Mitico giocatore degli Anni 90 e simbolo del calcio italiano ma non solo: Gianfranco Zola è stato un giocatore iconico e rappresentativo, che ha diviso la sua carriera da calciatore tra il nostro Paese e l’Inghilterra, patria che lo ha adottato calcisticamente per molti anni, sia da giocatore che da allenatore. Partito da lontano, precisamente da Oliena, piccolo comune sardo di 6000 abitanti, Magic Box ha saputo imporsi nel calcio nazionale e mondiale, arrivando anche a conquistare la maglia Azzurra negli Anni 90.

 

Ma che fine ha fatto Gianfranco Zola? Cosa fa oggi? Ripercorriamo tutte le tappe della sua carriera, partendo dagli inizi da calciatore e arrivando fino alla sua carriera da allenatore, che si è conclusa di recente (da vice) con un trofeo importante alzato insieme a Maurizio Sarri. 

 

La carriera di Zola da calciatore

 

Gianfranco Zola, classe 1966, cresce nelle giovanili del Corrasi, poi “coi grandi” gioca alla Nuorese e al Torres di Sassari: è lì che si fa notare e si guadagna la chiamata del Napoli nel 1989, dove giocherà con Maradona. Gianfranco Zola a tal proposito dichiarerà: “Io non sarei stato lo stesso calciatore se non mi fossi allenato con Maradona. Dico sul serio, mi ha influenzato così tanto in ogni singolo aspetto del mio modo di fare calcio che se non mi fossi allenato giorno dopo giorno con lui e se non ci avessi giocato assieme sarei stato un altro Gianfranco Zola”. Col Napoli vince Scudetto e Supercoppa, poi passa al Parma nel 1993 e con la maglia dei crociati si impone come una delle mezzepunte più forti del campionato e non solo. Arriva a vincere Scudetto, Supercoppa Uefa, Coppa Uefa e nel 1995 si classifica sesto nella graduatoria del Pallone d’Oro. Da lì passa al Chelsea, diventando Magic Box: resta a Londra per quasi dieci anni, fino al 2003, quando torna in Sardegna, al Cagliari, dove chiude la sua carriera.

 

 

In Nazionale, Gianfranco Zola ha esordito nel 1991 nella sfida contro la Norvegia. A farlo scendere in campo fu Arrigo Sacchi. USA ‘94 non fu un Mondiale memorabile per lui, anzi: venne espulso agli ottavi contro la Nigeria e subì una squalifica di due giornate. I primi due gol li segna il 25 marzo del 1995 contro l’Estonia, mentre l’ultima partita ufficiale è quella con l’Inghilterra nel 1997. 

 

La carriera di Zola da allenatore

 

Seconda tappa del Che fine ha fatto Gianfranco Zola: la sua avventura in panchina. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, Zola ha iniziato ad allenare: nel 2006 ha cominciato come collaboratore tecnico al fianco di Casiraghi all’Under 21, poi ha ricevuto la chiamata del West Ham nel 2008. Resta agli Hammers fino al 2010, poi dopo l’esonero va ad allenare l’Under 16 italiana. Successivamente (2012-2013) allena il Watford di Pozzo, poi torna a Cagliari ma resta poco in terra sarda (viene esonerato a marzo 2015 dopo neanche un anno in panchina). RIceve dunque la chiamata dell’Al-Arabi nel 2015, poi nel 2016 allena il Birmingham e infine nel 2018 va al Chelsea, al seguito di Sarri, col quale vince l’Europa League da allenatore in seconda. 

 

Cosa fa oggi Zola? Ecco che fine ha fatto


Nel 2019, dopo l’addio di Sarri, anche Zola ha lasciato il Chelsea e ha deciso di prendersi ua pausa dal calcio, come ha dichiarato lui stesso in un’intervista al Daily Mail. Di recente lo abbiamo visto di nuovo in televisioni, nei panni di commentatore: ha seguito gli Europei e la Copa America come opinionista di Bein Sports. Da poco ha compiuto 56 anni, vedremo se in futuro continuerà nel ruolo di commentatore, oppure se riceverà qualche chiamata interessante per tornare in panchina.

 

Nota finale: ogni tanto, se siete fortunati, potreste incontrarlo su qualche campo da golf insieme al suo amico John Terry.