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Valentino Rossi: Mondiali vinti, record battuti, moto utilizzate
Nel racconto sportivo moderno capita sempre più spesso che uno sport si leghi indissolubilmente ai suoi protagonisti. È così nel calcio, dove le nuove generazioni vedono la 10 di Lionel Messi e la 7 di Cristiano Ronaldo; nel basket, dove la leggenda di Michael Jordan è stata rivitalizzata dalla serie Netflix “The Last Dance” e ovviamente anche nei motori. Se negli anni, in Formula 1, al ricordo di Michael Schumacher si è sostituito il dominio di Lewis Hamilton e quello più recente di Max Verstappen, la MotoGp, almeno in Italia, è legata a un nome che nel tempo (proprio come nel caso di CR7 o di MJ) è diventato brand: Valentino Rossi.
A quasi due anni dal suo ritiro, avvenuto il 12 novembre del 2021, il Dottore continua a ispirare le nuove classi di piloti. Il suo 46 è ben presente non solo nell’Academy Ducati che sta sfornando talenti come Marco Bezzecchi, terzo nel Mondiale a un solo punto dal secondo posto di Jorge Martin, o Luca Marini, fratello minore, tra l’altro, di Valentino, ma anche nell’immaginario collettivo legato alle moto. E con un motivo.
Nel tempo Rossi ha collezionato successi in gara e battuto ogni tipo di record, riscrivendo non solo la storia ma l’essenza stessa del motomondiale. A lui si deve la crescita esponenziale dello sport negli anni 2000, con il suo nome che, nel nostro Paese, è diventato un’icona e una bandiera quanto il mito della Ferrari in Formula 1. 26 anni e 400 gare hanno contribuito a creare una leggenda, a cui si sono aggiunti i duelli senza quartiere in gara a rendere più avvincenti le corse (uno dei più iconici è stato quello con l’Aprilia di Max Biaggi), ma anche un impegno sociale fuori dalla pista. Insomma, la sua parabola ha segnato la storia stessa della MotoGp e a testimoniarlo ci sono i record e i primati che il Dottore ha tagliato in carriera.
Quanto ha vinto Valentino Rossi e tutti i suoi i record
Per ricapitolare tutti i numeri della carriera in MotoGp di Valentino Rossi non si può non partire dal più importante, ovvero quello di successi nel Motomondiale. Il Dottore ne ha collezionati 9, sarebbe voluto arrivare a 10, ma nel 2015, l’ultimo anno in cui riuscì a essere veramente competitivo per lottare per il titolo, il successo lo conquistò Jorge Lorenzo, non senza qualche polemica per una penalità ricevuta da Rossi dopo un sorpasso “al limite”, per così dire, nel Gran Premio di Sepang.
In ogni caso, i 9 Mondiali vinti lo mettono di diritto nell’Olimpo del motomondiale, rendendolo il terzo più vincente di sempre: davanti a lui, considerando tutte le classi, ci sono infatti soltanto Giacomo Agostini, che ne può contare 15, e Angel Nieto, che ne ha festeggiati invece 13. Sul podio appunto Rossi, a pari merito con Mike Hailwood e Carlo Ubbiali, tutti fermi a quota 9. Nella classe regina (comprensiva di 500 e MotoGp), Valentino ha conquistato 7 titoli, meglio di lui soltanto Agostini con 8.
In totale la 46 ha vinto, in tutte le classi, 115 Gran Premi, piazzandosi ancora una volta al secondo posto dietro al leggendario Ago, a fronte di 432 gare in carriera, ben 100 in più del secondo pilota con maggiori Gp corsi (Andrea Dovizioso con 332). La sua percentuale di partecipazione alle gare, dal lontano 1949 (data del primo Campionato del Mondo della storia), è quindi la più alta di tutti i tempi e si attesta al 44,4%. Il primato di Valentino si mantiene contando anche la 500, dove il Dottore ha 128 gare in più di Alex Barros, secondo a 372. Rossi è inoltre al primo posto per vittorie assolute nella classe regina (89) e per numero di podi conquistati in tutte le classi (235, 73 in più di Agostini, fermo a 159).
In MotoGp e 500 invece i podi sono 199, 83 in più del secondo posto dello storico rivale Jorge Lorenzo, che ne ha conquistati invece 114. Numeri che gli sono valsi una percentuale dell’84,6%. Il record arrivò però nel 2003, quando la percentuale salì al 100%, con Valentino che festeggiò 16 podi in altrettante gare. La striscia di podi consecutivi si fermò a 23, dal Gran Premio del Portogallo del 2002 fino a quello del Sudafrica nel 2004.
Rossi è il primo pilota della storia ad aver superato la soglia dei 5000 punti nella classe regina. Con 16 anni e 351 giorni, Valentino è il secondo pilota più vincente della storia dopo Barros: tanto è passato infatti tra la sua prima vittoria in 500 (Donington, 2000) e l’ultima (Olanda, 2017). Proprio il Gp d’Olanda del 2017 segnò un altro record di longevità: il Dottore divenne il pilota più anziano di sempre ad aver vinto un Gp, a 38 anni e 129 giorni.
In carriera Valentino ha gareggiato su 38 circuiti diversi, ottenendo almeno una vittoria su 29 di questi: mai nessuno come lui. E soltanto in sei delle sue 26 stagioni nel Motomondiale Rossi non è riuscito a vincere un singolo Gran Premio (in tutte le classi): nel 2011, 2012, 2018, 2019, 2020 e nel 2021.
Tutte le moto Valentino Rossi
La prima moto di Valentino Rossi nella classe regina fu la Honda ereditata nel 2000 dal mitico Mick Doohan. Al suo primo anno il Dottore conquistò due vittorie e 8 podi. L’anno successivo conquistò l’ultimo mondiale 500 e nel 2002 arrivò il primo titolo in MotoGp. La vera ascesa di Rossi però si concretizzò con la Yamaha, a cui approdò nel 2004 dopo un burrascoso addio alla Honda. Prima di lui la Yamaha non vinceva un Mondiale da 12 anni.
Nonostante lo scetticismo iniziale, Valentino ce ne mette soltanto uno per riportare la casa giapponese sul tetto del Mondo. In Yamaha Rossi rimase fino al 2011, quando patriotticamente scelse la Ducati. Il biennio con la rossa però non fu felice e nel 2013 Valentino tornò alla Yamaha, con cui chiuse la propria carriera nel 2021.