È considerato lo sport con la più rapida crescita al mondo: stiamo parlando delle MMA, disciplina sportiva divenuta famosa negli Stati Uniti e successivamente arrivata in tutto il mondo. Con MMA (acronimo di Mixed Martial Arts, ovvero arti marziali miste) si indica una disciplina il cui regolamento consente l’utilizzo di tutte le tecniche sportive delle arti marziali e degli sport di combattimento. Tutto è concesso agli atleti sul ring, seppure nel pieno rispetto delle regole e dell’avversario.

 

Le origini delle MMA

 

La storia delle MMA arriva da molto lontano e può essere fatta risalire già all’antico sport di combattimento del pancrazio greco, che consisteva in un misto di lotta e pugilato. Negli anni ’70 in Brasile prende piede il Vale tudo, un tipo di combattimento a mani nude praticato in tornei interstile dalla regolamentazione minima. Negli stessi anni, in Giappone ha origine nel circuito di wrestling lo spettacolo di Shoot wrestling, match con mosse più realistiche e a pieno contatto per aumentare l’adrenalina del pubblico. Le MMA hanno ereditato dal Vale tudo e dallo Shoot wrestling stile, elementi e regole, diventando popolari a livello internazionale a partire dagli anni ‘90.

 

Cosa è permesso nelle MMA?

 

Un incontro di MMA vede due combattenti che lottano tra loro: l’incontro si svolge su un ring fatto da imbottiture e reti metalliche, definito cage (gabbia in italiano). Un match è costituito da 3 a 5 turni, ogni round dura dai 3 ai 5 minuti, con un minuto tra un turno e l’altro come tempo di ripresa per gli atleti. Ogni incontro parte con i lottatori in piedi, che in seguito possono proseguire lo scontro a terra. Gli atleti possono vincere per knock-out, per match vinti o per sottomissione, quando l’avversario è costretto alla resa tramite leva o strangolamento. Rispetto al passato, le competizioni di arti marziali miste si svolgono in maggiore sicurezza: sono proibiti i colpi cosiddetti “sleali” ed è obbligatorio l’uso di protezioni da parte degli atleti.

 

Alla base delle MMA, come spesso capita nelle discipline da combattimento, c’è l’autodisciplina e il controllo di sé e del proprio corpo, sia dentro che fuori dal ring.