Con il trionfo dell’Argentina di Messi ai Mondiali di Qatar 2022 ancora negli occhi, calciatrici e appassionati di tutto il mondo si preparano per un nuovo attesissimo appuntamento sportivo: la nona edizione dei Mondiali femminili di calcio. Niente Medio Oriente questa volta, si gioca in Australia e Nuova Zelanda dal 20 luglio al 20 agosto.

 

 

Un mese che regalerà spettacolo ed emozioni ai tifosi di tutto il globo, con 32 squadre coinvolte per altrettante nazioni rappresentate, e che può segnare la definitiva consacrazione del movimento calcistico femminile, italiano e non solo. Le azzurre di Milena Bertolini saranno infatti impegnate nel gruppo G insieme a Svezia, Sudafrica e Argentina. Ma chi sono le favorite per la conquista del torneo?

 

 

Le favorite dei Mondiali femminili 2023

 

 

I Mondiali, come abbiamo visto spesso, sanno essere imprevedibili. In Qatar abbiamo assistito alle clamorose eliminazioni di Germania e Belgio nella fase a gironi e della Spagna di Luis Enrique negli ottavi di finale per mano del Marocco, rivelatosi poi outsider impronosticabile ma credibile, sconfitta soltanto dalla Francia in semifinale. Probabile, anzi auspicabile, che la storia si ripeta quindi anche nei Mondiali femminili, nonostante la griglia di partenza sembri piuttosto delineata. In pole position ci sono, inevitabilmente, le campionesse in carica degli Stati Uniti, vincitrici delle ultime due edizioni dei Mondiali femminili e favorite assolute anche in questa edizione. Alex Morgan, attaccante e stella più brillante del panorama calcistico americano, ha dichiarato che “questa è la Nazionale più forte di sempre”. Naturale quindi che per Sisal la quota per la vittoria finale degli Stati Uniti sia la più bassa del torneo e fissata a 4.00.  

 


In seconda fila ci sono le dominatrici degli ultimi Europei femminili, i primi della loro storia: l’Inghilterra. I Tre Leoni rappresentano un movimento in continua crescita, sia a livello di club, con il Chelsea che è andato a un passo dal raggiungere una storica finale di Champions League, che di Nazionale. L’Inghilterra rappresenta dunque un’avversaria credibile per la vittoria finale dei Mondiali femminili: la loro quota è di 4.50.

 

 
Più staccate la Germania, una delle selezioni più titolate nel panorama calcistico femminile e finalista negli ultimi Europei, e la Spagna di Alexia Putellas, vincitrice degli ultimi due Palloni d’Oro e protagonista più attesa dei prossimi Mondiali femminili. Le Furie Rosse, negli ultimi tempi, sono leggermente scese nel ranking FIFA (al momento si trovano al settimo posto) anche a causa di alcuni problemi nello spogliatoio, tra cui un vero e proprio ammutinamento, poi rientrato, di 15 calciatrici contro il proprio allenatore, Jorge Vilda, in carica da sette anni. Le quote per la vittoria finale di Germania e Spagna sono entrambe fissate a 7.50.  

 


Poco più in là si trova un’altra squadra che ha grandi ambizioni per i prossimi Mondiali femminili: la Francia. Le transalpine possono contare sul blocco Lione, club con il record di vittorie nella Women’s Champions League e vincitrice dell’ultima edizione, e su un nuovo commissario tecnico: Hervé Renard, allenatore giramondo alla prima esperienza nel calcio femminile. Sulla sua ultima panchina, ai Mondiali di Qatar 2022, Renard sfiorò l’impresa con l’Arabia Saudita, battendo 2-1 nella gara d’esordio proprio l’Argentina di Messi, dopo aver vinto per due volte la Coppa d’Africa prima con lo Zambia e poi con la Costa d’Avorio. La nomina di Renard è una chiara dichiarazione d’intenti da parte della Federazione francese, e un segnale di rottura rispetto al precedente ciclo di Corinne Diacre, allenatrice competente ma considerata dal carattere troppo duro e in rotta con una parte dello spogliatoio. La vittoria finale della nuova Francia di Renard è quotata a 9.00.  

 


Altre squadre da tenere d’occhio sono la Danimarca (12.00), l’Olanda e la Svezia (16.00), temibile avversaria dell’Italia nel girone G, e ovviamente il Brasile, la più titolata tra le Nazionali femminili sudamericane e vincitrice dell’ultima Copa America, seppur orfano di Marta, da molti considerata la più grande calciatrice di tutti i tempi. La quota per il trionfo verdeoro è 20.00.  

 


E l’Italia?
Il movimento calcistico femminile azzurro è in continua crescita ma non ancora ai livelli degli Stati Uniti. La scorsa estate ha ricevuto un ulteriore impulso entrando nel mondo del professionismo, passaggio fondamentale per il pieno riconoscimento sociale e salariale delle giocatrici, oltre che incentivo per club e sponsor a investire nel settore. Gli ultimi Mondiali del 2019 hanno avuto il merito di accendere l’interesse mediatico sul calcio femminile, con le azzurre eliminate ai quarti di finale contro l’Olanda, mentre negli Europei del 2022 Gama e compagne non sono riuscite a superare la fase a gironi. Nonostante la delusione però, la Federazione ha deciso di ripartire dalla c.t. Milena Bertolini, che si affiderà ad alcune senatrici (Linari, Bonansea e Giacinti in testa) e talenti ormai affermati come Bergamaschi e Giugliano. Difficile comunque per le azzurre arrivare in fondo alla competizione: la vittoria italiana è infatti quotata a 100.00.

 

 

Calendario Mondiali femminili 2023: le date ufficiali

 

 

Il fischio d’inizio dei Mondiali femminili di calcio è fissato in Nuova Zelanda per il 20 luglio 2023 alle 19 ora italiana. La finale è prevista invece il 20 agosto alle 20, allo Stadium Australia di Sydney.

 

 

20 luglio 2023: gara inaugurale 
20 luglio-3 agosto: fase a gironi 
5-8 agosto: ottavi di finale 
11-12 agosto: quarti di finale 
15-16 agosto: semifinale 
19 agosto: finale terzo-quarto posto 
20 agosto: finale

 

 

Dove vedere i Mondiali femminili 2023

 

 

Non sono state ancora annunciate le emittenti che trasmetteranno in Italia i Mondiali femminili di calcio 2023. Il motivo sta in un’offerta, da parte di diversi broadcaster, pari all’1% rispetto a quella dei Mondiali maschili e ritenuta dunque insufficiente. Negli ultimi giorni, per spingere le principali emittenti televisive ad acquistare i diritti dei Mondiali, sono scesi in campo anche diversi campioni del Mondo del 2006 come Luca Toni, Fabio Cannavaro e Marco Materazzi. L’ultima edizione dei Mondiali femminili, quella del 2019, era stata trasmessa, in diretta e in streaming, da Sky e dalla Rai.