Quanto guadagna un arbitro agli Europei?
La vita da arbitro non è certamente facile, ma diciamo che, arrivati a un certo livello, polemiche e pressioni sono compensate da uno stipendio in molti casi da capogiro. La gavetta è lunga e non sempre facile, come dimostrano purtroppo i tanti casi di violenza verso i direttori di gara nei campi di provincia delle serie inferiori o nei campionati giovanili. Diciamo però che, alla fine della corsa, un arbitro che riesca ad arrivare ai massimi livelli, arbitrando in Serie A o addirittura nelle coppe europee, conquista uno stipendio a dir poco invidiabile, che fa da contraltare all’odio che troppo spesso arriva da tifosi e appassionati.
Quanto guadagna un arbitro agli Europei 2024?
Il guadagno di ogni direttore di gara presente agli Europei di Germania 2024 è livellato a seconda della fase del torneo in cui è impegnato. Nella fase a gironi l’arbitro guadagnerà circa 5mila euro a partita, mentre i due guardalinee e il quarto uomo prenderanno 2500 euro. Ai due arbitri al Var invece sarà destinato un totale di 3mila euro. Questi compensi però sono destinati a raddoppiare nella fase a eliminazione diretta, quando un direttore di gara percepirà 10mila euro a partita contro i 5mila che spetteranno agli assistenti, al quarto uomo e ai due al Var. In totale la cifra che la Uefa destinerà a pagare gli arbitri di Euro2024 si aggira attorno agli 800mila euro.
Quanto guadagna un arbitro in generale
Per quanto riguarda l’impegno delle leghe nazionali invece, ogni arbitro riceve uno stipendio fisso a cui si aggiungono i bonus a seconda della partita e le indennità di trasferta. I più pagati, tra le leghe nazionali, sono quelli della Liga, con una media di 145 mila euro l’anno come stipendio fisso, con una quota aggiuntiva a partita che varia dai 4900 ai 2450 euro a seconda del ruolo (arbitro, guardalinee, quarto uomo o Var). A questi compensi si aggiunge anche un bonus per lo sfruttamento dei loro diritti di immagine da 25 mila euro legato alle pubblicità del Gruppo Wurth sui loro kit.
I picchi però sono tutti inglesi. La Premier, che nel corso degli anni ha prodotto ottimi arbitri, paga poco meno della Spagna, ma può contare su individualità che sono tra le più ricche d’Europa. Lo stipendio fisso oscilla tra gli 85mila e i 170mila euro, a seconda del livello e del grado di anzianità, ma minore è la partecipazione alla partita: all’arbitro di Premier League sono destinati infatti “soltanto” 1300 euro, mentre chi è al Var, i guardalinee e il quarto uomo raccoglie meno di mille euro. Qui però, a differenza di altri campionati, è presente un ulteriore bonus in base alla prestazione e al numero di “errori chiave delle partite” che riescono a superare. E proprio in Inghilterra, come detto, ci sono alcuni degli arbitri più ricchi d’Europa. Tra i più conosciuti abbiamo Michael Oliver e il tanto discusso Anthony Taylor, che ricevono anche un bonus extra in quanto internazionali.
Quanto guadagna un arbitro in Serie A
Lo stipendio fisso degli arbitri di Serie A invece è inferiore rispetto a quello dei colleghi spagnoli o britannici: è pari, infatti, a circa 90mila euro, con una quota aggiuntiva, che scatta a ogni partita arbitrata, di 4mila euro. Ancora meno vengono pagati gli assistenti, chi lavora al Var e i quarti ufficiali, per cui sono previsti 1700 euro per ogni match. I guadagni sono in ogni caso superiori rispetto alla Ligue 1. In Francia, infatti, gli arbitri vengono pagati 78mila euro l’anno a cui si aggiungono circa 3300 euro al fischio d’inizio di ogni partita. Al Var invece sono destinati mille euro.