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Quando si ritirerà LeBron James?
LeBron James, un nome, un simbolo. La stella dei Los Angeles Lakers è stato il giocatore emblema della NBA negli ultimi 20 anni. Detentore del record assoluto di punti realizzati nella Lega, vincitore di quattro anelli, due ori olimpici e, a livello individuale, quattro premi di MVP. Una carriera destinata a restare nella memoria di tutti gli appassionati della pallacanestro e che, a oggi, sembra ancora ben lungi dal terminare.
LeBron il prossimo 30 dicembre compirà 39 anni. Tuttavia, sembra avere ancora la voglia e la forza di mettersi in gioco. Lo scorso primo novembre, ha trascinato i suoi Lakers nella vittoria nel derby di Los Angeles contro i Clippers, mettendo a segno 35 punti con 12 rimbalzi e 7 assist. Numeri alla mano, sembra essere ancora all’apice della sua carriera. La carta d’identità, però, sembra dire tutt’altro e negli Stati Uniti si inizia a parlare del suo ritiro.
Il giorno in cui cesserà la carriera agonistica di LeBron James, si potrà dire che è finita un’epoca importante per il basket a livello globale. Al momento, tuttavia, circolano solo ipotesi.
Andiamo a scoprire quando potrebbe ritirarsi LeBron James.
Il contratto di LeBron James con i Los Angeles Lakers
Il contratto di LeBron James con i Los Angeles Lakers scadrà al termine di questa stagione. Tuttavia il giocatore potrà esercitare una player option per il 2024-25. In altre parole, sarà lui a decidere dopo quest’anno, se proseguire l’avventura in giallo-viola oppure cercare fortuna altrove. Molto dipenderà, probabilmente, da come andranno le cose. Sicuramente in California vogliono provare il colpaccio e la squadra allestita quest’anno sembra puntare direttamente al titolo. Sarà poi il campo a dare le risposte.
In campo fino a 45, seguendo il mito di Tom Brady?
Dopo l’eliminazione per mano dei Denver Nuggets agli ultimi play-off NBA, LeBron James aveva rilasciato qualche dichiarazione sibillina circa il prosieguo della sua carriera. Il dubbio iniziava a serpeggiare, ma ci aveva pensato in primis il suo agente, Rich Paul, a calmare le acque. Lo storico dirigente ha anche lasciato intendere che James è disposto ad andare avanti finché avrà le forze. Davanti a lui c’è la leggenda del football Tom Brady, che ha giocato in NFL fino a 45 anni. Eguagliare e migliorare il suo record potrebbe essere un obiettivo per un atleta che di primati ne ha fatti segnare tanti.
Lo stesso James in estate, nel corso della cerimonia degli ESPYs, i premi dello sport americani, non sembra essersi posto limiti: “Il giorno in cui non potrò più dare tutto quello che ho in campo, sarà il giorno in cui sarò finito – ha detto – Per vostra fortuna, quel giorno non è ancora arrivato”.
Anche un ex compagno di squadra di LeBron, Denis Schroeder, ora ai Toronto Raptors, lo scorso anno aveva parlato, in un’intervista a un giornale tedesco, della possibilità di vederlo giocare fino a 45 anni.
LeBron e quell’ultima medaglia d’oro olimpica prima dell’addio al basket
Un crocevia importante per il futuro di LeBron James potrebbe arrivare in estate, ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Dopo la deludente spedizione ai Mondiali FIBA, la nazionale degli Stati Uniti vuole rifarsi nella rassegna olimpica. A inizio stagione, James ha annunciato di essere disponibile a prender parte alla spedizione e con lui molte altre stelle della NBA. Sembra plausibile immaginare che a luglio possa crearsi un nuovo Dream Team per andare a caccia della medaglia d’oro. Riportare gli USA in cima al mondo potrebbe rappresentare l’ultima impresa di colui che è giunto al professionismo con il soprannome di Prescelto.
Nell’era delle docuserie, inoltre, c’è anche chi ipotizza che questa spedizione possa essere accompagnata da una troupe televisiva, per la realizzazione di un prodotto sullo stile di ‘The Last Dance’ con Michael Jordan. Si tratta naturalmente di supposizioni che, al netto della partecipazione di LeBron ai Giochi Olimpici, non hanno ancora trovato alcun riscontro.
Il passaggio di testimone con il figlio Bronny
L’ipotesi che sembra godere di maggiore credibilità è legata al cosiddetto passaggio di testimone. L’ultima stagione di LeBron James in NBA che coincide con la prima di Bronny, il suo primogenito. Padre e figlio insieme in campo, cosa mai successa nella storia della Lega. La degna conclusione di una carriera leggendaria.
Il piano trovava la conferma anche nella durata del contratto di LeBron James con i Lakers. Bronny avrebbe disputato una stagione di college basketball, con gli USC Trojans, prima di dichiararsi eleggibile per il Draft 2024-25. Libero da obblighi contrattuali, il padre avrebbe avuto la possibilità di firmar con la squadra del figlio.
Purtroppo, il ragazzo classe 2004 in estate è stato colpito da un malore. Un arresto cardiaco nel corso di una seduta di allenamento con gli USC Trojans ha messo in secondo piano tutti i progetti sportivi. Fortunatamente l’intervento dei medici è stato tempestivo e, un successivo intervento, ha permesso a Bronny di tornare nelle migliori condizioni. Lo stesso LeBron, nel corso dei Media Day delle squadre NBA, ha lanciato segnali incoraggianti: “Bronny sta bene. Ha iniziato il suo processo di riabilitazione per tornare in campo in questa stagione. L’intervento era necessario, ma ha avuto successo, ora torna a puntare sempre più in alto”.
A questo punto risulta difficile pensare che Bronny James possa approdare in NBA già nel 2024-25, ma l’appuntamento potrebbe essere solo rinviato.
Poco conta la data del ritiro: comunque andrà, sarà storia
Ogni grande campione NBA ha scelto un modo diverso per salutare la pallacanestro. Nel corso degli anni abbiamo assistito a clamorosi ritorni, come quello di Michael Jordan ai Washington Wizards, e tributi in tutti i palazzetti. Il valore di LeBron James è riconosciuto da tutti, compagni e avversari, pronti a omaggiarlo nel migliore dei modi.
Difficile stabilire una data precisa. La stagione 2025-26 potrebbe essere quella giusta per il passaggio di testimone con Bronny, ma al contempo c’è quel primato di Tom Brady a pochi passi. E uno come LeBron James difficilmente rinuncia a stabilire un record.