Se a 21 anni vinci da protagonista un Mondiale storico con l’Argentina e in più la FIFA ti elegge miglior giovane del torneo, il valore come quello di Enzo Fernandez non può che essere già salito tantissimo. 7 partite su 7 giocate in Qatar, un super gol più un assist a referto: il duttile centrocampista di proprietà del Benfica è una delle stelle che il campionato mondiale ci ha lasciato in eredità. 



Da Buenos Aires, via Lisbona, Fernandez è già nel mirino dei grandi club europei,  per un’asta di mercato pronta a scatenarsi sul ‘Gordo’, come lo chiamavano da bambino quando già impressionava con la maglia del River Plate. Scopriamo allora le caratteristiche tecniche di Enzo Fernandez, provando a fare anche una proiezione sui costi e sulla quotazione di cui gode oggi uno dei giovani più apprezzati del panorama europeo.



Le caratteristiche tecniche e il ruolo di Enzo Fernandez



Che destino quello di Enzo Fernandez, inizialmente uno dei potenziali esclusi dalle convocazioni di Scaloni vista l’apparente abbondanza di scelte in quella zona di campo. Poi l’infortunio di Lo Celso a quattro giorni da Qatar 2022 regala al ‘Gordo’ ampie chance di titolarità, che però arriverà soltanto alla terza gara del girone, dopo i primi subentri con Arabia Saudita e Messico. Oggi le sue caratteristiche tecniche fanno gola a molti club, che lo hanno visto diventare il miglior giovane dei Mondiali in Qatar vinti proprio dall’Albiceleste. Le vediamo qui in questo elenco e più avanti nel dettaglio.



  • Ottime letture difensive
  • Forte conclusione dalla distanza
  • Controllo del pallone
  • Infaticabile
  • Coraggio



Ottime letture difensive: Enzo Fernandez è un centrocampista che noti sempre, perché è costantemente molto vicino al pallone. Sia quando la sua squadra sta per attaccare, sia quando deve difendere. In fase di non possesso puoi trovarlo vicino a un attaccante mentre lo pressa o puoi trovarlo pronto a chiudere qualche linea di passaggio. Sa leggere con anticipo quello che il portatore di palla vuole fare e grazie a questo tempo guadagnato offre un grande contributo nel recupero del possesso. 



Forte conclusione dalla distanza: Enzo Fernandez, però, è anche un calciatore che sa offendere. E riesce a farlo molto bene. Anche durante i Mondiali gli abbiamo visto realizzare qualche tiro molto pericoloso. Imprime sul pallone un’ottima potenza, calciando o di collo pieno o con le prime tre dita, per curvare leggermente la traiettoria verso la porta avversaria. La sua rete contro il Messico è una dimostrazione delle sue qualità nella finalizzazione, ma anche con la maglia del River Plate ha sfoggiato questa sua ottima caratteristica. 

 

 



Controllo del pallone: potreste pensare che è una caratteristica scontata per un calciatore, specialmente per un centrocampista, ma non è così. Perché saper mantenere il pallone vicino ai propri piedi mentre si è in possesso non è una cosa così semplice che riesce a tutti, soprattutto quando si gioca a un’intensità infernale. Lì ogni singolo dettaglio, ogni muscolo deve essere pronto a ricevere il pallone e a controllarlo. Altrimenti il pressing degli avversari te lo porterà via in un attimo. 



Infaticabile: lo abbiamo detto poco fa che Enzo Fernandez è ovunque. Ci riesce proprio grazie al suo atletismo, che gli permette di correre avanti e indietro per il campo risultando importante sia in fase offensiva che in quella difensiva. Un giocatore dai polmoni d’acciaio, che non si tira mai indietro. 



Coraggio: per l’appunto, Enzo Fernandez non si tira mai indietro. Ma la sua non è imprudenza, è conoscenza dei propri mezzi e delle proprie qualità. Ricordiamolo, è un classe 2001 che ha vinto la Coppa del Mondo prendendosi anche la responsabilità di calciare un rigore (poi fallito) contro l’Olanda nei quarti di finale. Sarebbe potuto essere la fine dei sogni di un paese intero, che magari faticherà nuovamente a vincere senza Messi nei prossimi anni. E invece, nonostante l’errore, è tornato in campo con la stessa sicurezza e la stessa voglia di dominare il campo. Alla fine, il premio di miglior giovane del Mondiale lo ha conquistato anche e soprattutto grazie a questa caratteristica. 



Enzo Fernandez, numeri e statistiche 



A Enzo Fernandez sono bastati meno di sei mesi in Europa per diventare un giocatore totale: il Benfica lo ha acquistato dal River Plate sborsando una cifra di 12 milioni di euro più 6 di bonus pagabili in tre rate. Inutile aggiungere che il classe 2001 è un imprescindibile per Schmidt e i risultati sono strepitosi. Enzo Fernandez, fino alla sosta dei Mondiali, le ha giocate praticamente tutte, segnando anche un gol e mettendo a bilancio ben tre assist. Ma il Benfica vola anche in Champions League (per info chiedere alla Juventus), in un girone in cui i portoghesi sono riusciti a mettersi alle spalle persino il PSG.



Nei quattro anni giocati con il River Plate a sorprendere più di tutte è stata la statistica sui cartellini gialli: solo cinque ammonizioni in oltre 50 presenze coi Millionarios, una particolarità vedendo la posizione ricoperta in campo. Saluterà l’Argentina con 12 gol e 9 assist, oggi i suoi numeri sono destinati a crescere mese dopo mese.



Lo stipendio di Enzo Fernandez al Benfica e quanto vale 



Avvicinarsi al Benfica con cautela: premessa importante visto che il club lusitano ha già impostato una clausola rescissoria per Enzo Fernandez pari a 120 milioni di euro. Rui Costa, presidente delle ‘Aquile’, ascolterà ogni offerta dalla prossima estate in poi e di sicuro non sarà disposto a scendere sotto i 100 milioni. Enzo Fernandez è legato al Benfica da un contratto fino al 2027, il potere contrattuale dei portoghesi è inossidabile. Secondo le informazioni riportate dal sito specializzato SO FIFA 2022, Enzo Fernandez percepirebbe un ingaggio da un milione e mezzo di euro a stagione comprensivi di bonus. Facile presupporre un netto adeguamento nei prossimi mesi, magari già in estate se il Benfica dovesse decidere di trattenere quel centrocampista considerato da tutti come il talento del futuro.