Gli oriundi nella nazionale italiana: quali sono
La storia dell’Italia è fatta di tante cose, anche di grandi migrazioni all’estero. Spostamenti che hanno cambiato tante vite e, come un effetto domino, tante altre sfere della quotidianità. Anche lo sport non fa eccezioni: abbiamo già visto in passato tantissimi oriundi in nazionale italiana (alcuni dei quali hanno contribuito a ottenere grandi successi). Ma quanti ne sono stati convocati nella storia? Quanti, dall’estero, hanno fatto ritorno in patria per vestire la maglia degli Azzurri? Andiamo a scoprirlo.
Quali sono stati gli oriundi in Nazionale italiana?
Il tema degli oriundi in nazionale italiana si è riacceso con la convocazione di Mateo Retegui da parte del CT Roberto Mancini. Delle origini italiane del calciatore ne abbiamo parlato già in precedenza, così come delle sue caratteristiche tecniche. La cosa particolare è che quella dell’attaccante del Tigre sia diventata la cinquantesima convocazione di un giocatore oriundo nella storia della Nazionale.
Noi, per il momento, ci concentreremo solo sui giocatori che hanno ricevuto una convocazione dal 2000 in poi. In passato ci sono stati davvero tanti altri giocatori, come ad esempio Omar Sivori e José Altafini. Ma si potrebbe tornare ancora più indietro nel tempo, citando ad esempio Renato Cesarini o il primo oriundo della storia della nazionale italiana: Eugenio Mosso.
Ecco, dunque, l’elenco più recente di tutti gli oriundi convocati in nazionale italiana, con a fianco il loro paese di nascita:
- Mateo Retegui, Argentina
- Joao Pedro, Brasile
- Luiz Felipe, Brasile
- Jorginho, Brasile
- Rafael Toloi, Brasile
- Emerson Palmieri, Brasile
- Eder, Brasile
- Franco Vazquez, Argentina
- Gabriel Paletta, Argentina
- Ezequiel Schelotto, Argentina
- Pablo Daniel Osvaldo, Argentina
- Thiago Motta, Brasile
- Amauri, Brasile
- Christian Ledesma, Argentina
- Mauro German Camoranesi, Argentina
La prima cosa che si può notare è che tutti gli oriundi convocati in Nazionale negli ultimi anni sono nati o in Argentina o in Brasile. Non a caso, le principali comunità di oriundi italiani nel mondo si trovano proprio in questi due paesi del Sudamerica (27.200.000 in Brasile, 19.700.000 in Argentina). Diverso il discorso se si vanno a vedere i nomi dei giocatori selezionati tra gli anni Dieci e Cinquanta. Qui ci sono calciatori come Juan Alberto Schiaffino, Alcides Ghiggia o il campione del mondo Michele Andreolo, che sono nati in Uruguay. Oppure atleti nate in altre nazioni, come Attila Sallustro (Paraguay), Giovanni Moscardini (Scozia), Ermanno Aebi (Svizzera) o Eddie Firmani (Sudafrica).
Le menzioni d’onore che si possono fare dalla lista degli oriundi convocati in Nazionale dagli anni 2000 in poi, invece, sono senz’altro quelle dei giocatori che hanno vinto di più. Il primo tra tutti non può non essere Mauro German Camoranesi, campione del mondo nel 2006 insieme alla selezione di Marcello Lippi, che ha collezionato in totale 55 presenze con la maglia azzurra. Segue poi un altro centrocampista, protagonista degli Europei vinti nel 2021: Jorginho. Il calciatore dell’Arsenal ha superato da poco le 40 presenze e come lui hanno vinto il titolo di campione d’Europa anche Emerson Palmieri e Rafael Toloi. Infine, va citato anche Thiago Motta, che con l’Italia è sceso in campo in ben 30 occasioni.
Quali sono gli oriundi che hanno segnato di più in Nazionale
Gli oriundi che sono riusciti a realizzare almeno una rete in Nazionale sono molti, ma alcuni sono anche riusciti a superare la doppia cifra, che è sempre un bel traguardo. Tra questi c’è il calciatore oriundo con più gol nella storia degli Azzurri, ossia Julio Libonatti, che con 15 reti si piazza sopra giocatori come Gigi Riva, Andrea Pirlo e Francesco Totti. Seguono poi, rispettivamente con 13 e 8 gol, Raimundo Orsi e Omar Sivori.
Qual è il significato di oriundi?
Si possono considerare oriundi, sostanzialmente, tutti i discendenti di emigrati italiani che sono nati in un altro paese. Solitamente queste persone possiedono anche la cittadinanza del loro luogo natio e questa condizione, nello sport, si traduce con un atleta che può scegliere per quale nazionale competere. L’Italia ha infatti una grande storia di migrazione alle sue spalle e gli atleti oriundi sono quindi stati tantissimi. Ma questo non solo nel calcio.
Nella storia del rugby italiano, ad esempio, ci sono moltissimi atleti di nati in paesi come l’Australia, la Nuova Zelanda, l’Argentina o il Sudafrica. Per fare un esempio: Ange Capuozzo, uno dei rugbisti di maggior talento degli ultimi anni in maglia azzurra, è nato a Le Pont-de-Claix in Francia. Ma il discorso si può espandere se si va a guardare nelle nazionali di hockey sul ghiaccio, dove c’è da sempre una grossa fetta di presenza di giocatori nati in Canada o negli Stati Uniti – e di calcio a 5, dove molti giocatori provengono dal Brasile.
Le comunità di oriundi italiani nei paesi all’estero sono davvero tante e in alcuni casi occupano gran parte della popolazione della nazione in questione. Ad esempio, si stima che il 47% della popolazione argentina abbia origini italiane, così come il 45% degli uruguayani. In totale, i discendenti degli emigrati italiani potrebbero dunque essere tra i 60 e gli 80 milioni.