Il Totocalcio è uno dei giochi più iconici del nostro Paese: dalla prima schedina in poi, nel corso del tempo (scopri qui la storia del Totocalcio) ha coinvolto moltissimi italiani, accompagnando le domeniche di campionato con quel suo tocco magico e unico. Nella speranza di fare 13, calciofili (e non) restavano attaccati alle radioline e aspettavano la Domenica Sportiva per conoscere i risultati. Qualcuno ci riusciva. Qualcuno come Lino, ad esempio. 

 

Al Bar dello Sport: il Totocalcio protagonista al cinema

 

Il sogno di diventare miliardari (all’epoca), l’emigrato al Nord che cerca fortuna, la vita che cambia all’improvviso: “Al Bar dello Sport” è un film che dagli Anni ‘80 in poi è entrato nell’immaginario popolare per come è riuscito a fotografare alla perfezione un preciso momento di questo Paese, con dei protagonisti autentici e meravigliosamente pop. 

 

La vita di Lino si trasforma nel momento in cui fa 13 al Totocalcio, grazie all’imbeccata dell’amico muto Parola (interpretato da Jerry Calà) che gli suggerisce di mettere il 2 in Juventus-Catania. Poi però cominciano pure i problemi, perché tutti quelli vicino a lui vogliono almeno un regalo…

 

Lasciamo qui la mitica scena in cui Lino, che pensava di aver fatto solo 12, si accorge del risultato finale di Juventus-Catania… e a quel punto si può permettere di tutto, pure di mangiare il sapone. Letteralmente. 

 

 

“Camerieri”, quando il 13 al Totocalcio cambia tutto

 

In altri film, invece, il 13 non è stato il “casus belli” ma il “deus ex machina” che ha risolto una situazione complicata. Succede ad esempio in “Camerieri”, film degli Anni 90 dove recitano, tra gli altri, anche Diego Abatantuono e Paolo Villaggio. La trama, in breve: per salvare il ristorante dove lavorano, alcuni camerieri devono offrire un servizio impeccabile al nuovo proprietario, altrimenti trasformerà il locale in un mobilificio…+

 

Un 13… Eccezzziunale

 

A proposito di Diego Abatantuono: uno dei miti della commedia all’italiana ha a che fare col Totocalcio in “Eccezzziunale veramente” di Carlo Vanzina. L’interista Franco, infatti, vince la schedina e decide quindi di cambiare vita: si toglie sassolini dalle scarpe mandando a quel paese la moglie e la suocera, firma cambiali, cambia auto… fino a quando non si accorge che era tutto uno scherzo degli amici del bar

 

 

Pippo Franco e un 13 “sfrattato”

 

Anche Pippo Franco sul grande schermo ha giocato e vinto al Totocalcio, e lui per davvero! Merito di suo figlio, che in uno dei tanti momenti di sconforto ha rallegrato la giornata in famiglia col suo 13. Peccato però che la vincita frutti “solo” 2 milioni (all’epoca non era gran cosa, per un 13 col quale si sperava di diventare miliardari), e i problemi dello “sfrattato” che “cerca casa equo canone” non si risolvono affatto. 

 

 

I Soliti Ignoti ritornano nel segno del Totocalcio

 

Nel secondo film dei Soliti Ignoti, Er Pantera rimette insieme la vecchia banda e tenta il colpaccio: non vuole fare 13 al Totocalcio, ma andare sul sicuro e rapinare direttamente il furgone al cui interno si trova il montepremi del gioco. Riuscirà nel suo intento, ma poi le cose si complicano un tantino… Questa una delle scene più iconiche del film “Audace colpo dei soliti ignoti”.

 



Questi sono solo cinque esempi, il Totocalcio ha lasciato il suo segno nel mondo del cinema anche in altre pellicole: un fenomeno così popolare ed emblematico della seconda metà del secolo scorso è difficile trovarlo altrove. Il Totocalcio è stato messo al servizio dei registi delle commedie all’italiana per rappresentare periodi, speranze, sogni e vicende degli italiani, e bisogna ammettere che c’è riuscito alla perfezione.