Christian Pulisic: caratteristiche tecniche e ruolo
Dopo l’addio di Brahim Diaz, il Milan ha scelto il sostituto per il ruolo di trequartista. Dal Chelsea, per circa 20 milioni di euro, arriva Christian Pulisic: 24 anni, statunitense, in cerca rilancio dopo un anno in ombra..
Dopo l'affare Loftus-Cheek, Milan e Chelsea chiudono un altro accordo importante, con i rossoneri che si rinfozano ulteriormente. Perché RedBird ha voluto puntare proprio sullo statunitense? Proviamo a capirlo andando a scoprire le migliori caratteristiche tecniche di Pulisic.
Le caratteristiche tecniche e il ruolo di Pulisic
Rapido e scattante, sia di piedi che di testa: Pulisic è un giocatore abile nel muoversi tra le linee, al quale piace servire i compagni e inserirsi negli spazi. Uno dei suoi maggiori punti di forza è senza dubbio la sua duttilità: può giocare su tutta la linea della trequarti, di base è un trequartista ma può agire anche da seconda punta, oppure da esterno offensivo. Altro punto a suo favore: è ambidestro. Pulisic è bravo sia nel dribblare gli avversari che nell’individuare compagni liberi da servire.
Classe 1998, è alto 177 cm e nonostante la giovane età è un calciatore già strutturato: ha giocato in grandi club come il Borussia Dortmund e il Chelsea, ultimamente nei Blues ha trovato meno spazio ma le qualità ci sono tutte.
Cosa può dare Pulisic al Milan
Il matrimonio tra Pulisic e il Milan può funzionare: il giocatore è in un momento chiave della sua carriera, al Chelsea ha giocato poco nell’ultima stagione ma ha le qualità per far bene, anche in Italia. Il Milan lo aspetta, consapevole di portare a Milanello un giocatore già fatto e finito, in grado, grazie alla sua intelligenza tattica e alle sue caratteristiche, di inserirsi alla perfezione negli schemi di Pioli.
Il Milan scende in campo con il 4-2-3-1 ormai da anni, Pulisic è perfetto per questo stile di gioco visto che, come detto, è un giocatore duttile, che sa adattarsi alle circostanze e che può ricoprire più ruoli. Di sicuro verrà utilizzato spesso, o da titolare (con l’addio di Brahim Diaz, sulla trequarti c’è solo De Ketelaere, che nella sua prima stagione ha deluso) o da subentrante, dando concorrenza ai vari Saelemaekers, Messias, Leao, Rebic e Adli. Stefano Pioli è solito far giocare più o meno tutti, variando le scelte di partita in partita.