Carles Aleñá piace all’Inter: è un centrocampista di grande fantasia, classe ‘90, figlio d’arte che ha svolto tutta la trafila nella Masìa, la leggenda fabbrica di talenti del Barcellona. Dopo il Barca B, tradizionale trampolino di calcio dei giovani blaugrana, fa il suo esordio in prima squadra ad aprile 2017, sostituendo Rakitic in un match contro il Granada. Da Valverde viene usato pochisimo, facendo tantissima panchina, forse troppa. In prestito al Betis ha fatto meglio, alzando il suo minutaggio, ma il suo futuro al Barcellona è in bilico. Da qui le voci di un possibile trasferimento, che ingolosisce sia Inter, sia il Milan. 

 

Carles Aleñá, caratteristiche tecniche

Riccio e mancino, Aleñá è un centrocampista tecnico e veloce di testa: sa dove direzionare il pallone molto prima degli altri. Per questo è bravo ad organizzare il gioco gioco e sa essere presente in zona gol, tra assist col contagiri e reti preziose e raffinate. 

 

Dotato di grandi capacità di palleggio, Aleñá in passato è stato spesso accostato al leggendario centrocampista blaugrana Xavi: bravissimo nel fraseggio breve, è perfetto per una squadra che ha voglia di tenere le redini del gioco, imporre lunghe fasi di possesso-palla e all’improvviso verticalizzare. Dalla media distanza tira con forza, manca un po’ di intensità, soprattutto in fase difensiva, per questo potrebbe un po’ faticare come mezzala. 

 

Molto agile e abile nel dribbling, da piccolo idolatrava Rivaldo, altra leggenda del Barca, tanto da giocare anche esterno sinistro. Con la palla tra i piedi è completo, forte, si sa muovere e ha ottime geometrie. Un giocatore da tiki-taka, che può però trovare una giusta dimensione anche in squadre che amano impostare e far girare il pallone. 

 

In Youth League, contro la Roma, ha fatto vedere gran parte del suo potenziale: grande velocità di verticalizzazione, capacità di proporsi e farsi vedere tra le linee, strapotere tecnico. 

 

Carles Aleñá, video e skills

In questo video si possono notare le maggiori caratteristiche di Aleñá, che ne fanno un centrocampista davvero importante: conduzione palla eccelsa, controllo orientato a velocità molto elevata, visione di gioco e capacità di verticalizzare, stranamente senza nessuna musica dance di sottofondo.