Chi è Franco Baresi: carriera, caratteristiche, eredi e citazioni
Franco Baresi è una leggenda, semplicemente: ha consacrato tutta la sua carriera al Milan, viene chiamato “Kaiser Franz” dai tifosi rossoneri. Un omaggio ad uno dei più grandi di tutti i tempi, Franz Beckenbauer, ma Baresi non ha nulla da invidiargli. Viene considerato il più grande libero della storia del calcio: nato l’8 maggio 1960, è stato campione del mondo nel 1982 e vicecampione del mondo nel 1994 con la nazionale italiana.
Ha giocato per 20 stagioni con la maglia del Milan, di cui 15 da capitano: dal 1977 al 1997 è diventato il secondo calciatore con più presenze, sia per quanto riguarda il campionato sia per le coppe europee. Con il Milan ha vinto:
- sei scudetti
- tre Coppe dei Campioni
- due Coppe Intercontinentali
- tre Supercoppe europee
- quattro Supercoppe italiane
Insieme a Costacurta, Tassotti e Paolo Maldini ha formato una delle linee difensive più iconiche e forti della storia.
Caratteristiche tecniche di Franco Baresi
Baresi era un libero: guidava la difesa con carisma da leader assoluto. Arrigo Sacchi ha rivoluzionato il suo modo di difendere e nello stesso tempo il ruolo di libero: è diventato il perfetto punto di riferimento per i compagni, che ne seguivano i movimenti. Maestro del fuorigioco, era lui a chiamare il movimento preciso e sincronizzato che mandava gli attaccanti oltre la linea immaginaria tra i suoi compagni.
Passa da difensore precoce, incredibilmente formato nonostante la giovanissima età a diventare uno dei più longevi. Ha sfiorato il Pallone d’oro nel 1989: è arrivato secondo dopo Marco Van Basten, ma a detta di molti avrebbe dovuto vincerne almeno uno. Una curiosità: in nazionale, con Bearzot, ha giocato anche a centrocampo. Al suo posto il ct gli preferiva il bianconero Scirea. Come ricorda questo articolo di “L’Ultimo Uomo”, “Baresi era l’ultimo difensore in fase di non possesso e il primo regista in quella di possesso. E interpretava queste due fasi in maniera eccelsa, trasmettendo un’idea di insuperabilità, versatilità e inarrestabilità palla al piede che gli ha conferito un’aura quasi mitologica”.
Nella lettura delle palle alte era geniale: nonostante non fosse un difensore alto (forse il suo unico difetto), era un maestro dell’anticipo e delle scivolate laterali. Scopriva il centro per affondare i suoi proverbiali tackle: precisi, decisi, decisivi. Fortissimo in accelerazione nel breve, aveva una grande fisicità, che gli permetteva di reggere l’urto anche di attaccanti molto più alti di lui. Non solo: era un vero e proprio regista difensivo, capace di far ripartire l’azione velocemente.
Eredi di Franco Baresi
Difficile trovare un giocatore che abbia le caratteristiche di Franco Baresi: secondo l’ex juventino Carrera il miglior difensore dei suoi tempi era Baresi, oggi sarebbe l’altro ex Milan Thiago Silva, capitano del Psg. Il suocero di De Ligt lo ha paragonato ad un mix tra Baresi e Maldini, puntando parecchio in alto. In generale quasi nessun giocatore è stato paragonato a Franco Baresi, un mix unico di caratteristiche.
Curiosità su Franco Baresi
- Veniva chiamato “Piscinin” da giovanissimo
- Da giovane ebbe alcuni attriti con Capello e Albertosi
- Fu tra i pochi a non lasciare il Milan retrocesso dopo il Calcioscommesse
- Baresi è giocatore con più autogol in Serie A, 8 autoreti.
- Ha segnato un solo gol in Nazionale, su rigore contro l’Unione Sovietica
- Baresi è stato anche direttore sportivo del Fulham per 81 giorni
- Dal 2008 fa parte della direzione Marketing del Milan
- Dal 2017 è brand ambassador del club
- Nel 2005 è stato condannato a 5 mesi di reclusione per una truffa di quadri
Dicono di lui: citazioni su Franco Baresi
“Baresi II è dotato di uno stile unico, prepotente, imperioso, talora spietato. Si getta sul pallone come una belva: e se per un caso dannato non lo coglie, salvi il buon Dio chi ne è in possesso! Esce dopo un anticipo atteggiandosi a mosse di virile bellezza gladiatoria. Stacca bene, comanda meglio in regia: avanza in una sequenza di falcate non meno piacenti che energiche: avesse anche la legnata del gol, sarebbe il massimo mai visto sulla terra con il brasiliano Mauro, battitore libero del Santos e della nazionale brasiliana 1962”. (Gianni Brera)
I rossoneri sono fortissimi in attacco, ma non hanno trovato l’erede di Baresi. (Roberto Rosato)
I compagni obbedivano ciecamente alla sua autorità e ai rivali mostrava le sapienti regole del calcio aperte alla pagina che parla del fuorigioco. «Sono un libero liberato» dichiarò Baresi a France Football. Vero. Raccontano i giocatori del Real Madrid che i rivali del Milan non guardavano né loro né il pallone: guardavano solo Baresi. Così si rispetta un vero capo. Raccontano ancora che «a ogni fuorigioco provocato gli scappava un sorriso». (Jorge Valdano)
Io il successo me lo sono meritato, come Franco Baresi che si è fatto i suoi miliardi giocando da grande difensore. (Silvio Berlusconi)
[Finale dei Mondiali di calcio 1994] Non c’è stato lieto fine, ma il pianto dirotto, straziante di Franco Baresi, il capitano di ghiaccio, il duro fra i duri, un tipo così tosto da giocare come un gigante, venti giorni dopo l’operazione al menisco, la prima e ultima finalissima mondiale della vita. (Giorgio Tosatti)
Scirea era più elegante. Non so se fosse, o sia, una qualità, ma non mi viene in mente una sua rudezza. Baresi, invece, di botte ne ha date. Ma come guida la difesa – e talvolta, addirittura la squadra – non la guida nessuno. Formidabile. (Gianni Agnelli)