Mancini si è dimesso e non è più il tecnico della Nazionale italiana: sui motivi alla base di questa scelta sono già state fatte varie ipotesi (ve ne abbiamo parlato qui), ma adesso c’è bisogno di rimettersi subito in carreggiata. Serve un CT e serve alla svelta, a breve ci saranno infatti le qualificazioni per gli Europei del 2024, partite decisive per l’immediato futuro dell’Italia. 

 

Queste le date dei prossimi impegni: 

 

  • 9 settembre: Macedonia-Italia

  • 12 settembre: Italia-Ucraina

  • 14 ottobre: Italia-Malta

  • 17 ottobre: Inghilterra-Italia

  • 17 novembre: Italia-Macedonia

  • 20 novembre: Ucraina-Italia

 

Senza un CT non si va da nessuna parte, la FIGC lo sa bene e sta già valutando diversi profili per correre ai ripari. Chi sarà il prossimo CT della Nazionale italiana? Ruolo prestigioso e delicato, non tutti sono disposti a svolgerlo, preferendo invece giocare lungo tutta una stagione di campionato. Se scegli l’Azzurro, però, hai la possibilità di entrare ancora di più nella storia del calcio italiano. A chi tocca, adesso?

 

Prossimo CT dell’Italia, due nomi in pole per la Nazionale

 

Nella corsa alla panchina azzurra, al momento ci sono due nomi che spiccano su tutti gli altri: il primo è quello di Luciano Spalletti, il secondo è quello di Antonio Conte. Entrambi, al momento, sono senza squadra e aspettano una nuova avventura. Analizziamo i loro profili uno alla volta.

 

  • Luciano Spalletti: dopo aver vinto lo Scudetto col Napoli, il tecnico ha deciso di dire stop e di lasciare il club partenopeo, che al suo posto ha scelto Rudi Garcia. Da cosa è dipeso l’addio? Da diversi fattori, Spalletti aveva anche bisogno di un momento di stacco. Adesso, però, per lui potrebbero effettivamente aprirsi le porte della Nazionale italiana: una posizione più “tranquilla” e meno esposta 365 giorni all’anno. Le qualità e l’esperienza ci sono, il suo stile di gioco può adattarsi bene rispetto al corso di Mancini, ma dando ancora più profondità e verticalità a un 4-3-3 che stava diventando piatto, ultimamente. 

 

  • Antonio Conte: addio al Tottenham, attesa di un’altra chiamata. E se Conte tornasse in Nazionale? L’ex CT ha già allenato gli Azzurri regalandoci emozioni indelebili all’Europeo del 2016, quando con una squadra non eccelsa ma convinta e compatta stava riuscendo in un’impresa impossibile. Il sogno poi si è interrotto, Conte è tornato alla guida di club, tra l’altro vincendo uno Scudetto con l’Inter. Adesso potrebbe riprendere da dove aveva lasciato, con tanti volti nuovi e un 3-5-2 da lanciare per la seconda volta. Ostacolo maggiore: l’ingaggio che ancora percepisce dal Tottenham.

 

Le alternative: un ex Campione del Mondo al posto di Mancini?

 

Le due piste, ognuna per motivi diversi, potrebbero non concretizzarsi: Spalletti, dopo tutto, ha deciso di prendersi una pausa e potrebbe restare fermo sulla sua decisione; dall’altra parte, Conte sembra orientato a continuare con i club e in più ha uno stipendio molto importante. E allora, quali alternative ci sono?

 

Tra le piste più verosimili ci sono quelle che portano agli ex Campioni del Mondo del 2006: ad esempio c’è Daniele De Rossi che già ha fatto parte dello staff di Mancini e che dunque conosce gruppo, collaboratori, sistemi di allenamento e via dicendo. Una soluzione di rottura ma allo stesso tempo anche di continuità. E poi c’è Fabio Cannavaro, il Capitano di Germania 2006, un nome che scalda il cuore di tutti i tifosi azzurri. Ormai ha una certa esperienza e potrebbe essere pronto per il ruolo di CT. Infine, va citato anche il nome di Gennaro Gattuso: tra i tre ex Campioni del Mondo è quello che senza dubbio ha più esperienza europea, dal punto di vista delle panchine, visto che ha già allenato club importanti.