Di soprannomi è pieno il mondo del calcio: alcuni giocatori vengono chiamati praticamente solo tramite il loro secondo nome, ma anche le squadre spesso si trovano addosso un nomignolo e se lo portano dietro, di fatto, per sempre. Non è sempre semplice capire da dove arrivino i soprannomi delle squadre: ciò che è certo è che, alcune volte in senso positivo, altre in senso dispregiativo o anche banalmente neutro, spesso ci si rivolge ai club non con il loro nome originale ma con quello “adottato”.

 

Tra i vari soprannomi, uno dei più famosi e curiosi è quello che riguarda gli juventini, intesi sia come giocatori che come tifosi: vengono chiamati “gobbi”. Da dove deriva questo appellativo? Perché proprio la scelta di un uomo con la gobba? Quale è il suo significato? Cerchiamo di andare con ordine e di capire perché gli juventini sarebbero “gobbi”.  

 

Perché gli juventini sono chiamati gobbi: la teoria più accreditata

 

Tra le varie teorie, ce n’è una più accreditata di altre, che non a caso è stata citata nel libro “1001 storie e curiosità sulla grande Juventus che dovresti conoscere”, a cura di Claudio Moretti (scrittore autore del programma televisivo “Sfide”). Secondo questa teoria, l’origine del soprannome gobbi andrebbe fatta risalire alla maglia indossata dalla Juventus nella stagione 1956/1957: per via della sua forma (aveva una grossa scollatura a V) e per il suo tessuto, la casacca risultava molto grande addosso ai giocatori, quasi più simile ad una camicia che ad una maglietta classica. Una volta in movimento, l’aria entrava all’interno della maglia, creando un rigonfiamento alle spalle che dava, appunto, l’impressione di una gobba. I primi ad accorgersi di questa buffa immagine sarebbero stati, ovviamente, i tifosi del Torino. E da lì sarebbe partito lo sfottò.  

 

Juventini gobbi: le altre teorie sull’origine del soprannome

 

Non finisce qui: c’è chi pensa che il soprannome di “gobbi”, per gli juventini, abbia origini diverse dalla divisa del 1956/1957. Ad esempio, c’è chi pensa che sia legato alla “Vecchia Signora”, che è di fatto il soprannome “ufficiale” della Juventus: essendo anziana, questa signora avrebbe appunto una gobba.  

 

Alternativa: il soprannome potrebbe essere legato alla rivalità con i granata in maniera più stretta. C’è chi crede che agli juventini sia venuta la “gobba” a furia di inchinarsi al “Grande Torino”, squadra senza rivali negli Anni ‘40. Dall’altra parte, la gobba potrebbe anche essere spuntata a furia di guardare le altre squadre dall’alto in basso, per via della superiorità della Juventus, che spesso si trova in cima: di sicuro, questa teoria piace di più ai tifosi bianconeri.  

 

Ultima possibilità: la gobba sarebbe legata alla “fortuna” che accompagnerebbe la Juventus da anni e che la aiuterebbe nei suoi successi. Questa teoria di sicuro piace meno ai tifosi della Juve.

 

Gli juventini e l’autoironia sul soprannome gobbi

 

Il soprannome di gobbi viene usato come sfottò dagli avversari della Juventus, sì, ma in realtà gli stessi bianconeri lo utilizzano per autodefinirsi in maniera scherzosa, andandone quasi fieri. Possiamo fare l’esempio di Patric Evra, che di recente si è rivolto proprio ai “gobbi” in relazione al caos plusvalenze. Queste le sue dichiarazioni: “Bisogna essere Gobbi veri in questo momento - dice il difensore -. Ci hanno penalizzato e non è la prima volta. Chiedo ai giocatori e ai dirigenti di rispettare questa maglia, di dare tutto. La Vecchia Signora è ferita, però non muore mai e quando tornerà non venite a piangere”.

 

Insomma, se le origini non sono sicure, quello che è certo è che il soprannome viene utilizzato sia dagli avversari che dagli juventini stessi: se li chiamate gobbi, non solo con tutta probabilità non si offenderanno, ma potrebbero addirittura gonfiare il petto d’orgoglio.