Le esultanze sono una parte essenziale del calcio. Personalmente inserirei una regola: il gol è valido solamente se poi esulti, e se lo fai bene. Perché a segnare son buoni tutti (o quasi), ma festeggiare come si deve è tutta un’altra storia. Di seguito ho provato a mettere insieme quelle che per me sono le esultanze più belle del mondo. Inevitabilmente ne sono rimaste fuori circa un miliardo/un miliardo e mezzo, quindi è probabile che questa classifica in futuro verrà aggiornata - o meglio, allungata. Perché comunque queste meritano, e quindi resteranno.

 

Calcio, le esultanze più belle: ecco le migliori

 

#1 Il mitra di Batistuta

 

Quanto era bello vedere giocare Batistuta? E quanto era bello vederlo segnare, e poi andare in giro a mitragliare qualsiasi cosa avesse a tiro? Sbruffona, divertente, iconica: l’esultanza di Batistuta è rimasta nella storia e non se ne andrà più. 

 

 

Oltre al video della mitraglia, vi lasciamo pure una versione alternativa e forse meno conosciuta, ma altrettanto bella: il letto.

 

 

#2 L’aeroplanino di Montella

 

Di Montella oggi si parla per la sua non eccellente carriera da allenatore, ma prima di sedersi in panchina è sceso in campo e ha lasciato il segno: con la maglia della Roma ha giocato, inciso, deciso, segnato. Ed esultato, col suo caratteristico aeroplanino sempre pronto a volare.

 

 

#3 La dab di Pogba

 

Ci avviciniamo ai giorni nostri: ma ve la ricordate, voi, la Dab dance? Quella roba che si faceva abbassando la testa in un gomito e tendendo le due braccia o verso destra o verso sinistra? Ecco: Pogba era un maestro in quest'arte. C’è stato un periodo in cui festeggiava praticamente solo in questo modo, e il suo balletto è diventato contagioso. Poi ha smesso lui, e abbiamo smesso di dabbare un po’ tutti. Forse è un bene.

 

All’epoca, comunque, riuscì a far dabbare pure il Presidente francese Macron.

 

 

#4 Il violino del Gila

 

Gilardino è ancora oggi uno dei migliori marcatori della Nazionale italiana: è stato una grande punta, che ha giocato sia in grandi squadre che in provincia. Vincitore della Champions League col Milan nel 2007 e ancora prima dei Mondiali del 2006, la sua esultanza caratteristica è stata riproposta anche in Germania: il violino del Gila ha suonato in mondovisione. 

 

 

#5  Pum pum Piatek

 

Piatek è già etichettabile come una meteora del nostro campionato? Probabilmente sì, visto che ne abbiamo perso le tracce in breve tempo. Al Genoa però la sua stella ha brillato davvero - e pure le prime settimane al Milan sembravano presagire un futuro splendido. E invece. Di lui, oggi, ci resta un’esultanza difficile da dimenticare, emulata da molti Fantallenatori che possono dire: io, quell’anno lì, ad agosto avevo puntato su Piatek. 

 

 

#6 SIUUU

 

Bastano tre lettere per far capire sia di chi sia il soggetto, sia di quale sia il gesto: Cristiano Ronaldo stesso gioca su questa esultanza, diventata ormai il suo grido di battaglia. La corsa, il salto, l’atterraggio con la posa che lo ha reso celebre tanto quanto le sue giocate. In molti lo copiano, ma l’originale resta sempre e solo lui: SIUUU.

 

 

#7 Le capriole di Martins

 

Così, de botto: ma ve lo ricordate, Obafemi Martins? Se avete almeno una trentina d’anni, sicuramente sì. O almeno ricordate le sue esultanze. Con la maglia dell’Inter ha corso e fatto impazzire tante difese grazie alla sua velocità incredibile. E poi, quelle capriole: una, due, tre, quattro di fila, ma quando si ferma? Martins sembrava poter continuare all’infinito a fare quella cosa lì, come in una GIF. 

 

 

#8 La robot dance e altri balletti

 

Non potevo non inserire almeno un balletto. Perché chi è contento di solito balla, si muove, senta una pulsione dentro che lo porta a fare cose pazze, spinto da una musica che sente soltanto lui. Prendete ad esempio Peter Crouch: gigante, immenso, si fermava e si comportava da robot che balla. Perché? Non c’è un motivo, e allora la domanda giusta è: perché no?

 

 

Di balletti (più o meno belli) ce ne sono tanti: citiamo per esemplificare un sudamericano, Cuadrado, che ancora balla sui nostri campi. 

 

 

#9 Le maschere!

 

Poi ci sono quelli che non si accontentano del corpo, e cercano aiuto altrove per esultare. E così spuntano i gadget. Tra questi, secondo me il più bello e il più colorato è la maschera: ne basta solo una, ed è subito carnevale. Impossibile non inserire qui Aubameyang, maestro delle maschere. Praticamente pronto per un blockbuster di supereroi.

 

 

#10 Bello de nonna

 

Florenzi che abbraccia la nonna l’ho inserito all’ultimo posto non perché sia l’esultanza meno valida, ma per lasciarci con questa immagine meravigliosa e nulla più. Immagina: sei romano, giochi in Serie A con la Roma, tua nonna è allo stadio per la prima volta, è lì che ti guarda. Fai una promessa: segno e la abbraccio. Succede. Segni e corri da lei, la abbracci, la stringi forte, e lei è la donna più felice del mondo. Orgoglio totale, pubblico in delirio: bello de nonna, esultanza indimenticabile. Chiudiamo così. Chiudiamo tutto.