Piano piano prende forma la nuova Roma di Dan Friedkin: il neo-proprietario americano sta forgiando la nuova squadra giallorossa, ma bisogna pensare anche all’organigramma societario. In questo senso, da sottolineare l’arrivo di Tiago Pinto come Direttore Sportivo. Il nuovo dirigente arriva dal Benfica, è giovane per il ruolo che ricopre (ha solo 36 anni) ma alle spalle ha già una bella carriera piena di successi e soddisfazioni. 

 

Chi è Tiago Pinto, nuovo DS della Roma

Al Benfica dal 2012, il portoghese Tiago Pinto ha prima gestito (fino al 2017) la divisione multisportiva del club, per poi dedicarsi solo al calcio da tre anni a questa parte. Sotto la sua supervisione triennale, il Benfica è stabilmente in Champions League e ha vinto il campionato e la Supercoppa in Portogallo. Alla Roma ha firmato un contratto triennale a 1 milione più bonus a stagione (a partire dal 1 gennaio 2021), e si occuperà della supervisione sportiva anche a livello giovanile.

 

Talenti lanciati, cessioni importanti e ottimi acquisti: nel mondo di Tiago Pinto 

Al Benfica Tiago Pinto ha lavorato insieme a Rui Costa, formando (e in alcuni casi rivendendo) talenti che oggi fanno la fortuna del club portoghese. Tra questi possiamo citare ad esempio Gonçalo Ramos, attaccante classe 2001 da molti definito il nuovo Joao Felix.

Sul fronte entrate, va detto che sotto la gestione Pinto il Benfica nel giro di tre anni ha incassato ben 530 milioni: la cessione più remunerativa è senza dubbio proprio quella di Joao Felix, passato all’Atletico Madrid a fronte di circa 127 milioni di euro.

Tiago Pinto, comunque, è anche bravo a spendere con intelligenza: nella scorsa estate ad esempio il Benfica ha piazzato il colpo Everton, talento del Gremio seguito da molte squadre e acquistato alla fine per 20 milioni di euro.

Come visto, dunque, Tiago Pinto è un DS bravo e preparato, che nonostante la giovane età ha già gestito cessioni e acquisti e multimilionari, facendo la fortuna del suo club. Ora lo aspetta la Roma: i giallorossi si aspettano tanto dal dirigente portoghese, che cercherà di ripetere e possibilmente di migliorare quanto di buono fatto col Benfica.