Quando si parla dell’uomo più veloce del mondo, il primo nome che viene in mente è sempre lo stesso: Usain Bolt. Un’icona dell’atletica moderna, capace di riscrivere la storia della velocità con prestazioni che ancora oggi, a ripensarci, lasciano a bocca aperta. Non è un caso che i record di Bolt siano ancora imbattuti oggi: i suoi numeri, infatti, restano un riferimento assoluto per chiunque ami l’atletica leggera. E anche per tutti gli atleti che vogliono batterlo a distanza di anni.

 

Bolt e i suoi record: i primati nei 100 e 200 metri

 

Il nome di Usain Bolt è indissolubilmente legato a due numeri: 9.58 e 19.19. Sono questi i tempi con cui ha conquistato i record mondiali dei 100 e 200 metri piani, rispettivamente. Il record dei 100 metri è stato stabilito il 16 agosto 2009 ai Mondiali di Berlino. Bolt tagliò il traguardo in 9.58 secondi, raggiungendo una velocità media di circa 37,6 km/h, raggiungendo anche la sua velocità massima in un preciso tratto: un picco di rapidità mai raggiunto prima in carriera e, dopodiché, mai più eguagliato.

 

Solo quattro giorni dopo, il 20 agosto 2009, sempre a Berlino, Bolt siglò il record mondiale anche sui 200 metri, chiudendo in 19.19 secondi. Una doppietta storica che ha reso quel mondiale una pietra miliare dello sport. Ancora oggi, a distanza di oltre un decennio, nessuno è riuscito ad avvicinarsi seriamente a quei tempi.

 

Gli altri record di Usain Bolt

 

Oltre alle sue imprese individuali, Bolt ha brillato anche nelle gare a squadre. Memorabile il record mondiale e olimpico nella staffetta 4x100 metri, stabilito con la nazionale giamaicana alle Olimpiadi di Londra 2012, con un tempo di 36.84 secondi. Per capire quanto sono andati veloci, basterebbe pensare che l'Italia nell'oro olimpico del 2021 firmato Jacobs, Desalu, Patta e Tortu chiuse la gara in 37.50 secondi

 

Un altro primato, meno noto ma comunque significativo, è il record nazionale giamaicano nei 300 metri, che Bolt ha firmato il 27 maggio 2010 durante il meeting di Ostrava. In quell’occasione fermò il cronometro a 30.97 secondi, diventando uno dei pochi atleti a scendere sotto i 31 secondi su quella distanza.