All or Nothing Juventus, le scene più assurde e curiose
Lo sappiamo già, All or Nothing Juventus, la docuserie di Amazon Prime Video, finirà nella storia per una scena su tutte: fine primo tempo del match contro il Milan, Bonucci indicando la lavagnetta con su scritti i nomi dei rossoneri urla pieno di pathos di non averne paura. Poi la squadra bianconera ne prenderà tre, e tutta questa enfasi diventerà molti meme. Quali sono le scene più curiose?
All or Nothing Juventus, le scene più curiose
Enfasi: è una delle parole d'ordine della serie sulla Juventus, che fa parte di un filone sportivo piuttosto fortunato di Prime Video, dopo quella sul Manchester City di Guardiola e quella sul Tottenham di Mourinho (per inciso, ce ne sono anche su altri sport, ne abbiamo già parlato su Sisal). Abbiamo fatto una selezione delle scene più curiose, quella più enfatica l'abbiamo già descritta. quali sono le più curiose?
La scena più curiosa: una delle scene più curiose di certo riguarda la presentazione di Andrea Pirlo. L'ufficio stampa della Juventus vuole prepararlo alle domande dei giornalisti, e pensa gli chiedano qualcosa sul fatto che è il più giovane allenatore della Serie A. Non è lui, anche De Zerbi ha la sua età, ribatte pronto Pirlo. L'ufficio stampa ammutolisce, Pirlo smorza con una battuta: "Non siete molto preparati eh".
La scena più fake: Paratici e Nedved parlano di calciomercato con Pirlo: la riunione tecnica si sviluppa tutta sulla semplificazione "ci serve un attaccante, dobbiamo prendere un attaccante". Nulla sul mercato, nulla su come viene scelto, niente di niente. Arriva Morata, e sembra tutto discendere da quella scena iniziale, ignorando tutto il resto. Almeno riduttivo, se non un po' "costruito".
La scena più influencer: uno dei personaggi più distopici dell'intera serie. Cristiano Ronaldo. Sembra totalmente fuori dalle dinamiche Juve, dalle regole di spogliatoio, dalle regole del calcio, del sentire comune, del fisico umano perfino. "Sono io il mio stesso medico, mi bastano 30 minuti di sole", a petto nudo, è icona perfetta di una distanza siderale tra il fuoriclasse portoghese e tutto il resto. Si tratta dell'unico che parla quasi sempre in inglese - tranne qualche parolina - perfino lo statunitense McKennie, appena arrivato dalla Bundesliga, sembra più preparato in ambito linguistico.
La scena più cringe: il termine cringe è facile da spiegare, si tratta di qualcosa di così surreale o strano da determinare imbarazzo per l'assurdità della questione. Beh, probabilmente Bonucci in molte sue esternazioni esce piuttosto male lungo le puntate della serie. Le sue frasi suonano un po' troppo cariche, le sue esternazioni un po' troppo enfatiche, la responsabilità di passare ai giovani il DNA Juventus - vincente, sempre e comunque - sembra la sua missione di vita. Ok l'appartenenza e l'identità, ma tutto risolta un po' troppo carico, come quando si esagera col "Contrasto" su Instagram.