Da molti considerato più bello di quello della Champions League, l’inno dell’Europa League è un brano che ha una storia particolare. La musica che suona prima delle partite dell’ex Coppa UEFA che ascoltiamo oggi, infatti, non è la stessa utilizzata alcuni anni fa. Andiamo allora alla scoperta delle origini di questo brano, delle sue passate versioni e della sua melodia che è stata in grado di catturare chiunque.



Inno Europa League: la musica 



L’inno dell’Europa League, come detto, ha subito alcune variazioni negli ultimi tempi, fino ad arrivare all’edizione definitiva che oggi tutti quanti conosciamo. Il brano ufficiale della coppa è stato pubblicato da MassiveMusic nel 2018 e ancora oggi accompagna tutte le partite della competizione. Non solo, perché dalla stagione 2021/22, è diventata anche l’inno ufficiale della UEFA Conference League. Questa canzone infatti, a differenza dell’inno della Champions League maschile o femminile, non ha testo. Ecco qui il brano e l’intro ufficiale dell’Europa League. 





La storia dell’inno dell’Europa League: le versioni del 2009 e del 2015



L’inno dell’Europa League, fino al 2018, aveva avuto altre due facce. Il brano ufficiale primordiale della competizione fu infatti composto nel 2009 dal musicista francese Yohann Zveig. La melodia venne fatta suonare dall’orchestra di Parigi e fece il suo esordio proprio in concomitanza con il rebranding della competizione, che da Coppa UEFA passò a chiamarsi appunto Europa League.  





La versione dell’inno dell’Europa League utilizzata dal 2015 al 2018, invece, è stata prodotta dal compositore tedesco Michael Kadelbach a Berlino. L’autore ha voluto riproporre con questo inno le sensazioni che lui stesso prova quando va allo stadio. La musica, infatti, è caratterizzata da delle voci che assomigliano a un coro da stadio, così come le percussioni che sembrano dei battiti delle mani eseguiti da una tifoseria.