Le caratteristiche tecniche e lo stipendio di Loftus-Cheek
Il calciomercato non dorme mai: ci sono nomi che fanno giri immensi e poi ritornano. Ciclicamente, infatti, ci si ritrova a discutere degli stessi giocatori e poi, a un certo punto, questi finiscono veramente per giocare nel campionato italiano. È il caso di Ruben Loftus-Cheek, di cui oggi vedremo le caratteristiche tecniche, lo stile di gioco e lo stipendio.
L’inglese è sempre più vicino alla Serie A, con il Milan pronto a prenderlo per sostituire l’infortunato Bennacer. Occhio però anche a Inter e Lazio: Inzaghi ha bisogno di un centrocampista e Sarri è stato l’allenatore che ha lanciato il calciatore al Chelsea. È un profilo dunque apprezzato e, con buone probabilità, presto lo vedremo in Italia.
Le caratteristiche tecniche di Loftus-Cheek
Cosa piace, in particolare, di Ruben Loftus-Cheek? Sono diverse le caratteristiche tecniche che rendono particolare il centrocampista inglese classe 1996. Ma, più nel dettaglio, secondo noi sono tre gli aspetti da tenere in considerazione quando si parla di lui. Ossia, i seguenti:
- Versatilità
- Forza fisica
- Dribbling
- Polmoni d’acciaio
Partiamo da quello che, probabilmente, è l’aspetto più importante di tutti: la versatilità. Ruben Loftus-Cheek è un centrocampista, ma in carriera ha ricoperto tantissimi ruoli differenti. Ogni allenatore ha trovato in lui un aspetto interessante che gli permettesse di giocare bene sia offensivamente che difensivamente. È un calciatore moderno, specialmente per questo, che sa comportarsi bene ricoprendo tutti i ruoli del centrocampo (regia, mezz’ala, rottura in mediana, esterno e trequartista) ma non disdegna neanche quelli della difesa e dell’attacco. Infatti, con Antonio Conte è stato utilizzato come seconda punta grazie al suo intuito negli inserimenti in area avversaria, mentre con Tuchel ha giocato come difensore centrale grazie alla sua fisicità e alla sua qualità nel vincere duelli aerei.
E proprio la forza fisica è un altro aspetto da non sottovalutare quando si parla di Loftus-Cheek. Con 83 kg, distribuiti in 191 centimetri d’altezza, l’inglese nell’ultima stagione con il Chelsea è andato a lottare sui palloni alti circa tre volte ogni novanta minuti, riottenendo il possesso in almeno la metà delle occasioni.
Ma Loftus-Cheek non porta superiorità numerica in campo semplicemente vincendo i contrasti, ma anche grazie a una qualità nel dribbling notevole per un giocatore della sua stazza. L’efficacia nel saltare l’uomo si vede soprattutto nei numeri: nell’ultima stagione ha tentato 3.4 dribbling a partita, ma nell’anno passato al Crystal Palace e nella stagione con Sarri in cui ha vinto l'Europa League questo dato è salito rispettivamente a 5.6 e a 4.6. La percentuale di riuscita? Circa il 70%.
Infine, i polmoni d’acciaio. Sì, perché la versatilità dell’inglese è dovuta anche alla sua capacità di percorrere diversi chilometri in mezzo al campo per tutti e novanta i minuti di gioco. Parliamo di un centrocampista che, in gergo, viene definito box-to-box. Può essere essenziale nella risalita del campo e utile in un sistema di gioco che punta a verticalizzare il pallone in pochi istanti.
Come gioca Loftus-Cheek? Ruolo, modulo e funzioni
Abbiamo capito che Loftus-Cheek è un giocatore in grado di giocare in più moduli e con più funzioni. Tutto, naturalmente, può variare in base al suo allenatore e al sistema di gioco del suo club. Tralasciando i ruoli più estremi, come quelli appartenenti alla difesa e all’attacco, l’inglese nel centrocampo di Milan, Inter e Lazio potrebbe svolgere tutte funzioni differenti. Con i rossoneri andrebbe appunto a sostituire Bennacer, aggiungendo però alla squadra quei centimetri in più che potrebbero fare la differenza sulle palle alte. Nell’Inter, invece, potrebbe essere un ricambio di calciatori come Barella e Mkhitaryan, avendo così compiti più offensivi. Con Sarri, infine, Loftus-Cheek potrebbe agire come mezz’ala da sfruttare in entrambe le fasi di gioco.
Lo stipendio di Loftus-Cheek: quanto guadagna
Loftus-Cheek è uno dei calciatori che impattano di più sulle spese del Chelsea (che negli ultimi anni ha ingrandito di molto il numero dei calciatori presenti in rosa). L’inglese percepisce infatti circa 7 milioni di euro a stagione: una cifra considerevole per diversi club, specialmente in Serie A. Risulta dunque chiaro, quindi, che il centrocampista dovrebbe abbassare le pretese per finire in rossonero, nerazzurro o biancoceleste.
Negli ultimi giorni, non a caso, si è parlato molto di un abbassamento possibile del suo ingaggio: una mossa utile per venire incontro ai club interessati a lui. Con un contratto insieme ai Blues in scadenza nel 2024, non è da escludere che ciò possa accadere ma è altrettanto possibile che l’inglese possa tirare la corda e spingere ad avere un contratto, comunque, vicino alle cifre percepite in Premier League. La cifra su cui si potrebbe raggiungere un accordo potrebbe essere sui 4 milioni di euro a stagione circa, ma continuiamo comunque a parlare di numeri importanti e non alla portata di tutti i budget di Serie A.