I piloti di Formula 1 non corrono, non saltano, non sollevano grandi pesi: passano tutto il tempo seduti a guidare, eppure nello sport più sedentario del mondo, devono essere atleti straordinari perché il dispiego di energie è impressionante, tanto che l’allenamento richiesto è molto duro e alla fine di ogni Gran Premio i protagonisti arrivano sempre fisicamente provati. Ma quanti kg può perdere un pilota in una singola gara? Vediamo nel dettaglio quanto è importante il peso su una monoposto e quanto ne può perdere un singolo pilota in pista.

 

Il peso di pilota e monoposto in Formula 1

 

Nella Formula 1, ogni dettaglio può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta, e il peso del pilota e dell'auto è uno degli elementi cruciali che influiscono sulle performance. Per quasto motivo il suo peso e quanti kg può perdere un pilota in una gara è un elemento che non viene sottovalutato. I regolamenti stabiliscono precisi standard di peso, che devono essere rispettati per assicurare un equilibrio competitivo e per gestire la sicurezza e il benessere dei piloti. Oltre alla potenza dei motori e all’aerodinamica delle monoposto, infatti, anche il peso complessivo di pilota e auto ha un impatto significativo sulla velocità e la stabilità durante la gara.

 

Attualmente, il peso minimo per le monoposto di Formula 1 è di 798 kg senza carburante, ma le nuove normative introdurranno nel 2025 un incremento a 800 kg. Questo include anche il peso del pilota e del sedile, il cui minimo stabilito passerà dagli attuali 80 kg a 82 kg. L’aumento è stato pensato per evitare di penalizzare i piloti più alti e robusti, che spesso devono sottoporsi a diete rigide per mantenere il peso basso. Per i piloti più leggeri, invece, sarà necessaria l’aggiunta di zavorra per rispettare il peso minimo richiesto. Questo garantisce un equilibrio, assicurando che le prestazioni dipendano meno dal peso e più dalle abilità e dalla tecnologia.

 

L’aggiornamento delle norme sul peso è stato accolto positivamente dai piloti, tra cui l’italo-australiano Daniel Ricciardo, che ha commentato ironicamente: “Potremo tutti apprezzare un po’ di più il cibo. Non mi lamento, ma molti di noi tendevano a morire di fame nei weekend di gara. Adesso, tendiamo ad allenarci più forte e a mangiare di più. Non significa che ci ingozzeremo di birra, ma che potremo diventare più forti”. Questa dichiarazione sottolinea l’importanza di un allenamento equilibrato e una nutrizione adeguata, che spesso vengono limitati per restare nei parametri di peso. Con le nuove regole, i piloti potranno allenarsi con maggiore intensità e ottenere una preparazione fisica migliore, senza preoccupazioni eccessive per il peso.

 

I piloti in pista: differenze di peso e standard

 

Nel panorama della Formula 1, la diversità tra i piloti è evidente non solo nello stile di guida, ma anche nel loro peso corporeo. Il pilota più pesante attualmente in pista è Antonio Giovinazzi, con un peso di circa 75 kg, mentre il più leggero è Yuki Tsunoda, che pesa solo 54 kg. Questa variazione può sembrare poco rilevante, ma in uno sport dove ogni grammo conta, la differenza di peso può avere effetti significativi. I piloti leggeri come Tsunoda devono integrare il peso corporeo con apposite zavorre per raggiungere il minimo stabilito e garantire così parità di condizioni.

 

Anche gli accessori utilizzati dai piloti, come il casco, incidono sul peso complessivo. Un casco di Formula 1 pesa mediamente tra 1,2 e 1,5 kg ed è progettato per offrire massima sicurezza e aerodinamicità, evitando di appesantire eccessivamente la testa del pilota durante la gara. Il peso aggiuntivo, però, si ripercuote anche sull’affaticamento fisico, influenzando la capacità di resistenza dei piloti nelle lunghe gare.

 

Quanti chili perdono i piloti di Formula 1 in un Gran Premio?

 

Oltre alle difficoltà nel mantenere il peso ideale, i piloti devono affrontare un'altra sfida significativa durante le gare: la perdita di liquidi e di peso corporeo dovuta alle condizioni estreme in cui guidano. Durante un Gran Premio, i piloti possono perdere da 2 fino a 4 kg di peso corporeo, principalmente sotto forma di sudore. La perdita è influenzata dalle temperature interne dell’abitacolo, che possono superare i 50 gradi Celsius, e dallo sforzo fisico richiesto per mantenere il controllo della vettura ad alte velocità e gestire le curve strette.

 

Questa perdita di peso non è solo fisicamente impegnativa ma comporta anche un calo delle performance, poiché la disidratazione influisce negativamente sulla concentrazione e sui riflessi dei piloti. Per limitare questi effetti, i piloti adottano specifiche strategie di idratazione, sia prima che durante la gara, utilizzando anche appositi sistemi che permettono di bere piccoli sorsi d'acqua mentre guidano: attraverso una cannuccia legata ad un serbatoio di 1,5 litri d’acqua, i piloti possono integrare i liquidi persi durante l gara. Tuttavia, nonostante queste precauzioni, come dimostra l’aspetto provato dei piloti all’arrivo, la disidratazione rimane una delle principali difficoltà, e recuperare rapidamente dopo la gara è essenziale per mantenere la forma fisica e mentale in vista delle gare successive.

 

In definitiva, il peso in Formula 1 è un elemento tanto complesso quanto determinante. Con i cambiamenti previsti nel 2025, si spera di ottenere un maggiore equilibrio tra i piloti, permettendo loro di concentrarsi più sulla prestazione e meno su restrizioni alimentari estreme. La perdita di peso durante la gara rappresenta un’ulteriore sfida, che richiede una preparazione fisica di altissimo livello e un’attenta gestione dell’idratazione per ridurre l’affaticamento. Il mondo della Formula 1 continua così ad evolversi, adattandosi alle esigenze di uno sport che spinge al limite i confini umani e tecnologici.