Mc Gregor si ritira per la terza volta: e ora che fa?
McGregor alza di nuovo bandiera bianca. Per la terza volta il più iconico tra i lottatori di MMA, l’irlandese capace di portare lustro e far accendere i riflettori sull’UFC e sulle arti marziali miste, ha detto di nuovo basta. Era già successo nel 2016 e nel 2019, stavolta è la mancanza di stimoli a frenare di nuovo la carriera di Conor McGregor. Anche stavolta l’annuncio arriva via Twitter, come le altre due: in passato erano bastate poche settimane di trattative serrate per cambiare idea.
McGregor si ritira: non è soddisfatto delle proposte UFC
A dispetto del tweet, che sembra scritto velocemente ed è di fatto una dedica alla madre, il vero nodo della questione sembra essere il delicato rapporto con Dana White, il padre-padrino della UFC, che deve organizzargli gli incontri. L’idea di White era chiara: fargli affrontare il vincente tra la sua grande nemesi, il daghestano Khabib Nurmagomedov, e Justin Gaethje. Peccato che, ai microfoni di ESPN, questo programma a McGregor non piacesse molto. Troppa noia, troppa attesa, date ancora da confermare, comunque dopo settembre: “Questo gioco non mi stimola più, tutto questo aspettare e non succede nulla. Che succederà a settembre? Lo sapete? Avrebbero dovuto far combattere me e Justin per il titolo ad interim e vedere cosa succede”.
Il problema dunque è tutto nelle sfide che Dana White avrebbe proposto a McGregor, iconico ma non più in primissimo piano nella scala gerarchica del movimento. L’ascesa di Khabib Nurmagomedov ha rintuzzato la notorietà sul ring dell’irlandese, di fatto quasi relegato a fenomeno mediatico, battuto nettamente nell’ultimo incontro con il daghestano.
McGregor è il 16esimo sportivo più pagato del mondo del mondo anche perché sa come attirare l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori: alcuni sostengono che questo terzo ritiro serva a contrattare in posizione di vantaggio un nuovo incontro. Che potrebbe essere di nuovo sul ring della boxe, come è successo con l’ex campionissimo Floyd Mayweather. Stare sullo stesso ring di una leggenda della boxe (con pochissime speranze di batterlo) gli ha fruttato qualcosa come 30 milioni di euro e un super evento seguito in tutto il mondo. Potrebbe anche essere un problema di categoria: gli è stato proposto un match dei welter contro il campione di categoria Kamaru Usman, e “The Notorius” non avrebbe disdegnato l’idea.