Perché Maldini non ha giocato il Mondiale 2006?
La storia della nazionale italiana è stata scritta da tantissimi calciatori importanti: vincitori con i propri club e con la maglia azzurra, talenti che hanno segnato una generazione e che, ancora oggi, vengono ricordati per via delle loro immense qualità sul campo da gioco. Uno di questi grandissimi calciatori, però, non ha preso parte a quella che, senza dubbi, resta la spedizione più importante degli ultimi 40 anni: la Coppa del Mondo disputata in Germania. Ripensando a quella squadra, infatti, viene da chiedersi: perché Maldini non ha giocato il Mondiale 2006? Oggi, mentre si allontana dal suo Milan, proviamo a capirlo.
Maldini e il Mondiale 2006: i motivi per cui non ha giocato
Paolo Maldini, possiamo dirlo serenamente, ha avuto una carriera incredibile: bandiera del suo Milan, vincitore di 7 Scudetti e 5 Champions League con i rossoneri, di cui l’ultima alzata al cielo nella notte di Atene nel 2007. Ecco, proprio in questo anno ha vinto i suoi ultimi trofei da professionista (Supercoppa UEFA e Coppa del mondo per club) prima di ritirarsi definitivamente dal calcio giocato nel 2009. Facendo, però, due calcoli viene quasi spontaneo chiedersi perché Maldini non abbia disputato il Mondiale del 2006 in Germania, vinto poi dall’Italia ai calci di rigore contro la nazionale francese.
Beh, la risposta per cui l’ex leggenda rossonera non ha preso parte alla spedizione di Lippi è molto semplice. Innanzitutto, sì: avrebbe potuto partecipare a quella Coppa del Mondo e, a pensarci bene, avrebbe addirittura potuto affiancare Cannavaro in tutto il torneo, visto l’infortunio di Alessandro Nesta (poi sostituito da un Materazzi decisamente determinante). Sostanzialmente, Maldini non ha voluto rompere la promessa fatta a Trapattoni post Mondiale 2002. Aveva deciso, dopo quegli ottavi di finale fatali per gli azzurri contro la Corea del Sud, che non avrebbe più accettato altre convocazioni da parte della Nazionale.
E così è stato. Trapattoni aveva provato a convincerlo per Euro 2004, ma il capitano rossonero declinò la proposta. Ci provò anche Lippi prima del Mondiale poi vinto dall’Italia, come Maldini stesso ha ammesso. Questa dichiarazione è stata fatta insieme a Bobo Vieri in una diretta Instagram, in cui l’ormai ex dirigente del Milan ha anche ammesso di essersi sentito un giocatore abbastanza sfortunato per questo: “Ho avuto la fortuna di vincere tanto, ma ho visto tante finali perse. Fanno parte del gioco, ho accettato questo. Forse il momento più brutto è quando siamo usciti a Marsiglia, non meritavamo, ma non è stato giusto uscire dal campo lì. Come Federer, è considerato il più perdente… In Nazionale ho avuto grandi squadre, occasioni ma… Niente. Ho perso ai rigori, mentre nel 2006 la Nazionale ai rigori ha vinto. Quando nel 2006 Lippi mi chiamò, dissi di no per rispetto nei confronti di Trapattoni. Quando l’Italia vinse la finale di Berlino contro la Francia, dissi ‘ok, sono sfigato”.
Maldini e il rapporto con la Nazionale: i risultati ottenuti
Il rapporto di Paolo Maldini con la Nazionale, infatti, non è stato rose e fiori, specialmente in termini di risultati. Ha forse giocato in alcune delle migliori selezioni mai viste nel calcio internazionale, ma di trofei non ne sono arrivati. 126 presenze, 7 reti e una partita anche con la nazionale olimpica italiana. I migliori risultati raggiunti? Un bronzo a Italia 1990, un argento a Stati Uniti 1994 e una finale persa a Euro 2000 in Belgio e nei Paesi Bassi. È il calciatore italiano con più presenze ai Mondiali, ma al primo torneo non disputato la Nazionale ha vinto. Sì, probabilmente Paolo non è stato fortunatissimo, ma non è per questo possibile dire che la sua non sia stata una grande carriera. Anzi, il Milan lo ringrazierà per sempre e l’affetto che ha guadagnato negli anni è visibile ancora oggi.