Juventus sotto inchiesta. Chiude la Borsa, e la Guardia di Finanza irrompe nelle sedi di Torino e Milano della squadra bianconera. Cercano documenti, dati, numeri. L'accusa? Falso in bilancio e plusvalenze da verificare, nell'ambito dell'inchiesta denominata "Prisma".

 

 

Juventus sotto inchiesta, il comunicato della Procura

 

 

Sei indagati in casa Juventus per falso in bilancio: nel mirino della Procura anche i vertici bianconeri, dal presidente Andrea Agnelli a Pavel Nedved, fino all'ex uomo mercato, ora al Tottenham, Paratici. Sotto inchiesta le ultime stagioni, le 2018-19, 2019-20 e 2020-21. Si parla di plusvalenze di cui si sono recentemente occupate anche Consob e Covisoc. I finanzieri sono arrivati alla Continassa, sede del club bianconero: cercano documenti, la Juve è indagata anche penalmente. 

 

 

COSA CERCA LA FINANZA - Sotto osservazione in particolare alcune operazioni di mercato, come lo scambio Pjanic-Arthur, ma ci sono movimenti per 50 milioni di euro sospetti, circa 62 operazioni di mercato che coinvolgono anche Primavera e giovani bianconeri. 

 

 

LE OPERAZIONI DI MERCATO NEL MIRINO - Nel mirino, come detto, ci sono alcune operazioni di calciomercato molto importanti come Pjanic-Arthur, ma anche altre minori. Gli affari con il Barcellona, altra società in netta difficoltà finanziaria, sono sotto accusa. Prima del celebre scambio ce ne sono stati altri:  l'acquisto di Pereira Da Silva (8 milioni) e poi di Arthur (72 milioni) e Marques (8,2 milioni) da parte del club bianconero.

 

 

Di fatto la Juve avrebbe iscritto a bilancio con poche operazioni quasi 50 milioni di plusvalenze. Anche il Genoa nel mirino: Rovella sarebbe stato ceduto per 18 milioni alla Juve, mentre Portanova (10 milioni) e Petrelli (8 milioni) andavano verso Genova. Operazioni che riguardano giovani che, in seguito, praticamente non hanno mai giocato. Non solo: nel mirino anche lo scambio Cancelo-Danilo con il Manchester City. Gli scambi sono particolarmente delicati: il valore dei giocatori sembra molto più volatile rispetto ai semplici acquisti.

 

 

IL COMUNICATO DELLA PROCURA -  Di seguito ecco il comunicato della Procura: “I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, delegati alle indagini, sono stati incaricati di reperire documentazione ed altri elementi utili relativi ai bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci. Allo stato, le attività sono volte all’accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva”.

 

 

Cosa sono le plusvalenze?

 

 

In economica, si intende plusvalenza un "incremento di valore" o una "differenza positiva fra due valori dello stesso bene riferiti a momenti diversi". Nel calcio di fatto è un guadagno derivato dalla cessione a titolo oneroso di calciatori. 

 

 

Il calcolo è piuttosto semplice: l'investimento iniziale (la cifra pagata per il cartellino), viene diviso per il numero di anni di contratto in parti uguali, dal momento che l'acquisto viene "ammortizzato" negli anni di contratto. Dunque, man mano che passano gli anni, più sarà facile "guadagnare" con una cessione. Se vengo acquistato a 10 milioni con un contratto di 10 anni, dopo 5 anni - se ceduto a + di 5 milioni - a bilancio verrò iscritto come plusvalenza. 

 

 

Plusvalenze, cosa rischia la Juventus?

 

 

La Juventus potrebbe rischiare grosso? La società bianconera ritiene di avere una media probabilità di finire condannata. La stessa società lo ha spiegato, in un documento relativo all'aumento di capitale di 400 milioni, ai tempi della verifica della Consob. 

La società è quindi esposta “al rischio che ad esito della verifica ispettiva in corso la Consob adotti provvedimenti sfavorevoli per il Gruppo. Ove all’esito dell’eventuale procedimento che fosse avviato nei confronti dell’Emittente si verificasse tale circostanza, potrebbero verificarsi impatti negativi anche significativi sulla reputazione e sulla situazione economica e patrimoniale dell’Emittente e del Gruppo”. 

 

 

In parole semplici: la Juventus potrebbe dover pagare multe e sicuramente patirà un danno di immagine rilevante. Il discorso è in realtà complicato. Anche Milan ed Inter in passato sono state sotto inchiesta. In realtà poi sono state assolte perché "il fatto non costituisce reato". Che significa? In realtà il concetto di valore sportivo di un calciatore è labile, difficile da dimostrare, per questo motivo anche se certe cessioni possono sembrare spropositate rispetto alla qualità del giocatore, è difficile dimostrarlo in un'aula di tribunale. Difficile, ma non impossibile, attenzione.

 

 

La Juventus rischia? Difficile dirlo, da quell'inchiesta sono passati più di 10 anni: la Juve potrebbe rischiare una multa più o meno salata e al massimo una lieve penalizzazione. Potrebbe incorrere in sanzioni molto più serie solo se la Procura riuscisse a dimostrare che la stessa iscrizione al campionato bianconero dipende da plusvalenze scorrette. Sul piano penale difficile ipotizzare cosa succederà, e la giustizia sportiva? Potrebbe aspettare i tempi di quella ordinaria, o agire in parallelo, più velocemente. La Giustizia Sportiva, come gli appassionati sanno, potrebbe giungere a conclusioni diverse rispetto a quella, più lunga, ordinaria. Di fatto la Juventus potrebbe ritrovarsi nel mirino di due inchieste parallele. Una situazione poco piacevole per il club bianconero, che negli anni ha ricostruito a livello di branding la reputazione della società dopo i noti fatti di Calciopoli, con tutte le polemiche successive.

 

 

La FIFA nel frattempo sta provando a mettersi al riparo da illeciti: sta pensando all'introduzione di un algoritmo che calcoli il valore di un giocatore, in modo che i club non possano più giocare eccessivamente a bilancio con il calciomercato, falsando in questo modo i conti.