Il tempo per Rudi Garcia è scaduto: il Napoli va alla ricerca di un nuovo allenatore dopo il deludente avvio di Serie A della squadra campione d’Italia in carica. Ci sono molti nomi sul taccuino di Aurelio De Laurentiis, ma uno più di tutti sembrerebbe convincerlo. Andiamo allora a capire quali sono le concrete possibilità di vedere Igor Tudor al Napoli e, soprattutto, come gioca il tecnico croato

 

 

Quale sarà il prossimo allenatore del Napoli? Igor Tudor in vantaggio 

 

 

Il Napoli non brilla più e Aurelio De Laurentiis ha capito che serve cambiare qualcosa. Rudi Garcia, infatti, non siederà più sulla panchina degli azzurri. Adesso, però, la domanda di tutti i tifosi è ovvia: quale sarà il prossimo allenatore del Napoli? Tutte le strade, ad oggi, sembrano portare a Igor Tudor. Il tecnico croato, con un lungo passato in Serie A tra Udinese, Juventus (come vice) e Verona, proverà a prendere in mano una panchina che scotta, ma che lui può manovrare molto bene. L’ultima esperienza francese lo ha formato ulteriormente in campo europeo, con un Marsiglia trascinato fino alla terza posizione di Ligue 1. Al momento, infatti, è in assoluto il candidato che ha più possibilità di guidare il Napoli fino al termine della stagione.  

 

 

Quali sono gli altri nomi caldi? Quelli di Fabio Cannavaro e Walter Mazzarri. Due allenatori che, però, non intrigano la società azzurra per appeal e per ultime esperienze avute nel mondo del calcio. L’ex Pallone d’Oro ha chiuso male la sua ultima esperienza con il Benevento, mentre il tecnico toscano non guida una squadra di Serie A da più di tre anni (il Torino l’ultima esperienza nel 2020). Insomma, per una squadra che ha lo scudetto cucito sul petto, De Laurentiis cerca qualcosa di più. E lo stile di gioco di Igor Tudor, tra l’altro, potrebbe ben sposarsi con alcuni calciatori del Napoli.  

 

 

Come gioca Tudor? Ecco il suo nuovo Napoli 

 

 

Come gioca Tudor è la domanda che più di tutte si staranno facendo adesso i tifosi del Napoli. Prima di ogni cosa, va chiarito un fattore: il tecnico croato potremmo definirlo un allievo di Gian Piero Gasperini. Come ha già messo in mostra soprattutto con Verona e Marsiglia, l’ex calciatore della Juventus predilige giocare con due moduli: il 3-4-2-1 (all’occorrenza anche 3-5-2) o più recentemente il 4-2-3-1.  

 

 

Le squadre di Tudor, infatti, sono famose per il loro pressing asfissiante e aggressivo, che premia il recupero palla nella trequarti avversaria e porta verso l’errore l’avversario che predilige la costruzione dal basso. Con i suoi riferimenti offensivi va a mettere pressione ai centrali difensivi della squadra opposta, impedendo così alle squadre che preferiscono giocare palla a terra di creare azioni precise. 

 

 

Chi verrebbe premiato nel nuovo sistema di Igor Tudor? Per stile di gioco, i giocatori che sanno spaziare per vie centrali e che non vedono la fascia come unico riferimento di gioco (da ricordare l’evoluzione di Caprari al Verona come seconda punta). Buona notizia, quindi, per giocatori come Raspadori e Lindstrom, che al fianco o alle spalle di Osimhen potrebbero trovare molto più spazio. Novità meno positiva, invece, per Kvaratskhelia e Politano. Ma per il georgiano un posto da titolare ci sarà sempre.