Su Amazon Prime continua la fortunata saga di “All or Nothing”, i documentari sullo sport che portano le telecamere negli spogliatoi, in campo, negli uffici dei club, aprendo le porte a luoghi fino ad ora sconosciuti o chiusi. Si ha l’impressione di entrare in veri e propri santuari: è successo con il Manchester City di Guardiola, ora tocca al Tottenham.

La formula è piuttosto semplice: le telecamere seguono squadra, presidente e staff per tutta la stagione. Indagano, chiedono ai vari giocatori chiave, all’allenatore, al presidente. Esce fuori tutta la filosofia societaria, vengono svelati momenti decisivi che possono cambiare l’andamento di un’intera era calcistica. Come succede al Tottenham, che subito, alla prima puntata, punta i riflettori sulla fine della gloriosa era Pochettino.

 

All or Nothing Tottenham è il miglior documentario su Prime Video?

Presente nel palinsesto di Prime Video, il servizio di streaming del colosso Amazon, “All or Nothing Tottenham” è in lingua inglese, ma i sottotitoli sono facili da seguire e le situazioni altrettante facili da leggere. L’esonero di Pochettino – amato dalla squadra, che ha portato il Tottenham sulla soglia del gotha del calcio, fino in finale di Champions – fa entrare in scena un protagonista assoluto del calcio mondiale.

Il presidente Levy porta a Londra José Mourinho: lo “Special One” eleva la serie ad un livello infinitamente più alto. La sua gestione del parco giocatori, dei – molti – casi spinosi (a partire da Eriksen, protagonista di una travagliata cessione all’Inter, fortemente osteggiata dalla dirigenza Spurs) di fatto fa entrare le puntate in un altro universo. Diventa una specie di one-man-show: Mourinho focalizza l’attenzione, le sue facce, i suoi discorsi motivazionali, il suo tocco sulla squadra che mano mano diventa più saldo è l’ascesa da una stagione disastrosa ad un nuovo inizio. Di nuovo, dualismo Guardiola-Mourinho: se il documentario sul City fa apprezzare la sagacia tattica del catalano, in quello sugli Spurs giganteggia Mou. Spiega calcio, e questo rende il documentario francamente imperdibile per gli appassionati.