Damiano Tommasi sta svolgendo un ruolo di importante ago della bilancia nella complicata trattativa tra calciatori e presidenti di Lega Serie A. L’ex centrocampista, che rappresenta l’Assocalciatori, ha rifiutato la proposta dei presidenti, che hanno chiesto la rinuncia a 4 stipendi, ⅓ dell’annualità dovuta. Il braccio di ferro è appena iniziato, in Italia e in Europa: ma chi è Damiano Tommasi?

 

Damiano Tommasi, carriera da calciatore 

Damiano Tommasi ha legato i suoi migliori ricordi calcistici alla Roma: è stato uno dei protagonisti dell’ultimo Scudetto del club giallorosso. Dopo aver iniziato al Verona, contribuendo alla promozione in Serie A del club scaligero,  con la Roma è sceso in campo 263 volte, segnando 14 gol. Secondo Fabio Capello, allenatore dello Scudetto giallorosso del 2001, Tommasi nella squadra era più importante di Batistuta, Totti, Montella, gli eroi del tricolore. Dopo un lungo infortunio, in segno di riconoscenza per il club che lo ha curato ed aspettato, nel 2005 firma un contratto al minimo sindacale di 1500 euro. Dopo 10 anni di Roma prova l’avventura all’estero, al Levante in Spagna, poi nel 2009 diventa il primo giocatore italiano a militare in Cina. Chiude la carriera giocando i preliminari di Champions con il club di San Marino La Fiorita.

 

Damiano Tommasi e l’Assocalciatori

A Roma lo chiamavano “anima candida”, per il suo ruolo nel gruppo e la sua massima disponibilità al dialogo. Dal 9 maggio 2011 Damiano Tommasi è al timone dell’Associazione Italiana Calciatori. Succede allo storico fondatore Sergio Campana. L’Associazione Italiana Calciatori si muove a tutela dei giocatori: nei fatti ne è il sindacato e ne rappresenta le istanze nelle sedi istituzionali. Sergio Campana, ex calciatore ed avvocato, l’ha fondata nel 1968, fino al 2000 tutelava solo i calciatori professionisti, poi ha esteso le proprie competenze anche ai dilettanti. 

Il punto di svolta nella storia dell’Assocalciatori e nelle trattative tra calciatori e club è rappresentato dall’anno 1981: l 1981 rimane una data determinante per tutto lo sport italiano, soprattutto per l’emanazione della Legge 91, che regola i rapporti tra società e sportivi professionisti e che riconosce lo status di lavoratore dipendente ai calciatori. In questo momento Tommasi, rifiutando la proposta “inaccettabile” dei club di Serie A, diventa un mediatore fondamentale per evitare scioperi o ulteriori spaccature. Che non riguarderanno i giocatori della Juventus: hanno già firmato un accordo con il club, di fatto muovendosi in autonomia, nonostante Chiellini sia uno dei consiglieri del “sindacato”.