutto ciò potrebbe accadere, anche perché la stella di Mbappé dalla fase di supernova è passata a quella di buco nero.
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Mbappé e il Pallone d’Oro: la supernova che diventa buco nero
La supernova, senza addentrarci troppo in terminologie astronomiche, è un’esplosione stellare potentissima, in grado di creare un’enorme quantitativo di luce. Potremmo dire che questa fase Kylian Mbappé l’abbia attraversata proprio nella scorsa edizione dei Mondiali, quella del 2018, quando con la sua rapidità distrusse la difesa dell’Argentina ai quarti di finale. In quel momento il francese non aveva ancora compiuto vent’anni, eppure era già sulla bocca di tutti. La sua stella era esplosa e con una luminosità fortissima aveva incantato giocatori, tifosi e stampa.
La Coppa del Mondo vinta qualche giorno dopo (arrivata anche con un suo gol realizzato in finale) non ha fatto altro che confermare quanto Mbappé avesse il potenziale per diventare qualcosa di ancora più grande e, al tempo stesso, ingestibile per gli avversari in mezzo al campo. Le sue accelerazioni che squarciano il campo e lasciano i difensori a bocca aperta sono diventate più costanti; il suo dribbling è migliorato, diventando più imprevedibile; la precisione e la qualità del tiro è diventata impressionante. Ma c’è una cosa che, più di tutte, lascia sorpresi: il suo sangue freddo. La frenesia che fisicamente mostra in mezzo al campo è totalmente in contrasto con il suo spirito, calmo e mai sotto pressione.
Durante la finale contro l’Argentina, Mbappé è stato glaciale in più occasioni, come durante i tre rigori calciati e trasformati. Adesso il francese dallo stato di supernova è passato a quello di buco nero: un corpo celeste con una gravità così forte da assorbire la luce. In campo oscura gli altri grazie a un talento incontrollabile, attraendo al tempo stesso su di sé tutte le attenzioni dei difensori. È proprio grazie a questa potenza esagerata che Mbappé potrebbe portarsi a casa il Pallone d’Oro nel 2023.