Chi è Rasmus Kristensen: le caratteristiche tecniche
Cessioni e nuovi acquisti sono una costante in questo calciomercato. Perché, a differenza degli altri campionati, specialmente in Serie A è necessario prima liberare un posto per far arrivare un nuovo calciatore. E la Roma questa regola non scritta sembra prenderla alla lettera: con i saluti di alcuni calciatori, Tiago Pinto ha deciso di investire su un altro esterno con, però, particolari caratteristiche tecniche: Kristensen. Scopriamo, allora, cosa rende speciale il giocatore danese in arrivo nella Capitale direttamente dal Leeds.
Kristensen: le caratteristiche tecniche
Con un passato tra Midtjylland, Ajax e Salisburgo, la Roma pesca dal Leeds un altro calciatore: Rasmus Kristensen. Un terzino destro (ma anche esterno di centrocampo) con delle caratteristiche tecniche particolari, differenti dai giocatori giallorossi che operano su questa porzione del campo. Questi i suoi punti di forza nel dettaglio:
- Aggressività
- Buone letture difensive
- Abilità nei cross
- Ricerca del gol
Di primo acchito, ciò che risalta subito all’occhio di Rasmus Kristensen è il suo approccio aggressivo al calcio. Non è una cosa negativa, non stiamo dicendo che sia un giocatore falloso (una sola espulsione in carriera tra i professionisti), ma anzi: parliamo di un calciatore esuberante, sempre pronto a ripiegare quando ce n’è bisogno e a offendere quando l’azione lo richiede. Non tira mai indietro il piede sui contrasti e si spende molto emotivamente per il bene della squadra. Insomma, parliamo di uno di quei giocatori perfetti per il temperamento che José Mourinho vuole dare alla propria squadra.
Kristensen riversa questo approccio aggressivo specialmente nella fase difensiva, dove con intensità affronta duelli aerei e uno contro uno. In quest’ultima stagione, tra Premier League e Mondiali disputati da titolare con la Danimarca, il classe 1997 ha vinto in media più di un duello aereo a partita, tre contrasti ogni novanta minuti e intercettato un totale di 40 passaggi avversari (dato alto se si pensa che non opera in una zona centrale del campo).
Ma tra i dati da segnalare ci sono anche i dribbling riusciti: più di uno a partita. Un elemento fondamentale, utile per risalire il campo sulla fascia e sfoderare un’altra caratteristica importante: la capacità di servire assist con cross tesi (alti o bassi). Sono 46 i passaggi di Kristensen che in totale hanno portato direttamente a un gol: numeri molto alti, specialmente se messi a confronto con quelli realizzati in carriera dagli altri calciatori giallorossi (36 per Karsdorp, 15 per Celik).
E la produzione offensiva non si limita solamente agli assist, perché il danese ha dimostrato anche di avere il vizietto del gol. Specialmente con il Salisburgo, con il quale ha messo a segno 10 reti tra campionato e coppa. Lo scorso anno, invece, sono state tre le reti con il Leeds: una media, quindi, mantenuta anche in un campionato difficile come la Premier League. Tra inserimenti e una buona conclusione dalla distanza, possiamo quindi dire che a Kristensen non manca la voglia di segnare.
Insomma, parliamo di un calciatore diverso per caratteristiche tecniche rispetto a tutti quelli che la Roma ha in rosa fin qui. Solo Spinazzola e Zalewski possono essere paragonati a lui sotto l’aspetto della produzione offensiva, ma difensivamente è un altro discorso.
Kristensen: come gioca, modulo e ruolo
Kristensen gioca principalmente come terzino destro in una difesa a quattro, ma può facilmente essere adattato ad esterno destro di un centrocampo a cinque (o a quattro) grazie alla sua capacità di svolgere bene sia compiti offensivi che difensivi. Parliamo quindi di un giocatore utile se si utilizza la difesa a quattro (nel 4-3-3 e 4-2-3-1 specialmente) e una difesa a tre (3-5-2 o il 3-4-2-1 utilizzato fin qui dalla Roma di Mourinho).
Ma Kristensen, in carriera, è stato sfruttato anche come braccetto proprio con una difesa composta da tre difensori centrali. In questo caso, come già accaduto con Celik, il danese potrebbe diventare un giocatore utile anche come sostituto di Gianluca Mancini qualora dovesse servire un po’ di turnover. I centimetri per difendere i palloni alti (186) non gli mancano di certo.
Lo stipendio di Kristensen
Non è chiaro quale sia lo stipendio di Kristensen al Leeds, ma si può ragionare su quale potrebbe essere quello che percepirà una volta arrivato alla Roma. I giallorossi hanno intenzione di abbassare il loro monte ingaggi sfoltendo la rosa e proponendo cifre più basse ai nuovi acquisti. Il danese arriva dal Leeds, una delle rose più giovani della Premier League (ora finito in Championship) e quindi, presumibilmente, anche con gli stipendi meno alti. Essendo un affare che si chiuderà con la formula del prestito secco, molto dipenderà anche dalla ripartizione dell'ingaggio che avranno le due squadre.
Se i giallorossi, però, non pagheranno cifre alte per ottenere il calciatore durante la stagione 2023/24, è molto probabile che lo stipendio sarà tutto a carico della Roma. L’obiettivo di Pinto e della società, dunque, sarà quello di far firmare a Kristensen un contratto con cifre più basse rispetto a quelle di Rick Karsdorp, probabilmente in uscita in questa sessione di calciomercato. L’olandese percepisce alla Roma circa 2,2 milioni di euro a stagione. Non è da escludere che per il danese si possa arrivare a dimezzare questa somma.