Siamo sicuri che esista un universo in cui la Nazionale italiana si è qualificata ai Mondiali a scapito del Portogallo e noi ci siamo finiti dentro: in esclusiva, la spedizione azzurra in Qatar come non te la racconterà nessuno.

 

Nota: l’articolo è TOTALMENTE frutto della fantasia degli autori, che per scriverlo non hanno assunto alcun tipo di droga. 

 

Se vuoi recuperare la puntata precedente, qui trovi l’ultimo episodio del Multiverso Mondiale



6 dicembre, ore 9:00: sulla prima pagina di un famoso quotidiano sportivo campeggia un’intervista a Jorginho. L’italo-brasiliano è, suo malgrado, uno dei simboli di Italia-Svizzera: quel rigore sbagliato nelle qualificazioni sarebbe potuto costare caro, poi fortunatamente ai play-off ce la siamo cavata. Jorginho dice alla squadra di stare attenta, di non sottovalutare l’avversario, eccetera: dà consigli standard, insomma. L’intervista in sé sarebbe anche dimenticabile, se non fosse per il finale: il giornalista dice che, all’improvviso, la linea è caduta e il telefono di Jorginho da quel momento in poi è rimasto irraggiungibile. Che fine ha fatto?

 

Mondiali 2022, Jorginho sparito: il mistero svelato

 

Ore 11:00: in Italia cominciano le ricerche di Jorginho, che sembra sia sparito nel nulla. La Nazionale è scossa, Ranieri chiama a rapporto i suoi: la gara serale è a rischio rinvio. I ragazzi sono tutti sul divano dell’hotel, guardano senza voglia la partita tra Brasile e Corea del Sud. Mancini in panchina ha un'espressione indescrivibile sul 4-0: è impietrito, ma sembra stia escogitando qualcosa. Come se avesse ancora un asso nella manica. La partita finisce 4-1, Mancini fila negli spogliatoi col telefono all'orecchio.

 

Ore 15:00: finalmente è stato ritrovato Jorginho e la notizia ha del clamoroso. Il giocatore è in Qatar e si è unito alla Svizzera: pare che l’italo-brasiliano avesse dei lontani parenti elvetici, in poche ore è riuscito a fare un passaporto nuovo, e sfruttando un cavillo della FIFA (punto B del Regolamento Nazionali, allegato 7, già passato alla storia come “il Lodo Eriberto”) è riuscito ad essere convocato da Yakin. 

 

Ore 19:00: le squadre arrivano allo stadio, Jorginho incrocia i suoi ormai ex compagni, ha un battibecco con Baschirotto, che gli dice “ci vediamo in campo”. L’italo-brasiliano-elvetico, già soprannominato “il più oriundo del mondo”, sorride e tira dritto. 

 

Ottavi di finale Mondiali 2022: in campo si gioca Italia-Svizzera

 

  • Italia (4-3-3): Meret; Dimarco, Bastoni, Baschirotto, Udogie; Tonali, Fagioli, Miretti; Kean, Colombo, Bernardeschi. CT: Ranieri

  • Svizzera (4-3-3): Sommer; Widmer, Akanji, Elvedi, Rodriguez; Freuler, Jorginho, Xhaka; Shaqiri, Embolo, Vargas. CT: Yakin



Minuto 1: ovviamente Jorginho è titolare, gioca al fianco di Xhaka, i due sembrano intendersi a meraviglia. Come se tutto fosse stato già previsto.

 

Minuto 28: palo dell’Italia! Da ottima posizione, sfruttando un’imbucata geniale di Fagioli, Bernardeschi colpisce a botta sicura ma il suo tiro si schianta sul legno. 

 

Minuto 44: partita di una noia mortale, Jorginho fa solo retropassaggi, la cosa più interessante è la tribuna d’onore dove viene inquadrato un Mancini in giacca rossa, camicia rossa, pantaloni rossi, in mezzo a tutti tifosi svizzeri

 

Minuto 62: nel secondo tempo, timidi tentativi azzurri, ma nella testa comincia già a prendere forma l’idea che la sfida finirà in parità dopo 90 minuti. 

 

Minuto 78: Embolo si libera in area e lascia partire un gran tiro, Meret si oppone ma la palla sta comunque per entrare, salvataggio di Baschirotto sulla linea. Il difensore del Lecce cerca con gli occhi Jorginho e gli lancia uno sguardo di sfida.

 

Minuto 85: Ranieri prova a vincerla ed effettua tutti i cambi disponibili. Fuori Dimarco, Udogie, Tonali, Miretti, capitan Bernardeschi e pure Kean; dentro Di Lorenzo, Spinazzola, Verratti, Zaniolo e Pellegrini. Fascia al braccio di Meret.

 

Minuto 90: succede l’impensabile. Lancio di Jorginho per Embolo, che ha ancora la forza per scattare; l’attaccante della Svizzera salta secco Baschirotto e punta Meret, il portiere del Napoli in uscita frana su di lui sbagliando il tempo. Rigore per la Svizzera, rosso diretto per Meret

 

Minuto 92: dopo mille proteste da parte di tutta la squadra, il rigore viene confermato. Ranieri ha la grana portiere: non può più fare cambi, ma qualcuno deve andare e provare a parare il tiro. Baschirotto prende l’iniziativa, si fa avanti, guarda negli occhi il mister e dice: “Vado io”. Ranieri gli dà una pacca sulla spalla e gli consegna la fascia di capitano.

 

Minuto 94: dal dischetto va Jorginho. Scambio di sguardi intenso con Baschirotto, i due si dicono tutto senza dirsi nulla. L’italo-brasiliano-elvetico parte, frena, fa il classico passetto, Baschirotto lo conosce bene, resta in piedi. Jorginho prova il cucchiaio, Baschirotto non si muove. Blocca la palla senza problemi, Jorginho è impietrito come tutta la Svizzera. Baschirotto invece è lucido, reattivo, lancia lungo per Zaniolo che corre, accompagnato da Colombo che segue l’azione. Il romanista salta secchi due avversari, la mette in mezzo per “Lollo” che la spinge dentro, poi esulta col passo del colombo, in onore del suo idolo Richarlison. Tripudio Italia, disastro Svizzera. Gli elvetici non riescono a riprenderla nei minuti di recupero, finisce così: 1-0, siamo ai quarti di finale.

 

Ore 22:49: nel post partita, Jorginho viene intervistato dalla TV svizzera. Gli chiedono come abbia fatto a giocare per loro, a farlo in così poco tempo, a scendere in campo come se si allenasse da mesi con gli elvetici. Lui ha risposto solamente: 맨시니에게 물어봐

 

Sottotitoli: “Chiedetelo a Mancini”.