Finisce così la carriera da calciatore di Daniele De Rossi: prima le indiscrezioni dall’Argentina, poi la conferma dello stesso giocatore, che a 36 anni dà l’addio al calcio. L’ex giallorosso lascia il Boca Juniors, club nel quale si era trasferito solo lo scorso luglio e con il quale è sceso in campo sei volte, segnando un gol. De Rossi in conferenza stampa ha spiegato le motivazioni dell’addio, che non sono dettate né da problemi con il Boca, né da guai fisici.

 

Daniele De Rossi dice addio al calcio: le motivazioni e il futuro dell’ex Roma

Motivo principale: la famiglia. Come dargli torto? De Rossi sente nostalgia di sua figlia e del suo paese, vuole tornare in Italia e dice addio al calcio giocato per questo. Attenzione, però: giocato, lo sottolineiamo, perché lui stesso ha detto di voler continuare a lavorare in questo settore anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. In che ruolo? L’ex capitano giallorosso non ha dubbi.

Si è parlato di un possibile ruolo da dirigente nella Roma di Friedkin, ma De Rossi sembra avere le idee chiarissime: “Il mio destino è tracciato: farò l’allenatore e studierò per questo nei prossimi mesi”. Dal campo alla panchina, quindi. Un salto che diversi suoi ex compagni hanno già fatto. 

 

L’addio al calcio giocato di De Rossi: cosa ha lasciato

De Rossi si ritira, come detto, all’età di 36 anni, diciotto dei quali passati con la maglia della Roma addosso. In giallorosso 616 presenze, che lo rendono il giocatore con il maggior numero di apparizioni dopo Francesco Totti. Con la Roma le reti sono state 63, mentre per quanto riguarda i trofei sono arrivate due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. In Nazionale, invece, le presenze sono 117, con 21 gol. Il trofeo ce lo ricordiamo tutti, in questo caso: la Coppa del Mondo del 2006.