Dopo aver vinto uno Scudetto da protagonista con la maglia del Milan, adesso Giroud sta mettendo in mostra tutte le sue grandi qualità al Mondiale in Qatar: altri gol decisivi per il numero 9 dei Blues, che nel frattempo è diventato il miglior marcatore della storia della Nazionale francese.

 

 

E dire che c’è stata anche una piccola possibilità che Giroud giocasse con la maglia della Nazionale italiana… Sì: anche se questa ipotesi non ha mai preso piede (visto l’attaccamento del giocatore nel paese dove è nato, cresciuto e si è affermato), Giroud avrebbe potuto anche scegliere di scendere in campo per i nostri colori. Come? Ce lo spiega la sua storia.

 

Le origini italiane di Giroud: la spiegazione

 

Fughiamo ogni dubbio: Giroud non è italiano, anzi è francesissimo, essendo nato e cresciuto vicino Grenoble. Non a caso è proprio in quel club che ha mosso i primi passi da professionista nel mondo del calcio, tra giovanili e prima squadra. Ma Grenoble è una delle città più vicine al confine con l’Italia, e nel corso del secolo scorso sono stati tanti gli italiani emigrati in Francia (soprattutto per motivi di lavoro). Tra questi, c’erano anche le nonne di Giroud, Yvonne e Antonia, una triestina e l’altra bergamasca.

 

Proprio le sue nonne hanno insegnato al piccolo Giroud qualche parola in italiano, ma soprattutto gli hanno fatto conoscere ed amare l’Italia. Anche per questo motivo è stato felice di arrivare a giocare nel nostro Paese, indossando la maglia del Milan. 

 

Giroud alle prese con l’italiano (vero)

 

Sin da subito Giroud si è sforzato di parlare quell’italiano che le sue nonne gli hanno insegnato in minima parte quando era bambino. Tra gestualità, sketch divertenti e interviste post partita, il francese col passare del tempo si è ambientato sempre meglio nel nostro Paese. Tanto da arrivare a cantare una canzone-simbolo.