Pausa estiva della Formula 1: perché esiste e come funziona?
L’Università della Formula 1 ha espresso, ancora una volta, il suo inappellabile giudizio: Max Verstappen, poi tutti gli altri. Anche a Spa il pilota olandese ci ha messo pochi giri a risalire la griglia (partiva sesto) e correre indisturbato verso l’ottava vittoria consecutiva. Il dominio di Max è l’ennesima dichiarazione di superiorità della Red Bull, che quest’anno (così come la scorsa stagione) si sta affermando su un altro livello rispetto a tutte le altre scuderie nonostante le difficoltà di Sergio Perez, secondo in Belgio ma non brillante nelle ultime gare.
Insomma, il campionato, a nemmeno metà del suo percorso, sembra già deciso, ma la Formula 1 in passato ci ha riservato colpi di scena che non fanno dormire sereno nemmeno un campione come l’olandese, a caccia del suo terzo titolo consecutivo. Molto dipenderà da come, la Red Bull e le altre scuderie, si presenteranno al rientro dalla “summer break”. Ma cos’è la pausa estiva in F1 e perché esiste? Scopriamolo.
Che cos'è la pausa estiva della Formula 1?
Un mese intero senza Gran Premi di Formula 1. Dopo aver girato il mondo, ai piloti sono concesse quasi tre settimane di pausa, dal 30 luglio (data dell’ultima corsa in Belgio) al weekend del 27 agosto, quando andrà in scena il GP d’Olanda. La summer break è diventata nel corso degli anni parte integrante del calendario automobilistico, tanto da essere inserita nel regolamento sportivo, e per i team che non si attengono alle regole sono previste diverse sanzioni.
Le scuderie, infatti, quando non ci sono gare o test ufficiali a cui partecipare o per cui prepararsi nel breve periodo, devono obbligatoriamente chiudere le proprie fabbriche, che si limitano a un lavoro di base. Questa regola è disciplinata dall'articolo 21.8 del regolamento sportivo FIA (Federation Internationale de l'Automobile): "Tutti i concorrenti devono osservare un periodo di chiusura di quattordici (14) giorni consecutivi durante i mesi di luglio e/o agosto".
In questo periodo, dunque, i team non possono lavorare alla progettazione, allo sviluppo o alla produzione di parti della vettura, compresa la pianificazione o lo svolgimento di riunioni per programmare eventuali miglioramenti tecnici alla monoposto. Anche la lavorazione di pezzi specifici per la vettura non può essere eseguita in nessun momento durante questi 14 giorni, mentre sono consentiti lavori essenziali come l'assistenza e la manutenzione, oppure la riparazione di vetture danneggiate. Le scuderie devono, in ogni caso, ottenere l'autorizzazione della FIA per poter operare, mentre sono consentite tutte le attività non legate direttamente alla squadra.
Le scuderie, a tal proposito, possono attivare il periodo di riposo di due settimane in qualsiasi momento della pausa estiva, e la maggior parte delle scuderie, solitamente, opta per i giorni intermedi della sosta, in modo da avere il tempo di disfare le valigie dalla gara precedente e di prepararsi per la gara successiva al break. Ciò, naturalmente, significa che ognuno può gestirsi i giorni di vacanza come preferisce: ecco perché alcuni team possono iniziarla o terminarla prima di altri.
Perché c’è una pausa estiva in Formula 1?
La pausa estiva è stata introdotta in primis per garantire un periodo di riposo a piloti e addetti ai lavori. Da quando il calendario di Formula 1 è stato infatti allungato fino a superare le 20 gare (ed è probabile che il numero cresca ancora nei prossimi anni con nuovi GP già in programma, come ad esempio quello di Las Vegas, che esordirà proprio il prossimo 19 novembre). Le regole imposte servono per impedire alle scuderie di sfruttarla per ottenere un significativo vantaggio a livello ingegneristico e, di conseguenza, per evitare che le varie scuderie possano sforare il budget cap.
Il lavoro in F1 non si ferma mai, dato che le squadre si ritrovano a progettare sin da subito dopo la pausa natalizia, quindi solamente poche settimane dopo la conclusione del Mondiale precedente. La programmazione della nuova stagione comincia infatti già nel corso dell’anno prima, e la pausa di agosto rappresenta dunque il primo vero (e unico) periodo di stop al lavoro per molti reparti di ogni scuderia. È praticamente il primo vero periodo dell’anno in cui la F1 riesce a fermarsi: un po’ come accade con gli All-Star Game in NBA durante la stagione.
Quando torna la Formula 1?
La Formula 1 tornerà dopo la pausa estiva il 25 agosto, quando andranno in scena le prove libere del Gran Premio di Olanda a Zandvoort. Le qualifiche sono previste per il giorno successivo, mentre la gara andrà in scena domenica 27 agosto alle 15. Ciò che accadrà da qui fino a fine stagione non è ovviamente ancora chiaro, ma una cosa possiamo provare ad abbozzarla: la Red Bull continuerà a dominare in lungo e largo. Max Verstappen potrebbe puntare a diventare il recordman per vittorie consecutive e a migliorare il primato ottenuto lo scorso anno legato al numero di successi totali ottenuti durante una stagione.
Per quanto riguarda gli altri, invece, staremo a vedere. Ogni posizione della classifica, naturalmente, ha un peso importantissimo da non sottovalutare. Le scuderie, quindi, continueranno a lottare per ottenere le prime posizioni nella classifica costruttori. Nel frattempo, non è da escludere che si inizi a lavorare sempre con più insistenza sulla monoposto del 2024.