La rottura, alla fine, è arrivata: Suso nella giornata di ieri ha incontrato la dirigenza del Milan, un colloquio durato 45 minuti dove sono state messe sul tavolo tutte le carte. La situazione è chiara, ma si aspettano sviluppi. Una cosa è certa: Suso e il Milan non sono mai stati così lontani. 

 

Milan, la situazione Suso sul tavolo: ecco cosa è emerso nell’incontro di mercato

Come accennato, ieri pomeriggio Suso si è recato a Casa Milan per un faccia a faccia con i vertici rossoneri. Lo spagnolo è stato chiaro: ha chiesto la cessione, quindi già in questa finestra di gennaio potrebbe lasciare la maglia rossonera. Dall’altra parte, però, anche il Milan è stato chiaro: per meno di 25-30 milioni il giocatore non verrà ceduto. La dirigenza vuole massimizzare il suo addio, anche perché in estate il valore del numero 8 si aggirava intorno ai 40 milioni. Svalutazione sì, quindi, ma non troppo eccessiva: Suso resta comunque un capitale del Milan, che cercherà di farlo fruttare in sede di mercato.

Il problema, però, è che al momento non sono arrivate offerte concrete: la Roma sembra più orientata verso Politano, l’ipotesi di uno scambio con Under non è ancora decollata. Sullo sfondo resta il Siviglia di Monchi: il club spagnolo è interessato a Suso, ma non si è mai fatto avanti in maniera concreta. Mancano una decina di giorni alla fine della sessione di mercato invernale, il Milan aspetta offerte per Suso. Senza svenderlo, s’intende.

Suso, storia di un addio inevitabile

La separazione, comunque, appare ormai inevitabile: tre panchine consecutive per lui, che non ha giocato neanche un minuto nelle ultime due gare di Serie A disputate dal Milan. Pioli sembra aver trovato nel 4-4-2 il modulo che gli dà più certezze, e in questo schieramento non c’è spazio per Suso, che quindi sta cercando un’altra sistemazione. L’importante è che quest’ultima accontenti tutte le parti in causa…