Siamo sicuri che esista un universo in cui la Nazionale italiana si è qualificata ai Mondiali a scapito del Portogallo e noi ci siamo finiti dentro: in esclusiva, la spedizione azzurra in Qatar come non te la racconterà nessuno.

 

 

 

Nota: l’articolo è TOTALMENTE frutto della fantasia degli autori, che per scriverlo non hanno assunto alcun tipo di droga. 

 

 

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10 dicembre: gli Azzurri di Claudio Ranieri si preparano ad affrontare il Marocco ai quarti di finale. Poteva andare peggio, perché dagli ottavi sarebbe potuta passare la Spagna di Luis Enrique che tanto aveva fatto penare l’Italia durante Euro 2020. E invece ecco una squadra che nella sua storia non ha mai raggiunto le semifinali dei Mondiali. Cosa potrebbe andare storto?



Una volta raggiunti gli spogliatoi, tutti i giocatori si siedono in cerchio: sono sereni, concentrati ma non preoccupati. Ranieri si mette al centro e inizia a dare la carica ai suoi, ha preparato benissimo la partita in questi ultimi giorni e conosce le potenzialità dei ragazzi. Nel frattempo, in tribuna ecco che appare Roberto Mancini, più sorridente che mai. Ha un’espressione diversa rispetto a quella dei giorni scorsi: è sempre distesa, ma questa volta restituisce una sensazione di riuscita, di vittoria già raggiunta. Dalle telecamere si intravede il suo labiale mentre parla con alcuni tifosi del Marocco: “베를린에 와있는 기분”. Appaiono i sottotitoli sulla televisione internazionale: “Mi sembra di essere a Berlino”. Nessuno ha dimenticato le parole di Jorginho, ma cosa significa ora questa cosa di Berlino? Molti aspettano solo il fischio finale per sentirlo parlare. 



Inizia Marocco-Italia: quarti di finale dei Mondiali 2022



Le formazioni di Marocco-Italia:



  • Marocco (4-3-3): Bounou; Hakimi, El Yamiq, Saiss, Attiat-Allah; Ounahi, Amrabat, Amallah; Ziyech; En-Nesyri; Boufal. Ct.: Regragui. 
  • Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Baschirotto, Toloi, Spinazzola; Pellegrini, Verratti, Barella; Bernardeschi, Immobile, Chiesa. Ct.: Ranieri. 



1’: inizia la partita. Ranieri si siede in panchina leggermente confuso: ha stretto la mano poco fa a Regragui e gli ha visto tirare fuori dal taschino un sigaro. Ma non avevano vietato il fumo in campo? Però è rimasto sorpreso della sua conoscenza dell’italiano, lo ha addirittura salutato con l’accento toscano. 



8’: l’Italia è nel gioco, si è resa già pericolosa una volta e potrebbe colpire da un momento all’altro. Nel frattempo, però, in campo le cose si fanno sempre più strane. Barella non ha dubbi, ha sicuramente sentito Hakimi urlare a Ziyech: “Vai Pupone, famme sto filtrante”. Totti si alza dalla panchina, prende una palla a bordo campo e lancia una rasoiata impeccabile per l’esterno del PSG, che si ritrova così due palloni tra i piedi. L’arbitro ferma il gioco e ammonisce l’ex capitano giallorosso, che confuso torna a sedere in panchina sotto lo sguardo stupito dello staff azzurro. 



25’: la partita continua ad essere equilibrata, con l’Italia che si affaccia costantemente nelle zone della difesa del Marocco. Però continua a esserci qualcosa di strano nell’aria: Regragui ha chiamato Amrabat poco fa con un nomignolo molto particolare: Ringhio. Quando Bounou poco fa ha fatto una parata, invece, è arrivato Saiss a dirgli: “Grande Gigi”. L’Italia è confusa, ma comunque concentrata sul suo unico obiettivo: vincere. 



42’: succede l’impensabile. Attiat-Allah sale sulla fascia sinistra e mette un cross morbido in mezzo all’area di rigore. Qui Donnarumma sceglie il tempismo sbagliato per l’uscita alta: è rimasto per un attimo di troppo a guardare En-Nesyri salire in aria. All’improvviso gli è sembrato di vedere Luca Toni, ma quando è tornato in sé era ormai troppo tardi. Il Marocco era avanti 1-0.



45+6’: finisce il primo tempo. L’Italia è scossa e anche Ranieri sembra disorientato. Negli spogliatoi continua a dire cose come: “Fate attenzione alle sovrapposizioni di Zambrotta e continuate a calciare, Bounouffon non può pararle tutte”. 



46’: gli Azzurri tornano in campo, ma percepiscono una sensazione di impotenza.



90+5’: non c’è niente da fare, l’Italia non riesce a fare gol e il Marocco gioca tranquillo anche sulla propria trequarti. Il pallone non entra e gli Azzurri vengono eliminati dai Mondiali. L’arbitro fischia e il sogno di vincere la Coppa del Mondo dopo gli Europei svanisce ai quarti di finale. Si tratta comunque di un buon percorso, ma c’è la sensazione che sarebbe potuta andare meglio. 



A fine partita, nonostante la delusione, ci sono solo applausi per la Nazionale e per Ranieri, che ha preso questa squadra all’improvviso portandola tra le migliori otto del mondo. Finita la conferenza stampa, dalla quale non si è pienamente compreso se il tecnico di Testaccio continuerà a guidare gli Azzurri, ecco che compare Roberto Mancini. Questa volta una flotta di giornalisti si riversa da lui, tutti con lo stesso interrogativo: cos’è successo in questi giorni? C’è stata come l’impressione che volesse a tutti i costi fermare l’Italia. 



Le spiegazioni dell’ex commissario tecnico italiano sanno di rivelazione. Innanzitutto, lui stesso ha ammesso di aver sbagliato: l’Italia non doveva qualificarsi alla Coppa del Mondo del 2022. Il piano originale era quello di seguire le orme della Francia, che saltando i Mondiali del 1990 e del 1994 ha aperto un ciclo vincente, che li porterà a trionfare ancora. Dopo il 2018, rimanere a casa anche nel 2022 avrebbe significato senz’altro diventare la nazionale più forte e in grado di vincere i successivi Mondiali. Poi sì, c’è stata la parentesi con la Corea del Sud, ma quello come ha già spiegato è stato un favore fatto a un suo caro amico. 



Quanto al Marocco, quando è arrivato il momento di parlarne, Mancini ha guardato i giornalisti con un’espressione come a dire: “Non ve ne siete ancora accorti?”. La formazione di Regragui, secondo il tecnico italiano, è l’unica in grado di fermare la Francia, che grazie alla sua doppia assenza degli anni ‘90 può continuare a vincere a ogni edizione. Secondo lui il Marocco ha il DNA dell’Italia del 2006, l’unica in grado di fermare i francesi in finale subendo solo una rete in tutto il torneo: una rete arrivata contro una squadra americana, a causa di un autogol. Ora tutti sono pieni di domande: l’Italia si sarà fermata in tempo per aprire un ciclo vincente? Forse sarebbe stato meglio non partecipare a questi Mondiali, dopotutto è uscita solo ai quarti di finale.