Alleati inattesi, 'regali' da parte del rivale e più di un pizzico di fortuna: Francesco Bagnaia avrà bisogno di tutti questi elementi per beffare Jorge Martin a Barcellona, nell'ultimo round del Mondiale di MotoGP. Un'impresa ardua considerando i 24 punti di vantaggio accumulati dallo spagnolo della Ducati Pramac che - teoricamente - potrebbe aggiudicarsi il titolo già al termine della Sprint di sabato 16 novembre. Dunque, cosa può fare Pecco per riconfermarsi campione del mondo? Firmare il weekend perfetto e aggrapparsi a una serie di (complicati) intrecci.

 

MotoGP, impresa Bagnaia: per il titolo serve (quasi) un miracolo

 

Il pilota Ducati dovrà - prima di tutto - vincere la Sprint, o comunque chiudere davanti al rivale per annullare il primo match-point. Dopodiché, occhi puntati sul GP, la gara con più punti in palio. Considerando i 37 totali disponibili ogni weekend, tuttavia, a Martin basterebbe accumularne almeno 14. In questo modo eviterebbe di arrivare a pari merito con Bagnaia che, dalla sua, può contare un maggior numero di successi nelle gare lunghe (10-3). Dunque, anche la doppietta potrebbe non essere sufficiente per il pilota Ducati factory: Martin conquisterebbe il titolo anche firmando, ad esempio, un secondo posto nella Sprint (9 punti) e un undicesimo posto al termine della corsa lunga (5 punti).

 

Bagnaia-Martin, la Sprint Race è la "chiave"

 

Il Mondiale si riaprirebbe, insomma, solo se si verificasse una debacle inattesa da parte del pilota più costante e regolare fin qui, sempre a podio tra Sprint e gare lunghe nei 19 round disputati finora. Tuttavia, incidenti, problemi tecnici o semplicemente giornate 'no' possono capitare a tutti i piloti, incluso il prossimo pilota Aprilia. Al contrario, se Martin dovesse vincere l'ottava Sprint del 2024, diventerebbe campione del mondo MotoGP, indipendentemente dal piazzamento di Bagnaia. Insomma, un'ulteriore motivazione per Pecco a risolvere rapidamente il primo "problema" e poi sperare nell'aiuto di improvvisi alleati: piloti che, andando a caccia del podio, potrebbero inserirsi tra lui e il rivale. Occhi puntati, ad esempio, su Marc Marquez, Aleix Espargaro e Pedro Acosta, molto veloci nel GP disputato tra il 25 e il 26 maggio.

 

MotoGP, chi vince il Mondiale?

 

Le quote fotografano bene l'impesa (im)possibile chiamato a fare Bagnaia per aggiudicarsi il titolo. La quota scelta per la vittoria di Martin è di 1.05, mentre la possibilità che sia Pecco a riprendersi la scena è in grado di pagare 7.50 volte la posta su Sisal. Un vero e proprio miracolo, che però Bagnaia è disposto a inseguire, finché non sarà la matematica a condannarlo. "Jorge (Martin, ndr) è stato più bravo di me nelle Sprint, con questo distacco ora è quasi impossibile ma finché non è chiuso daremo il massimo. Però non basterà, serve che qualcuno si metta in mezzo, la domenica siamo nettamente i più veloci (...) Mondiale? Solo lui può perderlo", le sue parole, ai microfoni di Sky Sport, dopo l'ultima Sprint. Bagnaia a terra e Martin ancora sul gradino più alto del podio. Poi il successo di Pecco nella gara lunga, ma il secondo posto dello spagnolo ha fatto in modo che il vantaggio restasse comunque ampissimo.

 

Ecco la classifica Mondiale MotoGP aggiornata:

 

1) JORGE MARTIN (Ducati Pramac)

  • 485 punti

2) FRANCESCO BAGNAIA (Ducati Factory)

  • 461 punti

3) MARC MARQUEZ (Gresini Racing Team)

  • 369 punti

5) PEDRO ACOSTA (Red Bull GasGas Tech3)

  • 209 punti

6) BRAD BINDER (KTM Factory)

  • 206 punti

7) MAVERICK VINALES (Aprilia Factory)

  • 189 punti

8) FABIO DI GIANNANTONIO (Pertamina Enduro VR46)

  • 165 punti

9) FRANCO MORBIDELLI (Ducati Pramac)

  • 161 punti

10) ALEX MARQUEZ (Gresini Racing Team)

  • 155 punti

 

Bagnaia-Martin, a Barcellona sarà vero duello

 

Martin che non si fa prendere dall'entusiasmo ma, davanti alle telecamere, spende parole al miele per il proprio rivale. Ecco le sue dichiarazioni a Sky, al termine del GP di Sepang: "Ho imparato a non avere fretta. Volevo vincere perché mi sentivo forte, ma era molto difficile battere un Bagnaia in queste condizioni. Devo ringraziarlo perché, anche se è un avversario molto duro, c'è sempre rispetto. È un privilegio essere qui a giocarmi il mondiale con un campione come Pecco". Insomma, un duello duro, fino all'ultimo secondo, ma all'insegna del fair play e di una stima reciproca. Mai nascosta, anzi: ma quando il semaforo sarà verde nel circuito di Barcellona non ci sarà spazio per i complimenti. Vince chi arriva prima, ma per Bagnaia potrebbe non bastare.